Efestione

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Mi sveglio tremando, sento dolore in tutto il corpo e cerco di chiamare aiuto. Finalmente arriva il medico, inizia a visitarmi e, quando finisce, ha una faccia sconvolta. 

-"Cosa mi succede?" 
-"I-io n-non capisco…"
Vorrei rassicurarlo, dei passi frettolosi però distolgono la mia attenzione dal vecchio.

Le ancelle continuano a farmi aria con i ventagli, non riuscirei a respirare altrimenti. Alessandro spalanca la porta pallido in volto, corre verso il mio letto e guarda il medico. 

-"Ma ieri sera stava…"
-"Credo sia l'acqua maestà, l'avrà mischiata con il vino…"
-"Ma come può essere?! Il tifo dall'India?!" 
-"Non si preoccupi maestà, qualche notte di riposo e starà bene" 
Alessandro avvicina il mio calice alla bocca, con le dita assaggia il liquido e lo lancia a terra infuriato. 
-"Fuori" 

Tutti escono dalla stanza, Alessandro si siede accanto a me con la faccia sofferente. Mi accarezza la fronte, i miei occhi si perdono nei suoi e sorrido debole. 
-"Mi sento meglio… Presto… Sarò in piedi…"

Voglio rassicurarlo, odio vederlo triste a causa mia. 
-"Partiamo per l'Arabia in primavera e non posso partire senza di te" 
-"Per l'Arabia…"

Chiudo gli occhi per qualche secondo, immagino Alessandro illuminato dalla luce del sole e avvolto in mantelli preziosi come un principe degno di quelle terre. Eppure non potrò essergli accanto, non posso guarire in tempo, lo so.

Alessandro si avvicina ancora, se avessi le forze arrossirei, ma mi limito a distogliere lo sguardo. 
-"Mi… Vestivi da sceicco… E brandivi la tua scimitarra di legno…"
-"Eri l'unico che non mi lasciava mai vincere, l'unico che sia stato onesto con me. Mi hai salvato da me stesso… Ti prego non lasciarmi Efestione" 

È sull'orlo delle lacrime, gli prendo la mano e ne accarezzo il dorso con il pollice. 
-"Mio Alessandro… Ricorda il giovane che voleva essere Achille… E che l'ha anche superato…"
-"E tu Patroclo… E poi che è successo? Il nostro era solo un sogno in cui credono solo i giovani" 

Una lacrima bagna il suo viso, seguita da un'altra e il mio cuore si stringe. 
-"Ma che bel sogno era quello…" 
Faccio sempre più fatica a parlare, anche il mio Alessandro lo nota e mi chiama sussurrando. 

-"Mi preoccupa… Lasciarti senza di me…"
Lui si alza, le lacrime non si fermano e la voce è alterata dal pianto. 
-"Io non sono nulla senza di te"
Mi prende entrambe le mani e le stringe, come per trasmettermi la sua forza. 
-"Coraggio, combatti Efestione"

Trattengo a stento le lacrime, non l'ho mai visto così serio e così sconvolto nello stesso momento. 
-"Moriremo insieme, è il nostro destino" 
Si stacca da me, tremo per la mancanza di quel calore ma non distolgo lo sguardo dal suo. Si alza definitivamente, passa davanti al mio letto e mi dà le spalle per guardare fuori dalla finestra. 
-"Avremo figli e mogli…"

Un pezzo del mio cuore si spezza, devo dirglielo adesso, non posso morire con questo peso sulla coscienza. 

-"I nostri bambini giocheranno insieme, come abbiamo fatto noi…"
Poi inizia a parlarmi delle sue grandi avventure, sento le forze venirmi meno e capisco che sto per morire. Prendo più aria possibile, lo chiamo con voce flebile ma non mi sente. 
-"Alessandro!" 

Finalmente si volta, corre verso di me e getta la testa sul mio petto piangendo. 
-"Non… Posso… Andarmene… Senza…" 
-"No, ti prego non lasciarmi Efestione…"
-"Mio Alessandro… Io ti amo… E ti ho sempre amato… Non come… Un fratello…Un amico… Ma come un'amante… Ora… Posso…" 

-"No Efestione! Ti amo anch'io,più della mia vita! Ti prego non lasciarmi adesso! Adesso che so cosa provi per me!" 
-"Mio Alessandro…"

L'anima abbandona il mio corpo, rimane però a vegliare su Alessandro fino a quando non sarò bruciato. 
-"Efestione…"
Ormai non posso più rispondere, lui mi stringe e grida di dolore. Bacia il mio cadavere, come se potesse risvegliarmi, come nelle favole.

Mio amato Alessandro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora