ti dedico i miei occhi, le mie labbra, i miei denti.
Le poesie? Che te ne fai delle mie poesie scritte perché non sapevo tacere?
Che te ne fai delle mie poesie che non ti possono amare?
Com'è bello che non siamo né uccelli né devoti all'imbrunire
e non abbiamo le ali ma le braccia.
L'ultima cosa che ci attende non può essere la nostra morte,
perché i desideri del nostro sangue da qualche parte devono continuare.
Tu sei una donna, piccola,
tu sei una piccola donna,
e un immortale settembre ti ha portato nelle mie ballate.
Resta col mio ti amo che sopravviverà a tutte le mie lamentevole nenie, a tutte le mie trasformazioni.
Resta accanto ai miei occhi.
Sopravviveremo a noi stessi, non solo nel tumulo delle nostre tombe,
perché abbiamo saputo, abbiamo saputo, teneri e superbi,
fuggendo dai coltelli e dalle granate uccidere gli angeli
in noi
continuando a restare angeli.
Cercateci qualche volta seguendo un filo
rosso,
solo i nostri corpi giaceranno sotto la terra muta.
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ti dedicherei tutto quel che ho di bello
Poetryloro non sanno che possiamo amarci anche senza toccarci