❤️Dedykowany do Fryderyk moja jedyna miłość❤️ Kocham cię Fryderyk

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1 .
È da qualche mese che non penso ad altro, da sempre ho la passione per il pianoforte ma nessun compositore mi aveva mai affascinata tanto prima  d'ora...Sarà stato il suo carattere timido,dolce e chiuso come il mio, saranno state le sue opere meravigliose, il suo modo di pensare, il suo modo di affrontare la vita che l'ha messo di fronte a mille difficoltà senza mai riuscire ad abbatterlo del tutto, non so cosa sia stato di preciso ma so che ormai non riesco a stare un solo giorno senza ascoltare Fryderyk Franciszek Chopin... Solo pronunciando il suo nome un brivido mi corre lungo la schiena, mi sento legata a lui incredibilmente e so che occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore. Spesso penso a come sarebbe stato conoscerlo e rimpiango ogni giorno di più di essere nata in quest'epoca, avrei voluto nascere ai suoi tempi, avrei voluto vivere a contatto con lui, credo che l'avrei amato più di quanto l'abbiano amato tutti, gli sarei stata accanto in ogni momento, avrei saputo ascoltarlo e capirlo, l'avrei aiutato a sentirsi meno solo, alleviando le sue sofferenze...

"Si vede dunque che la morte è il miglior atto dell'uomo, quale sarà dunque il peggiore? La nascita, come assoluto contrario dell'atto migliore. Ho dunque ragione d'adirarmi dolendomi d'essere venuto al mondo! Perché non mi è stato concesso di non venirci? E così sono inerte! A chi mai può servire la mia esistenza? Non servo a nessuno!"

Scriveva il mio amato Fryderyk nel suo diario... Leggendo queste righe le lacrime agli occhi sono inevitabili, non posso far altro che pensare che forse,se avessi potuto stargli accanto,per lui sarebbe stato tutto diverso, non posso far altro che immaginare la sua reazione se potessi dirgli "ehi Fryderyk, sai la tua esistenza serve a me, anche se non ci sei fisicamente per me hai un'importanza unica, per me sei fondamentale!"

Faccio spesso discorsi di questo genere con mia sorella, che mi ascolta e quasi sempre mi risponde dicendomi che sono pazza.. Anche quella notte, la notte in cui tutto ebbe inizio,prima di addormentarmi avevo parlato con lei, dicendole "se ne avessi avuta l'opportunità avrei ascoltato ogni suo sfogo, avrei asciugato ogni sua lacrima, avrei fatto di tutto per renderlo felice perché il suo sorriso sarebbe stato il mio"..

Le ripetevo queste parole ogni sera, evidentemente mia sorella non era l'unica ad ascoltarmi mentre le pronunciavo , forse anche il poeta del pianoforte era all'ascolto e dopo aver sentito ciò che dicevo ogni sera, ha deciso di fare un passo verso me "facendosi vivo".

2.

Era la notte del 5 gennaio, la ricordo benissimo. Sembrava una notte normale, tutto procedeva come al solito finché non chiusi gli occhi dedicando, come sempre,l'ultimo pensiero della mia giornata al mio caro Fryderyk che con la sua musica mi tiene compagnia ogni giorno. Avevo già fatto sogni in cui compariva anche lui, avevo già sognato "cose strane" prima di allora, ma il sogno che feci quella notte non ha eguali: una lettera in una busta dal bordo nero, era arrivata dalla Francia, la mostrai alla mia famiglia e la aprii insieme a loro. Avevamo il presentimento che quella lettera portasse cattive notizie e infatti ci informava della morte di una vecchia prozia residente a Parigi. Dopo una lunga discussione, prendemmo la decisione di partire per la capitale francese per prendere parte al funerale della lontana parente. Dopo essere arrivati nella cittá dell'amore, nel mio cuore sentivo che non ero lì per dare l'ultimo saluto alla vecchia prozia ma per un'altra ragione che avrei scoperto di lì a breve. Arrivai a casa della zia con la mia famiglia, la vidi allora per la prima volta, era ancora distesa nel suo letto, era molto pallida e aveva dei lunghi capelli che facevano da contorno al suo viso magro e rugoso; giaceva lì ed era circondata da persone che non avevo mai visto prima. Assistetti alla messa in sua memoria, partecipai al corteo funebre reggendo un mazzo di viole che avrei dovuto adagiare sulla tomba della zia appena fosse stata sepolta. Nonostante fossimo in pieno inverno il clima era mite, c'era un venticello leggero che faceva volteggiare nell'aria parigina le foglie cadute degli alberi, tutto aveva un fascino particolare e mentre mi guardavo intorno meravigliata, seguivo a passo lento la bara e nella mia testa risuonavano dolcemente le note della Marcia Funebre. Dopo aver camminato per quasi trenta minuti, arrivammo al cimitero dove sarebbe stata seppellita, uno dei cimiteri più importanti in cui giacciono alcuni dei più famosi artisti tra cui il celebre Jaques Louis David. Si trattava di Père-Lachaise, ci entrai stupita, pensando tra me e me "chissà cos'ha fatto di così importante per meritare di riposare per sempre tra le persone illustri"

Chopin,amore mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora