Capitolo1

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Ciao. Mi presento,sono Elena Kardashian,sono di Seattle e mi sono trasferita con la mia famiglia in Italia,precisamente a Roma,città conosciuta in tutto il mondo. Ho 16 anni e fortunatamente l'Italiano é la mia seconda lingua madre,poiché mia madre é italiana. Il nostro è stato un lungo e stressante viaggio, e un pó mi manca Seattle ,la conoscevo così bene,conoscevo ogni locale,conoscevo tutto. Mentre di questa nuova città non conosco nulla. La cosa un pó mi spaventa. Penso "e se nessuno vorrà essere mio amico?" In America non avevo molti amici solo Susy,la mia migliore amica,simpatica e solare,john,il mio secondo migliore amico,una bella persona che sa darti il suo supporto sempre...e poi c'era lui che non era un amico era colui che amavo e amo,Alex. Io invece sono molto timida ,so ascoltare le persone e dare consigli,ho i capelli e gli occhi neri ,neri come la pece. Torniamo un pó indietro peró. Il giorno del mio 15 esimo compleanno eravamo in un locale io,Susy,John e Alex. Scherzavamo e Alex mi riempiva di baci e abbracci,mentre john e Susy mi facevano ridere. Ad un certo punto ricevetti una telefonata...era mio padre mi disse che sarei dovuta tornare subito a casa . Io ero molto preoccupata non sapendo cosa fosse successo così salutai tutti e correndo tornai a casa, poiché il locale in cui eravamo era a due passi da casa mia.

Arrivai a casa dopo cinque minuti. Chiesi subito a mio padre,Max.

"Papà che succede ? Dov'è la mamma?" E lui rispose "é di la ho chiamato l'ambulanza..." senza permettergli di finire di parlare gli feci mille domande" perchè? Che é successo? Papà!?" E lui mi disse "La mamma è scivolata mentre cercava di uscire dalla vasca...ha preso una brutta botta..." disse piangendo.. e io risposi " e il mio fratellino ? Come sta ? Sta bene. Papà dimmi che sta bene,ti prego..." dissi piangendo...  gli chiesi dove fosse mia madre e mi rispose che era in camera da letto e allora corsi da lei... la vidi li sdraiata sul letto sofferente ... pallida...andai subito ad abbracciarla e urlai "papà vieni qui" non riuscivo a sopportare il dolore da sola . Lui arrivò subito . Ma si allontanò poco dopo poichè arrivò l'ambulanza . I dottori misero mia madre,Raffaella,sulla barella e la misero nell'ambulanza ,io e mio padre salimmo su di essa. In poco tempo eravamo all'ospedale. Aspettamo 5 ore prima che ci dessero notizie...arrivò il dottore aveva uno sguardo che faceva percepire ogni cosa . Ci disse che il mio fratellino che tanto volevo ,che tanto aspettavo ,non sarebbe nato mai... iniziai a piangere e a strapparmi i capelli,poi senza chiedere il permesso corsi a vedere mia madre ,dormiva...ancora non sapeva nulla ed era meglio così... intanto mio padre mi raggiunse e mi disse che per quella notte avrei dormito dai miei nonni e così fu.

Lui rimase li con lei tutta la notte tenendo stretta la sua mano e baciandole la fronte fredda.

Occhi neri come la peceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora