Se un giorno, qualcuno, dovesse portartela via

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La stringi tra le braccia, una mano dietro la nuca e l'altra dietro la schiena e la culli, proprio come si fa con una bambina appena nata.

Perché in fondo, lei è, e sarà per sempre, la tua dolce e bellissima bambina.

Forse non vuoi ammettere a voce alta, e forse neanche lo farai mai, quanto tu sia tremendamente rapito da lei.

Ma dentro di te sai benissimo cosa potrebbe succedere se un giorno, qualcuno o qualcosa dovesse portarsela via, solo non ci pensi e non vuoi pensarci, perché ne moriresti.

Se fosse qualcuno a portartela via, dentro il tuo cuore si aprirebbe una crepa in quanto questo vorrebbe dire che tu non eri abbastanza per lei e che tutte le tue folli paure iniziali, un fondo di verità ce l'avevano.

E allora ti sentiresti ferito, tradito, illuso che tutte quelle frasi appena sussurrate in attimi di lucidità offuscata fossero realtà e non la montatura di un lunghissimo e bellissimo film.

Con gli occhi traboccanti di lacrime la guarderesti fare le valige e portare via dall'armadio di camice azzurre ordinate e stirate, il suo arcobaleno di vestiti, i suoi pigiami buffi e quelli che più ti facevano impazzire, la sua quantità interminabile di scarpe e per ultimi i suoi libri che avevano riempito alla perfezione la tua libreria, quasi fossero i pezzi mancanti di un puzzle.

Lei non deve sapere però, altrimenti non se ne andrebbe più per non causarti dolore e allora la faresti sentire incatenata, e tu non vuoi questo.

Vuoi la sua felicità.

Aspetteresti di essere sicuro che lei se ne sia andata davvero per scoppiare in un pianto liberatorio? di dolore? un mix indecifrabile di emozioni? molto probabile.

Con il tempo capiresti che ciò che importa davvero non è la tua felicità, ma la sua.

Perché se lei sarà felice, tu lo sarai con lei, anche a chilometri di distanza, anche a costo di fingere che tutto vada bene.

Un giorno la guarderai sorridere, magari con una bambina in braccio e uno nel passeggino, accompagnata da un uomo, che non sei tu.

Staresti male, molto male, ma ti ricorderesti che lei è lì.

È viva e può sorridere.

Ti diresti che in fondo, è questo quello che conta, no?

Lei rimarrebbe sempre la tua piccola e dolce Sacrofano, anche a distanza di anni e di chilometri.

Lei rimarrà sempre il tuo ricordo più bello.

La storia che racconterai a una giovane ragazza con gli occhi piangenti, incontrata per caso a una panchina di Villa Borghese, durante la tua passeggiata giornaliera, proprio come ti raccontavano i tuoi nonni e storie del tempo di guerra.

Il tuo ricordo più bello | L'allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora