Una sensazione di stanchezza mi pervade, giro la testa verso sinistra, guardo la sveglia che continua a suonare e leggo l’ora, sono le 6:30. Provo ad alzarmi a fatica dal letto che sembra avermi intrappolata da quanto tempo sto impiegando per divincolarmi dalle coperte arrotolate intorno alle mie gambe. Mi dirigo verso il bagno dove accendo la luce che però mi sta infastidendo decisamente troppo. Mi lavo, mi vesto e poi vado in cucina, dove come al solito è apparecchiato per la colazione, visto che mia mamma la mattina si alza prima, cerca sempre di farmi trovare la mia solita tovaglietta e una tazza sul tavolo, spesso insieme a qualche biscotto o merendina.
Finita la colazione prendo lo zaino e come tutte le mattine percorro il tragitto per arrivare alla fermata dell’autobus dove mi aspetta una mia amica che abita non molto lontana da me, si chiama Elizabeth Miller, ha la mia stessa età (ovvero 17 anni), ci conosciamo da circa 5 anni e siamo sempre andate piuttosto d’accordo. Aspettiamo che il nostro autobus passi e saliamo. Con l’autobus impieghiamo circa quindici minuti per arrivare a scuola, come al solito spariamo le nostre due o tre stronzate e appena scendiamo iniziamo a lamentarci di tutti i compiti e verifiche che ci aspettano nei giorni successivi.
Quando arriviamo davanti alla scuola io e lei ci separiamo, io vado verso il gruppo della mia classe e lei va verso il suo, sperando sempre di assistere a un ripasso dell’ultimo minuto.
Nella mia stessa classe c’è anche la mia migliore amica che come al solito quando mi vede arrivare mi saluta.
-Buongiorno Grant!- mi saluta lei con un sorriso.
-Buongiorno Miller!- rispondo io con un lieve accenno di felicità.
Si chiama Brooklyn Miller ma tutti la chiamiamo Brooke, ha i capelli biondi e lisci che le arrivano all’incirca al seno. E’ una ragazza simpatica, io la adoro, quando sono con lei qualunque cosa diciamo ci fa ridere come delle cretine, è fantastico.
La campanella suona, entriamo in classe e ci sediamo nei nostri banchi, purtroppo i professori hanno vietato a me e Brooke di stare vicine perché facciamo sempre troppa confusione e disturbiamo la lezione, quindi io vado nel posto che mi è stato assegnato e lei nel suo, essendo una classe molto rumorosa sono i professori che circa ogni due o tre mesi ci cambiano i posti cercando di metterci vicini a persone con cui non chiacchieriamo, infatti io con la mia compagna di banco ci parlo poco essendo una persona abbastanza insopportabile.
Comunque la giornata inizia, oggi è giovedì e quindi usciamo alle due, quindi in totale facciamo sei ore di scuola, è estremamente dura questa giornata e come se non bastasse alle 14:30 ho anche il corso di inglese avanzato extracurricolare. Penso che prima o poi la scuola mi ammazzerà.
Terminate le infinite ore scolastiche mi ritrovo al corso, dove la mia migliore amica non c’è ma ci sono comunque persone molto simpatiche e dato che è già da un po’ che frequento questo corso e quindi ho già fatto amicizia con la maggior parte delle persone.
Oggi mi sono messa in ultima fila cercando di farmi il più possibile i fatti miei senza che il professore mi dica di stare attenta. Mentre guardo un po’ fuori dalla finestra e un po’ cerco di ascoltare, ogni tanto soffermo lo sguardo su un ragazzo coi capelli biondi, un po’ più lunghi di quelli che si vedono di solito, ogni tanto si gira a parlare con i suoi amici e buttando un’occhiata noto che ha degli occhi meravigliosi, azzurro chiarissimo, sembrano ghiaccio. So che il ragazzo si chiama Jamie e ha la mia stessa età, non è il tipico ragazzo a cui tutte le ragazze vanno dietro, è un ragazzo semplice e normale, ma mi trasmette qualcosa, anche se non so cosa di preciso.
***
Sono le 16:30 e io sono appena arrivata a casa, faccio i miei compiti, ceno e poi mi metto come al solito al pc ad ascoltare musica e scrivere con i miei amici su Whatsapp. Verso le undici mi sento decisamente stanca e decido di sdraiarmi sul letto a leggere un libro, nel giro di pochi minuti però il sonno mi sovrasta e notando che mi si stavano chiudendo gli occhi spengo la luce, metto via il libro e chiudo gli occhi.
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Quel ragazzo dagli occhi color ghiaccio || Jamie Campbell Bower
FanfictionRebecca Grant non è il prototipo di ragazza ideale, ha passato tutta la sua vita a divertirsi senza pensare troppo alle conseguenze, senza riflettere troppo su quello che effettivamente stava combinando. Il suo passato tortuoso e spiacevole l'ha co...