Ci mettemmo tutti intorno ad una tavola, stendendo la mappa con gli obbiettivi.
Mi feci spazio tra la folla e dissi: "oggi inizia la missione di soprannominata CACCIA AI BANDITI che andrà a puntare al recupero finale del re"
Tutti in silenzio ascoltavano il discorso
"Ci divideremo in truppe d'attacco, che si andranno a creare, le gilde potranno combattere al fianco e in pochi giorni bisogna farli fuori tutti e recuperare il re, prima che quel folle lo uccida."
A sentire quelle parole la gente iniziò a spaventata mormorare "cosa?! Ucciderà il re?!" E altre frasi del genere.
Io a questo proposito indicai una lettera, piazzata sul muro con un coltello "li quell'uomo ha messo una lettera, dove c'è scritto che se vorrà ucciderà il re, perciò recuperiamo lo il prima possibile!"
"Useremo il castello come quartier generale e ci muoveremo in truppe contro quei cavalieri banditi! Io combatterò al fianco della mia gilda, e lascio una giornata a tutti voi per decidere con chi farete squadra, dopo di che uniremo alcune squadre per formare le truppe! Domani mattina alle ore 10:00 si partirà, ed entro una settimana i banditi dovranno morire."
Dopo di che esclamai "E ora aprite le fila e andate! Ci rivedremo domani mattina alle 7:00 per decidere le truppe! A domani"
I cavalieri si sparpagliarono per il castello e andarono via dalla sala, mentre io e la mia gilda ci riunimmo in un dormitorio libero per poter parlare tra di noi della situazione.
Tutti erano carichi e pronti a dare le proprie vite per recuperare il re e far tornare il Regno alla pace che aveva prima di questa tragedia.
I ragazzi del gruppo avevano già le spade pronte a combattere, mentre le ragazze non tutte erano certe e cariche.
Ale guardò Liz, che era stesa sul divano, e vedendola preoccupata andò a chiederle cosa succedesse.
Si sedette accanto a lei è le chiese "Liz, cosa succede? Ti vedo preoccupata!"
E lei gli rispose con voce bassa e incerta "sono incerta della buona riuscita della missione, e temo per la mia vita e delle vite del gruppo, soprattutto della tua Ale" Arrossendo.Ale arrossì a sua volta e la abbracciò "non ti preoccupare, qualunque cosa succeda sarò al tuo fianco, non ti preoccupare per me e per la nostra squadra, sarai sempre al sicuro."
Tutti guardavamo loro, e li shippavamo dicendo cose come "che carini" Oppure "coppietta awww".
Dopo esclamai "Dai ragazzi, andiamo ai letti e lasciamo questi due da soli" Con una risata soffocata per non farli accorgere di nulla, e appunto ci spostammo e parlammo tra di noi e dei nostri rapporti.
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ALO FANFICTION - THE NEW WORLD
FanfictionIl mondo è cambiato e ora siamo come dentro un videogioco