Dafne pov.
mi avvicino a passo svelto alla scrivania, osservando ad occhi spalancati ciò che vi è poggiato sopra.
il mio diario personale è spalancato e sopra vi è scritto:
"Chi mai amò che non abbia amato al primo sguardo?"
«è uno scherzo!?»
questo diario ha un posto ben preciso in cui lo nascondo, e mai nessuno mi ha visto usarlo, tanto meno l'ho mai lasciato così incustodito.
chiudo velocemente con entrambe le mani il mio diario e mi dirigo verso la cucina.
arrivata davanti al divano incrocio le braccia al petto assottigliando lo sguardo.
«mamma, hai scritto tu sul mio diario!?»
Lei alza confusa lo sguardo dal suo smartphone.
«perché, hai un diario?»
la guardo sconvolta mentre lei mi osserva curiosa.
«si mamma. Sei seria?»
con un movimento distratto della mano svio la sua domanda.
mi guarda curiosa, aggrottando le sopracciglia per poi...scoppiare a ridere!
la guardo ad occhi spalancati.
«mamma! ti faccio una domanda seria e scoppi a ridermi in faccia?»
sospiro, offesa dal suo comportamento.
sentendo le mie parole cerca di riprendersi immediatamente, mentre con le mani mi invita a sedermi di fianco a lei.
«Dafne, non sapevo tu avessi un diario...io non ho scritto nulla»
accarezza una ciocca dei miei capelli, lisci e corvini.
«sarà stato Nick, magari»
Nick...si, probabile.
«si...magari sarà stato lui.»
mi alzo scuotendo la testa, confusa, rimproverandomi mentalmente per essere stata così sciocca da aver avuto il timore non fosse stato nessuno dei due, per un istante.
mi dirigo nuovamente verso la mia camera, guardando la punta delle mie scarpe e giocherellando con le mani.
«Dafne...»
la voce di mia madre ferma i miei passi.
«va tutto bene? ultimamente sei..assente.»
volto la testa, studiando il viso corrucciato di mia mamma.
«si, è tutto okay»
accompagno la mia frase annuendo con il capo per poi voltarmi nuovamente.
chiudo la porta della mia camera e mi ci appoggio contro.
«Nick!»
afferro il mio telefono dalla tasca e compongo il suo numero.
attendo uno...due...tre...quattro squilli e, finalmente, la voce del mio amico prende vita dall'altro capo del telefono.
«parla il ragazzo più bello del mondo, come posso esserle utile, bella donzella?»
alzo gli occhi al cielo reprimendo l'istinto di scoppiare a ridere.
«Nick, non mi sono mai lamentata degli scherzi che ogni giorno mi fai, ma arrivare a scrivere sul mio diario...credo sia esagerato, non che io non ti dica ciò che vi scrivo, però sono pensieri più personali ed io-»
«aspetta, aspetta...cosa?!»
mi tuffo sul letto oramai esausta.
«Nick cavolo, ti sto chiedendo quando e per quale motivo hai scritto sul mio diario di cui, tra l'altro, nessuno conosce il nascondiglio!»
«ma Dafne...di quale diario parli!? io non ho scritto su nessun diario»
mi alzo di scatto afferrando il diario.
«ah no!? allora la frase "Chi mai amò che non abbia amato al primo sguardo?" non ti ricorda nulla, eh?»
chiedo innervosita, osservando la precisa calligrafia della frase.
«no cazzo! non ho fatto nulla! per una santa volta che sono innocente non mi credi»
sento la disperazione nella sua voce.
«Nick...ti credo ma...»
non trovo neppure le parole per esprimermi...chi diavolo potrebbe essere stato se non lui.
« no Dafne, tu non mi credi.»
afferma deluso.
«Nick io-»
«non preoccuparti, evidentemente non ti fidi abbastanza»
«no! è solo-»
non riesco a finire di parlare che il "bip" di chiusura chiamata si espande nell'aria.
«che casino...»
mi lascio cadere nuovamente sul letto, coprendomi la faccia con il cuscino.
chiudo gli occhi, con il solo intento di riposare per scaricare la tensione.
i miei occhi si stanno appisolando sempre di più ma uno sfioramento di dita piuttosto evidente, fatto vicino il mio piede, mi fa sobbalzare di scatto.
ancora seduta indietreggio velocemente contro lo schienale del letto, portando le ginocchia al petto.
passo una mano sulla fronte e con l'altra stropiccio velocemente gli occhi.
mi guardo in torno circospetta.
sbuffo a gran voce.
«Dafne...ma cosa diavolo succede...»
sussurro a me stessa, sbattendo leggermente le mani sulla testa.
sbuffo nuovamente.
«adesso basta!»
pronuncio a gran voce queste parole, osservando la mia stanza nel dettaglio, credendo forse, che un chissà quale aiuto invisibile, possa sentirmi.
disfo le coperte e questa volta mi ci infilo dentro.
mi rannicchio su me stessa e chiudo nuovamente le palpebre che, nel giro di di qualche minuto, si lasciano catturare dal sonno.
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invisibile.
ChickLitla vita di Dafne cambierà quando verrà a conoscenza di una presenza misteriosa. Una presenza che, in realtà, non l'abbandona dalla sua nascita. cosa succederebbe se lui, oramai stufo, decidesse di iniziare a mostrarsi? _______ Questa NON è una stor...