Capitolo 2

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Entro nel corridoio deserto della scuola. Oh perfetto! Sono anche in ritardo!
Busso alla porta della mia casse e dopo un “avanti” generale apro la porta ed entro.
-Anastasia! Come sempre in ritardo!- dice la prof segnando il mio ritardo sul registro
-E che sono quei capelli? Una nuova moda?- dice Alberto, un mio compagno di classe, ridendo seguito da tutta la classe
Mi dirigo al mio banco accanto a Maria Chiara, forse l’unica persona decente in tutta la scuola.
-Anya! Che ti è successo?!- dice guardandomi
Non le rispondo e mi siedo in silenzio al mio banco.
-Anya…- mi guarda preoccupata
-Cosa vuoi che sia successo?- rispondo duramente
Maria Chiara abbassa la testa dispiaciuta.
Prendo il mio cappello e me lo metto, cercando di nascondere la rasatura.
Mi arriva un bigliettino sul banco; lo apro e lo leggo.
‘Tesoro quei capelli sono decisamente PER-FET-TI! Ma forse dovresti dargli una spuntatina ahahah! Kisses, Miri ♥’
Mi giro verso Miriana, la più popolare della classe e fidanzata di Jake.
Ride con le sue amice Claudia e Camilla e mi manda baci volanti a presa di culo.
Le faccio il dito medio guardandola con riluttanza.
-Anastasia! Cosa sono questi versacci?! Ti prendi un bel rapporto sul registro!- dice prendendo quest’ultimo e iniziando a scrivere il provvedimento
Sbuffo e mi stendo sul banco, naturalmente non ascoltando la lezione.
Dopo cinque ore semplicemente estenuanti, mi dirigo al bar dove lavoro part time.
Corro nello sgabuzzino a mettermi la divisa e vado immediatamente al bancone.
Inizio a servire i vari clienti con un sorriso talmente falso che quello della Barbie mi fa invidia.
Ad un tratto la porta del bar si apre ed entrano due uomini con un ragazzo con un berretto e degli occhiali da sole nonostante piovesse.
-Buongiorno, come posso aiutarvi?- dico sorridendo falsamente
Il ragazzo con il berretto dice qualcosa all’orecchio dell’uomo alla sua sinistra che io non riesco a capire.
-Un succo alla pera per favore- mi riferisce quest’ultimo
Prendo il succo e lo verso nel bicchiere guardando attentamente il ragazzo con il berretto.
Ha dei tratti vagamente familiari, ma non riesco a capire di chi si tratta.
Il ragazzo si toglie un attimo il berretto, passandosi la mano tra i capelli biondi dalla radice mora.
Metto il bicchiere sul bancone e il ragazzo misterioso lo afferra. 
Quelle mani.. le avevo già viste da qualche parte…
Dopo aver bevuto il succo, posa il bicchiere e io lo metto nel lavabo.
-Viene un euro- dico sorridendo
L’uomo alla sua destra riferisce il prezzo al ragazzo che prende il portafogli e paga.
Gli faccio lo scontrino e glielo consegno cordialmente.
Il ragazzo mi sorride.. quel sorriso così bello e familiare…
Il ragazzo e i due uomini si alzano dagli sgabelli e congedandosi ed escono dal bar.
Quel ragazzo era così strano, ma allo stesso tempo familiare…

If You'll Be My Romeo, I'll Be Your JulietDove le storie prendono vita. Scoprilo ora