Parte 13

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Pov Cody

Mi dirigo in cucina dopo essermi preparato per la scuola, sento la voce di Tyler.

"Mi sei venuto a prendere."

"Certo, sono venuto a prenderti, è  vero." rispose lui.

"Scemo. Non ti preoccupare non ancora si sveglia."

"Amore chi?" Disse mia mamma.

"Niente mamma lascia stare, dobbiamo scappare ciao." urlai mentre spingevo dal braccio Ty che era intento a fissare la finestra di Chris.

Quel bacio mi ha destabilizzato.
Cazzo davvero? Il mio migliore amico e mio fratello?
Vomito.

Cazzi loro comunque.

Saliamo sul motorino e andiamo a scuola.

Vidi ancora quel ragazzo, così timido e dolce, con la sua ragazza.
Stanno pomiciando senza un minimo di vergogna.

Mi dirigo verso di loro e picchietto la mia mano sulla spalla di lui.

"Guardate che vi si secca la bocca." Dico guardando lei, mentre sento lui balbettare.

"Ehm.. io .. ehm.. che cazzo vuoi?"

"Hai un bel carattere!
Niente, scherzavo.. scusate!"

Faccio per andarmene ma sento strillare un gruppetto di quattordicenni.. mamma mia quanto urlano ste oche.

"Ehi Vanessa, vieni.. mi devi aiutare a truccarmi!"

Io guardai lei che intenta a sorridermi, si scostò un ciuffo che le ricadeva dai capelli in perfetta forma, era così carina, e poi con un bacio a stampo salutò quel ragazzo altrettanto carino.

Non sapevo scegliere.

"Ciao Ivan, stai bene oggi.."

"Grazie.
Ma è inutile che ci provi con la mia ragazza." Mise il broncio e le sue guance così rosee iniziarono a diventare bordeaux.
Continuò..
"Scusa devo andare."

Si alzò dalla panchina e se ne andò verso l'entrata.

Stupido io che pensavo di fare un discorso con lui.
Lui è cosi bello, con quel ciuffo nero che sposta di continuo.
E poi sembra più grande, non sembra che ha 14 anni.

Ma ahimé, è etero.
Ovviamente.

Pov Daniele

"Grazie Riccardo ma davvero puoi andare, hai bisogno di riposare."

"Sei sicuro? Sai che uno squillo e mi precipito da te."

Lo guardai arrossendo un po'..

"Si.. dav-davvero.."
Scoppiai a piangere.

"Ehi piccolo che hai?"

"È che.. mi.. tu mi .. mi fai innamorare o-ogni secondo di più.." continuai a singhiozzare.

"Dani.."

"No, las-lascia sta.. stare.. so che tu non lo sei.."

"Ci sono cose che non sai.."

"Co-cosa?"

"Mi piaci tantissimo, ma voglio aspettare.. sei ancora piccolo e vorrei prima parlarne con tuo fratello.. so che mi consideri un vigliacco adesso, ma davvero fidati di me e diamoci del tempo.."

Rimasi imbambolato..

Lui prova qualcosa per me?

Com'è possibile?

Io lo amo così tanto ma cazzo dammi almeno un bacio, mi accontento anche di uno a stampo.

"So che adesso stai pensando: 'perché non mi baci?' Voglio tempo Dani, tu sei così forte eppure sei così fragile.. sei un misto.. e voglio che ti accadano solo cose belle.. fidati col tempo avrai tutta la felicità che cercavi.."

Ma che mi legge nella mente?
Meglio che mi sto zitto va', altrimenti capisce anche i miei pensieri poco casti su di lui.

Tipo che me lo sbatterei ogni secondo della mia vita.... e.... ok basta mi sta guardando...

"Vado piccolì ok?"
"Si" mi diede un bacio sulla nuca e poi uno sulla guancia e uscì e io guardai quel suo cazzo di culo magnifico.

Una volta finito tutto aspettai all'entrata dell'ospedale mio fratello Manuel.

Vidi una figura conosciuta.
"Ehi Adrian"
"Che ci fai qui?"

Portava dei fogli tra le mani e insieme c'era sua madre, Natasha.
Bellissima donna, ma purtroppo si è rovinata per colpa del suo ex marito, ormai morto, ed è diventata una prostituta.
Fortunatamente quello stronzo dell'ex era pieno di soldi e lei riuscì a farsene carico.
Abitavano in una casa che assomigliava ad una villa, insieme alla madre di lei.

Lui non mi rispose e si agitò ancora di più.
"Ehi Dani, come stai?" Disse Natasha.

"Signora Natasha tutto ok fortunatamente. Che è successo ad Adrian?"

Lei si agitò e guardando con la coda dell'occhio lui mi rispose: " Ha un tumore."

Mi cadde il mondo addosso.
Adrian, cazzo, dai.

Il più dolce del mondo, a quell'età poi.

"Ehi aspetta" mi fermò la madre "non dirlo a nessuno specie a Ty, sai quanto tiene a suo fratello, per il momento non vuole dirglielo ha tanta paura che lui possa soffrire."

Annuii e andai subito da lui.
"Ehi Adrian.." lo guardai, stava piangendo mari, fiumi, oceani.

"Sc...sc..scusa.. ma non ho vo..vog..voglia di parlar..e"

"Non c'è bisogno che tu parli. Volevo solo dirti che questa cosa rimarrà tra noi per il momento. E non pensare che sono qui perché mi fai pena. Non è assolutamente così. Sai che sono bipolare e so cosa si prova quando gli altri ti guardano e provano solo pena e non ti capiscono, non sanno cosa provi e non sanno niente di come ci sentiamo.
Sappi che qualsiasi cosa ci sono.
Sembra una frase stupida, lo so, ma chi meglio di me può capirti?"

Vidi che aveva appena smesso di piangere.
E io continuai:
"Sai Adrian, chiamami anche solo per stare insieme e in silenzio. Senza dire una parola.
Tu meriti la felicità e so che sei forza e supererai anche questa.
E non sono io che te lo dovrei dire ma Davin non ti merita. Per niente. Ti ha sempre maltrattato e non ti ha mai fatto sentire speciale.
C'è qualcuno lì fuori che ti aspetta e che non vede l'ora di farti felice e passare dei momenti insieme a te."

"Daniele.. mi lasci senza.. senza.. senza parole.. Grazie, davvero, grazie.. ti voglio bene.."

Lo strinsi forte a me e lui sorrise.

Quel sorriso bellissimo, si merita tanto.
"Meglio che ti stacchi Adrian, o mi viene un'erezione!"

"Ahahahah, sempre a scherzare."

Si si scherzare, pensai.

Nel mentre mio fratello parlava con Natasha, ci dirigemmo da loro e andammo via tutti insieme.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2021 ⏰

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