la vita è un oceano

13 3 6
                                    

Mi sveglio con mia madre che mi urla dall'altra stanza:" y/n!!! Muoviti o farai tardi per il tuo primo giorno di scuola!!"
Vado in bagno, mi sciaquo la faccia con l'acqua congelata poi mi vesto così:

Mi sveglio con mia madre che mi urla dall'altra stanza:" y/n!!! Muoviti o farai tardi per il tuo primo giorno di scuola!!"Vado in bagno, mi sciaquo la faccia con l'acqua congelata poi mi vesto così:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Scendo e mia madre mi fa:" ma perché ti vesti così? Sembri una depressa!"
Io rimango in silenzio, e mi avvio alla macchina.
Arriviamo a scuola, appena entro c'è la preside Wheter che ci accoglie. Mia madre mi lascia da sola e la preside mi accompagna alla mia classe, mi spiegò che dopo mi daranno la liste delle cose che dovrei avere e la tabella delle classi che frequenterò. Dopo questo entro in classe, tutti rivolgono lo sguardo verso di me. La preside mi presenta: "ciao a tutti ragazzi! Scusate l'interruzione, ma volevo presentarvi la vostra nuova compagna y/n y/s". Io mi presento alla classe borbottando: "ciao" e la prof mi dice: "ciao y/n! Benvenuta, vuoi parlarci un po' di te?" Io ovviamente non volevo quindi, mi sono presentata. La giornata era quasi finalmente passata, fin quando sono arrivate dei ragazzini, credo un anno più grandi di me a tormentare una ragazza del primo anno. ( Io sono del 3 anno). E nella mia vita ci sono molte cose che non sopporto, ma soprattutto i bulli, quindi anche se ero "la ragazza nuova" ho detto: " Hey! Perché non ce la prendete con qualcuno del vostro anno??" E loro si misero a ridere a parte uno, era un ragazzo abbastanza bello capelli morì, riccioli, alto. In quel momento mi arrabbiai tantissimo e dissi: "se non volete un calcio nelle palle vi consiglio di lasciarla stare", so zittirono e se ne andarono. Strano di solito i veri bulli non se ne sarebbero andati per una cavolata detta da una più piccola di loro, ma si vede che a quelli non hanno mai detto niente. Così la ragazzina se ne andò ringraziandomi e io decisi di tornare a casa a piedi.
Stavo tornando mentre notai il ragazzo di prima che camminava dall'altro lato della strada allora andai da lui e gli dissi: "ciao, ti ho visto prima sono y/n" lui mi guardò fece una smorfia e borbottò: "Theo" avevo capito che non gli stavo simpatica allora me ne andai a casa, ma notai che lui viveva davanti a me. Poi ho sentito mia madre dire: "vieni y/n! Andiamo a salutare i vicini" Ho pensato: "OH CAZZO"

Io e te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora