IL MIO DON MATTEO 13

INSICUREZZE

Anna's pov

Sono passati due mesi da quando Sergio è in carcere, all'inizio lo andavo a trovare frequentemente, appena potevo ero da lui, ma ora è da qualche settimana che non ci vado più.
Non so, ma sento come se ci fosse qualcosa che mi blocca, che mi impedisce di andare da lui, forse è la mia coscienza che sa l'assurdità di questa storia... Io stessa lo avevo detto qualche anno fa: 'una storia d'amore in carcere che assurdità, gia, che assurdità...

Sergio mi aiutava a evadere dalla realtà...a non pensare a Marco, al tradimento, al matrimonio... questo non è amore, forse attrazione fisica, ma una relazione non si può basare solo su questo, così facendo si finisce per restare fermi e non crescere o cambiare insieme.

Con Sergio  era tutto incolore, non vi erano sfumature nella nostra relazionare, l'emozioni forti erano assenti...allora perché ho detto che l'avrei aspettato?

Forse perché ancora non sapevo che Marco si era  assunto tutte le responsabilità, si è preso la colpa di un'azione che non ha mai commesso, anzi che temeva sarebbe potuta accadere, ma io impegnata ad ascoltare il mio orgoglio anzi che la ragione non ho dato peso alle sue parole, ai sui molteplici avvertimenti...Marco c'è sempre stato anche quando lo allontanavo da me, lui c'era, non mi ha mai lasciata sola.

Cecchini:capitanaaa, scusi capitanooo è pronta ? Dobbiamo andare in caserma
Esclama riportandomi alla realtà.

Anna:si maresciallo sono pronta, arrivo
Esclamo indossando la giacca della divisa velocemente.

Arrivati in caserma vedo Marco nel mio ufficio, seduto su una delle poltroncine intento a leggere dei documenti. 
Le riflessioni di questa mattina rimbalzano nella mia testa e di conseguenza una volta entrata al suo saluto mi blocco...dopo poco ricambio, ma è evidente che si sia accorto che qualcosa non va.

MARCO'S POV
Marco:Anna, tutto bene?
Esclamo con tono preoccupato

Anna:Si tutto bene
Mente

Marco:Lo sai vero che con me non devi mentire, cos'è che non va

Anna non risponde alla mia domanda, mi rivolge solo uno sguardo nostalgico.
È evidente che qualcosa che non va, ma lei si ostina sempre a tenersi tutto dentro soprattutto ora che non ha nessuno con cui parlare, quando stavamo insieme stava iniziando a cambiare questo suo modo di fare, ma da quando non stiamo più insieme  si è chiusa molto in se stessa e se già prima le risultava difficile esternare le emozioni ora le è presso che impossibile.

Nell'ultimo periodo il nostro rapporto è migliorato, ma non è minimamente paragonabile al rapporto che avevamo prima quando stavamo insieme, ora siamo solo colleghi e questa volta lo siamo davvero  anche perché lei continua a stare con 'Coso' cioè Sergio e io continuo a sperarci, ad aspettarla, ma forse dovrei iniziare a farmene una ragione a metabolizzare la nostra storia e lasciare Anna libera.

La verità che non saprei da dove iniziare per metabolizzare tutto ciò o meglio lo so, ma fa troppo male ammetterlo, gia, perchè l'unica soluzione sarebbe chiedere un trasferimento...andarmene, fin che resterò qua mi sentirò legato ad Anna, continuerò a sperarci e a stare sempre più male.

Non sopporto vederla con Sergio dopo quello che le ha fatto, ma d'altra parte è colpa mia, se solo non mi fossi ubriacato, se solo non l'avessi tradita a quest'ora saremmo sposati a pianificare mille progetti, pieni di sogni e di speranze.

Amo Anna e non smetterò mai di farlo, ma devo lasciarla libera e fin che resterò qua non lo sarà. Lei non vuole più stare con me, darmi una seconda possibilità, ma c'è sempre qualcosa che la porta a pensare a me e questo lo capisco dal suo sguardo, c'è sempre qualcosa che la riporta a noi due, a ciò che eravamo e a ciò che avremmo potuto costruire insieme.