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~𝖋𝖆𝖘𝖙𝖎𝖉𝖎𝖔~
Camminava lentamente nel corridoio dell'Università. Era un po' spaventato, nuova scuola, nuova vita e l'unico che conosceva in quell'ammasso di volti nuovi era il volto del suo migliore amico.
Scrutava attentamente tutti. Non aveva il diritto di giudicare, si conceda solo di pensare che fossero tutti troppo diversi da lui.
Taehyung era un semplice ragazzo proveniente da una famiglia molto benestante, un volto angelico con dei tratti delicati. Degli occhi marroni e grandi coperti dalle lenti dei suoi grandi occhiali, vestiva con un stile causal, senza dare troppo nell'occhio, pur usando sempre dei vestiti di marca. I suoi capelli biondi ricadevano sul viso andando a creare un contorno che rendeva il viso di Taehyung serio ma allo stesso tenero.
Amava leggere e stare per le sue. Ma non esitava mai nel dire "si" quando qualcuno gli chiedeva una mano. Era solo, come piaceva definirlo al suo migliore amico, associale.
E così con libri attaccati al petto e la borsa in spalla, cercava la sua camera nel dormitorio.
Avrebbe preferito fosse stato Jin a indicargli la strada, ma purtroppo il maggiore era all'ultimo anno le sue lezioni iniziavano prima e così Taehyung fu costretto a cercava da solo la stanza "B5".
Non sapeva se dovesse condividere la stanza con qualcuno, così trovata la stanza, decise di bussare.
Busso prima lentamente e poi con più forza ma non ricevete nessuna risposta.
Così afferro la maniglia e cercando di non far cadere tutti i libri, che aveva in mano, apri la porta.
Spalanco gli occhi e lascio cadere violentemente i libri a terra, che provocarono un forte rumore, andando a tapparsi gli occhi con le sue piccole e goffe mani.
"Merda" sussurro, quello che aveva davanti era la cosa più raccapricciante che avesse mai visto. Non che ne avesse visto molte, ma quella era sicuramente al primo posto.
"Chi cazzo sei?" Chiese, il ragazzo che staccandosi dall'altro individuo che prima era intento a baciarsi, si mise in piedi con il volto visibilmente arrabbiato.
"Sono Taehyung, questa è la mia stanza" disse, con le mani ancora sopra gli occhi.
"Beh, Taehyung non si usa bussare a casa tua?" Urlo l'altro ragazzo ancora sul letto, infastidito dal fatto che quel ragazzo minuto davanti a lui li avesse interrotti.
"In realtà ho bussato" parecchio infastidito si tolse le mani dagli occhi, sperando con tutto se stesso che almeno quei due avessero le mutande.
"Non abbiamo sentito, bussavi una seconda volta. comunque piacere Hoseok." Disse il ragazzo che prima stava sotto l'altro.
