Sono regina, madre, moglie.
Figlia di re e regina, stirpe di eroi e divinità.
Consapevole del mio destino, arresa e fedele, mai dubbiosa.
Messa alla prova sin dalla nascita, ammirata, sopravvissuta, predestinata.
Dura con me e severa con gli altri, astuta per desiderio, paura.
Ti aspetto con ardore, ti ricordo giovane, forte.
Come il primo giorno mi vedo degna di te.
Cresco tuo figlio, il tuo popolo, mento ai tuoi nemici.
Mi assumo il peso della tua assenza, la responsabilità, il dolore.
Mi vedo invecchiare, speranza di eternità in una vita caduca.
La notte ti chiamo, guardo le stelle, ricreo la speranza.
Nella mia solitudine mi sento donna, ti desidero.
Solco il mio corpo con le mani, ti cerco dove tu mi hai reso madre, moglie, felice.
Mi sono persa, ansimo, tremo.
Le mie mani colmano il vuoto della sofferenza provocata dal desiderio inappagato di riaverti.
Per un attimo mi dimentico chi sono, da chi provengo.
Per un attimo mi sento solo donna.
La tua donna; io sono Penelope.
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Penelope
PoetryPenelope figura della mitologia greca, figlia di re, moglie di Ulisse, regina di Itaca, madre di Telemaco, Poliporte e Arcesilao, ma soprattutto donna.