LEI

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Non so da dove cominciare... ma prima o poi dovrò farlo. Lo devo a me stessa e non solo...

Sta per nascere LEI, mia figlia. Già sento questo parole così forti dentro di me che mi rimbalzano. E fin qui tutto bene o quasi.
Non ho ancora deciso il nome. Troppi eventi in questi giorni hanno attirato la mia attenzione su tanti fronti.

La gente parla o sparla ma non sa neanche minimamente come ci si sente. Ho messo il cuore in silenzio...
Mi sono stampata un sorriso che neanche io conosco ma nasconde il mio profondo dolore. Esattamente come diceva Alda Merini. Dolore dovuto alla mia fragilità, alla mia debolezza...

Mi sento profondamente confusa e non so ancora da dove ripartire.
Sembra strano io Gioia, la sempre Super sicura, ora vacilla...

Qual è la cosa giusta da pensare in questo momento ... sono davvero presa da tante emozioni: gioia, rabbia, ansia, delusione.
Una sola certezza ...la bambina speciale che è dentro di me e mi sta facendo combattere contro il mondo, da sola.
Ecco, devo pensare a LEI, questo fragile esserino che si fa spazio dentro  me e mi dà la forza di resistere e reagire con tutta la tenacia che non mi è mai appartenuta.
Magari qualcuno potrà pensare che sono ancora immatura, ma cos'è la maturità?
Già matura...
Cosa vorrà Mai dire la parola "matura"?

Ma oramai convivo con i pensieri della gente che chiacchiera.
L'"allegro chiacchiericcio", gratuito che nessuno chiede, ma come un verme striscia e lentamente, subdolo ti raggiunge.

Mille domande e una sola certezza devo concentrarmi su LEI,  il nome da darle.
So che questo è il mio punto di partenza.  Tutto il resto verrà dopo.
È non è facile in questo momento perché ho tutto contro: la famiglia, le persone più care... La cattiveria gratuita della gente...
Si è mai chiesta come sto io?
"In silenzio dietro le quinte" ecco questo è il mio mantra... da qualche mese!

Devo riposare il medico e l'infermiera mi hanno detto: "stia calma! È stata fortunata ad essere arrivata in ospedale in tempo!"
Nel frattempo mi hanno fatto una flebo.

Devo distaccarmi da tutto.
Mi sento in un vortice profondamente confusa con un'unica corda che mi tiene legata alla vita LEI.
È troppo presto per farla nascere. Devo preservarla dal dolore, ci proverò con ogni piccolo battito del mio cuore.

Il dottore ha ribadito: "signorina si riguardi." Con gli occhi quasi commossi.
"Ci proverò...' fu la mia pallida risposta.

Devo stancarmi il meno possibile.
Non riesco a distaccarmi da tutto. Smettere di scrivere il mio DIARIO. L'unico mio fedele amico, che mi connette al mondo, senza pregiudizi e superficialità.

A domani notte, Angelo mio!

Silenzio dietro le quinte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora