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📍Parigi
13 settembre

Senza fare rumore avanzo verso il grande letto matrimoniale.

Le coperte bianche sono ancora sparse per la superficie del materasso mentre la luce del sole illumina la sua candida schiena fuori dal piumino.

Tiene la testa verso la mia direzione per ripararsi dalla luce, gli occhi sono chiusi e dal respiro regolare posso benissimo intuire che si sia riaddormentato.

Quando mi sono alzata, ha protestato un pò, ha borbottato qualcosa per poi però girarsi a pancia in giù e proseguire la sua dormita.

Continuo ad avvicinarmi con passo felfato, reggendo tra le mani la sua torta di compleanno improvvisata nei dieci minuti precedenti.

Per fortuna il buffet della colazione era già aperto nella hall dell'hotel e sono riuscita a rubare qualcosa da mangiare qui in camera da soli.

Appoggio il piatto sul piccolo comodino vicino la finestra prima di accendere una a una le 27 candeline blu.

Un piccolo calore mi solletica le mani nei secondi che rimango ad osservare divertita la mia creazione.

Sfilo le scarpe dai piedi, lascio la giacca a terra e risalgo sul letto, mi avvicino gattonando, ritrovandomi sopra il suo grande corpo dopo poco.

Avvicino la bocca al suo orecchio e nel farlo qualche ciocca di capelli gli cade sul viso, provocandogli una leggera smorfia di fastidio.

Ridacchio tra me e me prima di iniziare a cantare.

«Happy Birthday to you»

Lo vedo sorridere, ma testardo com'è pretende che io finisca la canzone prima di aprire davvero gli occhi

«Happy Birthday to you»

Il suo corpo di muove mentre la sua mano inizia ad accarezzare la mia coscia nuda.

«Happy Birthday to Niall»

Apre un occhio, sorridendo alla mia vista, appoggiata alla sua schiena.

Sorrido anche io, poco prima però di essere travolta dal suo corpo che si gira velocemente sopra il materasso.

Si appoggia sui gomiti mentre io rimango a cavalcioni sopra di lui.

Ha i capelli in disordine, la faccia assonnata ma comuqnue un sorriso smagliante a illuminargli il volto.

Mi guarda e con un gesto terribilmente semplice gli accarezzo la testa.

«Happy Birthday to you»

Unisce lui le nostre labbra, in un bacio semplice e quotidiano ma che comunque richiama all'attenzione tutte le farfalle nel mio stomaco.

È tutto così bello.

«devi soffiare le candeline» lo avverto appena le nostre labbra si sono staccate di qualche millimetro.

Gira la testa a sinistra, scoppiando a ridere appena nota la pila di pancake appoggiata sopra il comò.

Le candeline si stanno piano piano consumando e l'aspetto della torta ora non è più come prima... sembra un mega disastro.

Cerco di tradurre la sua espressione, ma non sembra essere inorridito da ciò, anzi, sembra quasi che il mio gesto gli piaccia.

«la più bella torta di sempre» afferma cingendo la mia vita con le braccia e affondando la testa nell'incavo del mio collo.

Scoppio a ridere appena il suo fiato inizia a solleticarmi la pelle e senza ripensarci troppo mi divincolo dalla sua presa per raggiungere la torta.

In pochi secondi è posizionata davanti a lui, le candeline quasi spente e la cera sparsa su i quattro pancake in superficie

«esprimi un desiderio»

«ho già tutto»

«non ti credo, c'è sempre un desiderio segreto in ognuno di noi»

Sembra riflettere un'attimo sulle mie parole prima di avvicinarsi e spegnere con un solo soffio tutte le fiammelle.

L'odore del fumo arriva dritto alle mie narici mentre toglie le candeline per poter finalmente gustare la colazione.

«che desiderio hai espresso?»

Inizia a ridere, senza smettere di lavorare sulla torta.

«se te lo dico poi non si avvera»

«antipatico»

Tento di tenere il broncio per più di due secondi ma appena si sporge verso di me per infilarmi in bocca un pezzo di pancake scoppio a ridere come una scema.

«voglio che tu venga con me in Italia» ammette qualche minuto dopo, appoggiato al cuscino ancora a petto nudo.

«Niall, devo tornare a Londra»

«ti prego... l'Italia è bellissima e io voglio farti mangiare del vero cibo italiano»

«ma-»

«staremo solo tre giorni, mi esibisco il 15 e ripartiamo il 17... tu torni a casa e io vado in Austria per la data del tour»

Sembrava aver pensato a tutto e la vocina dentro di me sapeva quanto davvero volessi andare con lui.

Stare in sua compagnia, lontana da casa era come vivere in una calda e confortevole bolla.

Eravamo io e lui, nessuno a disturbarci nel nostro piccolo paradiso.

«devo pensarci...»

«non è vero, so che vuoi venire con me»

Aveva ragione

«se accetto mi sveli il tuo desiderio?»

Afferra la mia mano trascinandomi verso di lui. Ricado sopra il suo corpo, appoggiando il mento sul suo petto mentre mi accarezza distratto la schiena.

Guarda fuori, il sole parigino e il venticello fresco entrare dalla finestra aperta.

«vieni con me?»

Mi avvicino al suo volto posando baci delicati lungo il suo collo, la sua guancia fino a raggiungere le labbra.

«vengo con te»

Ho perso la guerra, ma con Niall nessuna battaglia è davvero vinta.

Sorride sulla mia bocca intensificando il bacio e spostando delicatamente la stoffa del mio vestito

«avevo desiderato che tu rispondessi di sì alla domanda»

Sussussa senza darmi nemmeno il tempo di rispondere.

In pochi istanti siamo entrambi sotto le coperte, uno vicino all'altro, pronti ad amarci come solo noi due sappiamo fare.






















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CIAOO
è un capitolo super diverso dal solito lo so, ma spero che possa piacervi comunque.
Oggi ero in vena super romantica e ho voluto portarvi davvero dentro la relazione di questi due piccioncini <3
Spero che il mio intento sia riuscito bene :))

honey || niall horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora