Sogno o realtà?

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Sono davanti a questo cimitero per caso. Credo di essermi persa. E' una notte terribile, in cui sembra che gli elementi della natura si sono scatenati tutti insieme. Il cielo sembra ancora più nero del solito, tutto intorno a me è avvolto in uno strato di nebbia così fitto che non riesco a vedere nulla. Questa notte c'è una luna piena così bianca che assomiglia ad un cadavere, ma nonostante questo il cimitero è avvolto nell'oscurità. Il vento fischia tra le foglie degli alberi come se mi vuole suggerire di scappare. Proprio in quel momento mentre un brivido mi percorre la schiena, sento un urlo agghiacciante. Sono paralizzata dalla paura. Riesco a riprendermi dallo shock solo quando sento una mano afferrarmi la spalla, mi giro, ma non vedo nessuno. Comincio a correre come non ho mai fatto in vita mia, non so dove sto andando, l'unica cosa che voglio è allontanarmi il più possibile da lì. Mi fermo. Ho corso con tutte le mie forza ma non è servito a nulla: sono tornata nello stesso punto di partenza, lo so con certezza perché c'è sempre quella luce che proviene da dietro una lapide e quelle risate raccapriccianti che echeggiano nella mia testa. Non ho il coraggio di andare a vedere così ricomincio a correre ma anche questa volta ritorno sempre nello stesso punto. E' come uno di quei sogni in cui corri, corri e non ti muovi mai, in cui rivivi all'infinito la stessa scena. Non so cosa fare, è come se qualcuno o qualcosa vuole farmi rimanere in questo cimitero. Poi in un attimo la nebbia scompare e tutto sembra tornare alla normalità. Ritrovo un pò di coraggio e mi guardo intorno ma nulla è tornato davvero normale. Dalle tombe fuoriesce un liquido rosso, così rosso che sembra sangue, sugli alberi sono appesi dei pipistrelli che mi guardano, in lontananza mi pare di scorgere una cripta abbandonata e ancora più in fondo c'è un castello nero come la pece e sopra di esso volano quelli che mi sembrano avvoltoi. Ma la cosa che più mi spaventa è una tomba scoperchiata. Mi avvicino. La tomba appartiene ad una donna morta nel 1612, fatta a pezzi dal marito. Quando, finalmente, sono abbastanza vicina da vedere l'interno, mi accorgo che è vuota. Sento dei passi dietro di me ... Terrorizzata mi giro e la vedo: la donna, è lì in piedi che mi fissa con quegli occhi iniettati di sangue. Da lontano si sente la musica di un pianoforte e la donna inizia ad avanzare! Viene verso di me, minacciosa, le mani mi iniziano a tremare e le gambe cedono,provo ad alzarmi ma non ho più la forza di reagire, ormai la donna è vicinissima, chiudo gli occhi aspettando la fine e penso:" Ecco, è così che morirò, per mano di un morto".

ANGOLO DELL'AUTORE:

Okay, è il primo "angolo" che mi prendo per ringraziare tutti voi che avete iniziato a leggere la mia storia. Spero che vi piacerà e che continuerete a seguirla. Cercherò di pubblicare il più possibile e niente..... GRAZIE :)

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