capitolo 5

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IL GIORNO DOPO

Il giorno dopo andai a scuola come sempre, non spesi neanche tempo a prepararmi, ero troppo giù di morale, avevo messo l'outfit di ieri e fatto una semplice coda


io e Vale scendemmo e andammo in auto, arrivati a scuola trovammo tutti i miei amici (Zoe, Tancredi, Valeria) e trovai anche ovviamente Lele, e il suo solito gruppetto


Lele al mio arrivo mi guardò con una faccia schifata e i suoi amici risero tanto e questa cosa mi fece ribrezzo, già sto un po' così di mio, poi si ci mettono pure loro


per fortuna suonò la campanella ed entrammo, in classe f un tormento, c'era tutta la classe che rideva, probabilmente Lele e Aurora avranno detto tutto a tutti


seduta di fianco a me c'era Zoe che tentava di rassicurarmi, quando entrò la prof di matematica, per fortuna, le risate cessarono ma dovetti sopportare comunque gli sguardi divertiti dei ragazzi mentre mi guardavano


mi sono stancata di questo posto e di tutti, voglio andarmene e chiudere una volta per tutte questo capitolo, a mamma non avevo ancora detto nulla ma quell'approccio che hanno avuto i ragazzi nei miei confronti mi fece capire che dovevo raccontarle tutto e andare via da questa città una volta per tutte


la seconda ora fu di supplenza e posso solo dire che è stata un'ora di inferno, gente che rideva o che mi lanciava cose, Lele e Aurora che continuavano a baciarsi senza mai staccarsi e facendomi stare ancora peggio


le lacrime minacciavano di scendere infatti corsi in bagno senza dire nulla a nessuno, Zoe mi seguì perchè aveva capito la situazione


<<oii devi star tranquilla, non puoi pensare a loro che ridono cazzo ma quando lo cacci un po' di carattere>> mi disse Zoe mentre mi asciugava le lacrime che orai mi erano scese senza neanche che me ne fossi accorta


<<non ce la faccio più Zozzi voglio andare via da qui>> dissi e lei subito rispose <<cosa vuoi fare? andare via e dargliela vinta>> ed effettivamente ha ragione, voglio davvero darla vinta a queste persone?


<<torniamo in classe??>> mi disse <<asciugati le lacrime, non far vedere che stai piangendo>>


tornammo in classe e ci risedemmo, dopo di fu ricreazione dove di solito si esce dalla classe ma questa volta io non uscii, preferivo stare un po' da sola con i miei pensieri


dissi a Zoe di andare e non preoccuparsi tanto alla fine dove me ne posso andare ceh


misi le cuffiette e ascoltai un po' di musica, mi piace ascoltarla quando sono giù, mentre l'ascoltai piansi un po'


a un certo punto vidi entrare in classe l'ultima persona che avrei voluto vedere nella mia vita in questo momento, Lele, cercai di nascondere il fatto che stavo piangendo abbassando la testa ma con scarsi risultati


<<ehi troietta che fai piangi>> disse e quelle parole mi fecero veramente stare ancora peggio, passare da un ti amo a troietta diciamo che non è piacevole, e pensare che ieri mi ha pure baciata cazzo Lele che mi stai combinando


si sedette al posto di Zoe e mi levò le cuffie <<puttana ma che minchia ti piangi, non è che ti avessi fatto chissà che cosa>> cosa? quindi mi starebbe dicendo che illudere una persona dicendo di amarla e poi confessare che era tutto finto è un cazzata?? non lo guardai neanche in faccia, ma perchè tutti i casi umani a me


<<sto parlando con te>> madonna mia ma non si scoccia, mi vede piangere per le sue cazzate e mi da della puttana per poi lamentarsi di non ottenere risposta da parte mia? non capirò mai questo ragazzo

IL MIO SBAGLIO MIGLIORE 2 -lele giaccari Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora