Una data maledetta

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Era estate e faceva caldo. Il campo era tranquillo come sempre. Nessuno ci veniva mai a causa di un'imponente castello abbandonato.Di notte si sentivano grida e di giorno si vedevano delle ombre dalle finestre

-Non capisco perchè veniamo in vacanza quì- Sbottò mio fratello mentre prendeva le ultime scatole dalla macchina. Avevamo preso una casa in affitto vicino al campo,che mio padre aveva trovato per caso.

-E' perchè papà adora questo posto,per il castello sia ben chiaro, e alla mamma piace la tranquillità.Devo ammettere che anche io sono incuriosita da quel grande monumento.-

Era la verità: il castello era magnifico,coperto e nascosto dalla natura che proteggeva e sorreggeva le parti più fragili della struttura.

-Quel coso è inquietante e vecchio,non sò cosa ci trovi di così interessante-

-Vabbene ma adesso aiutami a portare questi in camera mia- Sbuffai prendendo le mie valigie e indicando con lo sguardo gli scatoloni a mio fratello.Quando finimmo sistemare era già buio così cenammo.Lo facemmo fuori sfruttando la luce di qualche lanterna. Ma da lontano qualcosa ci stava guardando,sentivo i suoi occhi puntati su di noi e quella notte mentre andavo a dormire vidi un'ombra nel giardino ma non ci feci molto caso:ero stanca.Nel cuore della notte mi svegliò il peggior rumore che potessi mai sentire,o almeno così credevo,un urlo straziante e doloroso,quasi inumano veniva dal castello ed a quanto pare lo sentii solo io,perchè mio fratello che aveva il sonno facile non mosse un muscolo.Decisi di andare a controllare.

Presi una torcia,una corda,nel caso ci fosse stato bisogno di calarsi,dell'acqua,batterie di riserva perchè non volevo rimanere al buio ed il mio cellulare carico al massimo nel caso mi fosse servito aiuto. Non sò dove trovai il coraggio ma entrai in quel castello. Era pieno di vegetazione anche all'interno. Sentii urlare ancora una volta quindi cercai la fonte.

Aprii una porta e trovai un'archivio su uno dei tavoli trovai un libro che diceva "Albero genealogico della famiglia Rosewood " lessi il nome ad alta voce e poi sentii una risata macabra e cattiva. Sentii piangere al piano di sopra quindi mi precipitai per quelle scale scricchiolanti e pericolanti Fù lì che vidi una cosa terribile:

Degli inservienti...o almeno quello che rimaneva dei loro corpi mutilati in putrefazione,un'uomo e euna donna, piangevano tenendo le parti cadenti dei loro corpi maledicendo chi-sà-chi. Uno di loro mi lanciò un diario, poi tutti e due piangendo si allontanarono trascinandosi.

Decisi di aprire il diario e leggere una pagina ma si aprì da solo alla data del 10 agosto 1793

-"𝓐𝓷𝓬𝓱𝓮 𝓞𝓰𝓰𝓲 𝓺𝓾𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓿𝓸𝓬𝓲 𝓫𝓪𝓼𝓽𝓪 𝓷𝓸𝓷 𝓷𝓮 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓹𝓲𝓾'. 𝓔'𝓻𝓲𝓭𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓾𝓷𝓪 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓸𝓻𝓲𝓷𝓪 𝓹𝓮𝓻 𝓫𝓮𝓷𝓮 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓶𝓮 𝓹𝓮𝓻𝓭𝓪 𝓵𝓪 𝓹𝓪𝔃𝓲𝓮𝓷𝔃𝓪 𝓹𝓮𝓻 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓮𝓬𝓸𝓼𝓮 𝓲𝓶𝓶𝓪𝓰𝓲𝓷𝓪𝓻𝓲𝔀 𝓜𝓪 𝓷𝓮 𝓱𝓸 𝓪𝓿𝓾𝓽𝓸 𝓪𝓫𝓫𝓪𝓼𝓽𝓪𝓷𝔃𝓪

poi solo una grossa macchia rossa che cancellava le ultime parole

chiusi il diario e lessi il nome:

Lady Josephine Rosewood

poi un'urlo di terrore

presi il libro dell'albero genealogico e cercai il suddetto nome

-"Lady Josephine Rosewood. FIglia di Paul Rosewood e Mary Rosewood. Nata il 9 febbraio 1780.Morta il 10 Agosto 1793 all'età di 13 anni causa della morte:...






...suicidio


Si sentì cadere qualcosa aprii un'altra porta e vidi una ragazza piangere mentre diceva

-"E' stato lui,non io,lui...lui,LUI!"-

-lui chi?- chiesi confusa

poi la figura laciò un urlo straziante. Corsi via ed iniziai a sentire delle voci,erano insopportabili: urlavano bisbigliando erano maschili ma acute,femminili ma gravi...non davano tregua.Mentre correvo il pavimento cedette sotto i miei piedi e caddi. Arrivai in una specie di stanza sotterranea. Cambiai le pile alla mia torcia e la riaccesi di nuovo. Fù in quel momento che capii che mi trovavo in una camera delle torture: c'erano armi di tutti i tipi insaqnguinate su un tavolo e ai suoi piedi il corpo di un ragazzo ormai in putrefazione che stringeva una lettera nella mano violacea. Decisi di leggerla:

-"Voi mi avete portato via la cosa più preziosa per me: la mia vita. Ora io vi maledirò e porterò via la cosa più preziosa a voi...Che la mia furia si abbatta su di voi famiglia Rosewod!"

-"è stato lui...è colpa sua..."-

sentii bisbigliare alle mie spalle

mi girai e vidi una ragazza della mia età con un vestito da sera bianco,i capelli neri raccolti, la pelle da bambola bianca e perfetta.Dalla sua gola grondava sangue.

-s...sei un f...fantasma?-

lei annui

-"sì...e lui è colui che mi ha resa tale in tenera età"-

vidi un ragazzo alle sue spalle,lei si scanso e il ragazzo mi caricò con un coltellino in mano e grido:
-"VI MALEDICO FAMIGLIA ROSEWOOD!"

poi...


nulla più...

e fù così che io: Josephine Rosewood, nata il 9 febbraio 1980 morì nella calda sera del 1993 all'età di 13 anni per mano di qualcuno che non ho mai conosciuto.

Gli anni passarono e così le generazioni e come da "tradizione" il 9 febbraio 2080 naque una bimba che i genitori Paul e Mary Rosewood chiamarono Josephine. Nell'estate del 2093 andarono in vacanza nella vecchia casa vicino al castello dove la ragazza sentì delle urla

la sua curiosità la spinse in quel castello...

e così...

quella calda sera del 10 agosto 2093 la bimba lasciò il suo zainetto nei sotteranei iìdi un vecchio castello abbandonato come lasciò questo mondo pieno di crudeltà...


maledirò persempre questa data...

il 10 agosto 93...

𝕳𝖔𝖗𝖗𝖔𝖗 𝖔𝖓𝖊𝖘𝖍𝖔𝖙𝖘Where stories live. Discover now