Parte 1 senza titolo

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"Tutto il personale in questo Hotel,sembra camminare sulle passerelle dei migliori stilisti del mondo,con i loro vestiti cuciti su misura indossati come uniforme. La mia curiosità va però al proprietario che è la vera perfezione maschile. Alto un metro e ottanta,capelli castani ricci,un filo di barba. Non possiamo non parare dei suoi occhi verdi e del suo sguardo affascinante,cattivo e sexy che parla,ti spoglia e fa girare la testa. Mani sempre curate. Le spalle forti e larghe.

Quando incontri un uomo come lui,semplicemente non puoi più staccargli gli occhi di dosso. Con il suo look sempre alla moda è l'uomo più elegante della città. Trasuda sesso e potere,veste eleganza e per questo,senza dubbio,è un'icona.

Vogliamo parlare anche delle belle accompagnatrici che lo affiancano..."

Arrivato a questo punto dell'articolo del giornale,che questo mese ha deciso di mettere me e la mia catena di hotel in copertina,decido di terminare la lettura poiché quello che segue sono stronzate,frasi non veritiere. Quando i giornalisti cercano di entrare nella mia vita privata m'infurio come un toro. Da quello che scrivono sembrerebbe che io sia un puttaniere che fa entrare nella sua vita tutti i giorni una donna diversa. Sono sicuro che se lo volessi potrei anche farlo.

Non posso però dire di non essere sessualmente attivo. Mi rivolgo alle agenzie di escort,sono due anni ormai che chiedo sempre della stessa ragazza: Katherine.

Ragazza inglese,ventinove anni,alta,castana,con il corpo della più bella coniglietta di Playboy. In camera da letto siamo perfetti.

Dopo aver posato la rivista con sopra stampata una mia foto sul tavolino di fronte la poltrona dove sono seduto,ancora nel mio pantalone grigio elastico di una tuta regalatami da mia nonna. Sussulto al sentire la suoneria forte del mio iPhone che vibra sempre sul tavolino,dunque,dopo essermi chinato col busto lo afferro con le mani e lo porto al lato del mio viso ritornando la posizione perduta,incrocio le gambe posando i piedi sul tavolino di ferro e vetro.

"Pronto?" chiedo,alla persona dall'altro capo del telefono

"Harry,sono la mamma. Sto guardando la copertina della rivista di cui mi hai parlato,non riesco ancora a credere come sei diventato così famoso"

"Si,mamma." Lascio apparire in volto un piccolo sorriso che poi faccio scomparire per concentrarmi sulle sue parole

"Per il resto come va?" chiede.

Ci siamo divisi quando avevo diciotto anni,sono scappato dalla monotonia della vita lì a Londra per vivere a Milano. Ed eccomi qui,proprietario della più grande catena di Hotel in Italia.

"Abbastanza bene,qui. Voi,lì?" Chiedo facendo scorrere lo sguardo per tutta la stanza lussuosa,presente nella mia abitazione ancor più lussuosa,cercando l'orologio.

"Qui,va tutto bene."

Sorrido. "Ora scappo,mamma. Richiamami stasera" Al suo saluto chiudo la chiamata e blocco il cellulare alzandomi contemporaneamente dalla poltrona comoda per dirigermi a passo lento al bagno.

Hotel da sogno. {H.S.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora