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Si coprì il viso,lasciando scappare qualche singhiozzo e qualche gelida lacrima cadeva al suolo di quel lurido ospedale. Andrea era ancora scioccata dalla terribile notizia su sua figlia. Aveva un tumore al seno. Il dottore,stette lì,fermo a guardare soffrire due povere donne nel mezzo della notte. Le lacrime di Karlie sembravano le stelle cadenti del 10 agosto,quasi non si fermavano più e sarebbero potute cadere per ore e ore.
-Posso vederla?- disse Karlie tra un singhiozzo e l'altro. Il dottore annuì,guidandola dentro la sala da ricovero. La ragazza riusciva a mala pena vedere dove stava andando,camminava con il viso basso e sguardo dritto nelle piastrelle del pavimento.
Appena entrate nella stanza,la ragazza dagli occhi verdi si girò di spalle,piangendo sempre più forte. Vedere la sua ragazza,attaccata a tutti quei macchinari che la tenevano in vita,le faceva male.
-Che cosa ti hanno fatto...- sussurrò per se,avvicinandosi al corpo immobile di Taylor. Si sedette al suo fianco,prendendole dolcemente la mano e osservare quelle palpebre chiuse che nascondevano dei diamanti.
-Si sveglierà fra poco più di dieci minuti.- disse il medico alle loro spalle. La ragazza non ci fece molto caso,era solo concentrata sulla bionda che stava dormendo. Karlie fece segno di lasciarla sola,con Taylor.
-Taylor,probabilmente non mi senti. Ma devi sapere che io sono qui. Qui con te,per stare con te. E se questa operazione andrà male,piangerò per ore sul tuo corpo,te lo prometto. E se dovesse andare bene,ti giuro quello che vuoi che ti porterò a Parigi e faremo tutto quello che vuoi. Ma per favore,resta.- Taylor non diede segni di vita,stava ancora dormendo. Chissà se aveva sentito le dolci parole di Karlie. Le sue orecchie non le avevano sentite ma il suo cuore si,le aveva sentite a riascoltate ripetutamente.
-Resto.-
