Per la luce che riesce a filtrare da questa pallida finestra, è ancora presto.
Dalle ombre sulla parete vuota, sembra intravedere una giornata ventosa, come i miei più remoti pensieri.
Vedo affacciarsi quasi timida l'ombra delle fronde di un albero.
Fuori è tutto grigio, di un grigio così scuro che sa di pallore... Non aiuta all'umore. Particolarmente a me, meteopatica fin dalle note più nascoste della mia fragile essenza...Stanotte, ho dormito abbastanza bene, merito gli anti dolorifici che mi hanno somministrato. Solo qualche fitta contrazione che ogni tanto mi faceva sobbalzare dal letto...
Svilita mi sono addormentata, non so quando e non so come. Ho perso la connessione del tempo. Mi mancano i dettagli del mio abbandonarmi. Dettagli che rimarranno anonimi, come me.
Mi sento profondamente confusa come in un quadro: dipinta, distratta da ogni forma di vita. Bistrattamente lanciata in una nuova realtà parallela dalla mia solita e comoda routine.
Una sola certezza, mi sono risvegliata con la penna in mano...Questa parete così grigia, così incolore mi fa sentire ancora più persa. Vorrei soltanto aggrapparmi a qualcosa che mi dia un impeto, un'emozione. Un impeto di coraggio, di gioia proprio come il mio nome. Contrariamente mi ritrovo adagiata, immobile, su un altalena a volteggiare senza punti fermi.
Tutto viene messo in discussione persino il mio domani."Buongiorno Gioia!"
Di prima ora, stamattina, la dottoressa è entrata in stanza con una voce così pacata e calma.
Mi ha sussurrato: "È probabile che tu possa uscire dall'ospedale se le contrazioni sono diminuite e si regolarizzano!." Avvicinando la sua mano alla mia.
Ho abbozzato, tra i denti, un timido:
" si..." Quasi ad incoraggiare io, lei.Il pericolo è sotto controllo ma mi sentirò al sicuro solo fuori da qui.
Il telefonino ha suonato ed ha spezzato il vortice dei miei tormentati pensieri.
Sul display appariva un numero sconosciuto. Non volevo rispondere, forse era forse"spam"?
Ma avevo bisogno di compagnia.
"Prontooo?" Con una voce leggerissima.
"Gioia!" Qualcuno mi chiamava a sé.
Avevo il cuore a mille!!
Non potevo farcela in adesso chiusi la chiamata.
Incredula, intimidita, spaventata...
Forse mi sbagliavo, ma sembrava proprio lui...
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Silenzio dietro le quinte.
ChickLitDiario di una giovane madre. Gioia, quasi diciottenne è una ragazza decisa e silenziosa che sfida le maldicenze. Lontana dalla sua famiglia ormai da diversi anni, vive costantemente alla giornata, su e giù come su un altalena... Tutti la giudicano...