𝑻𝒐𝒌𝒚𝒐 𝒚 𝑵𝒂𝒊𝒓𝒐𝒃𝒊 𝒉𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂

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Oggi sono 15, 15 anni che la mia migliore amica se ne andata, 15 anni che mi ha abbandonato su questo mondo che è stato così crudele e ingiusto con lei, 15 anni che lei mi protegge da lassù, 15 anni che mi manca, che piango perché vorrei un suo fottutissimo abbraccio, 15 anni che quel pezzo di merda di Gandia l'ha freddata con un colpo di pistola in piena fronte e per fortuna che non ho assistito alla scena, sarei morta anche io, anche se in realtà, da 15 anni sento che una parte dentro di me è morta con lei.

Oggi voglio mantenere una promessa, che le ho fatto quando stava per morire dopo che Alicia le ha fatto sparare; lei lì ha chiesto: "quando Axel avrà 18 anni portategli i soldi", al momento gli avevo risposto che sarebbe stata lei a portaglieli e visto che è più forte di un leone, è riuscita a sopravvivere, poi sappiamo tutti cosa è successo.

Si è vero sono in ritardo di qualche anno, adesso Axel ha 23 anni e va all'università, però dopo più di 2 anni di ricerche io, Rio e con l'aiuto degli informatici Pakistani largamente pagati, siamo riusciti a scoprire dove abita.

Ora mi trovo su un aereo diretto da Axel, il professore ci ha vietato l'Europa, soprattutto la Spagna, ma sapete tutti come sono fatta, sono una testa dura e se mi metto in testa qualcosa, lo devo fare, soprattutto se è per lei.

In questi 15 anni io e tutta la banda siamo andati a vivere in Tailandia, insieme al professore, adesso siamo una vera e propria famiglia: io e Rio siamo tornati insieme, non riuscivamo a restare separati; Sergio e Rachel hanno fatto una figlia che in memoria di Nairobi hanno chiamato Ibiza; anche Denver e Stoccolma sono tornati insieme e adesso crescono felici Cincinnati; Helsinki vive in una casa qua vicino a noi insieme a Marsiglia; Bogotà è andato alla ricerca di tutti i suoi figli e di Palermo non sappiamo nulla, ha preferito andarsene subito dopo la rapina. 

Comunque ora torniamo a me, dopo due anni di ricerche abbiamo scoperto che Axel abita a Madrid, va all'università ed è fidanzato però la sua ragazza in questa settimana non è a casa, quindi sarà sicuramente da solo.

Mancano 2 ore al mio arrivo all'aeroporto "Adolfo Suàrez" di Madrid, questa mattina sono partita all'1 del mattino, non volevo farmi vedere da nessuno, Rio mi ha assicurato che se chiedevano di me aveva già una scusa pronta, speriamo gli credano.

*passano due ore*

Stiamo per atterrare, adesso sono in bagno perché mi sto travestendo. 

Nel mondo ormai non sono più ricercata, ma in Spagna tutti mi conoscono. 

Metto una parrucca con i capelli lunghi, mori e con la frangetta, è la stessa che Nairobi aveva indossato per entrare nella Zecca, appena la indosso mi sembra di sentire ancora il suo profumo tra quei capelli; sento una lacrima scorrere sulla mia guancia, cazzo quanto mi manca.

Torno al mio posto e l'aereo atterra, scendo e prendo la valigia il più velocemente possibile, voglio uscire subito da qui. 

Esco e prendo un Taxi che mi porta in un'officina, lì affitto una macchina e inizio a sfrecciare per le vie di Madrid, cavolo 15 anni che non passo su queste strade, sfreccio davanti alla zecca di stato e alla banca di Spagna, poi dopo essermi appostata in un parcheggio, prendo una cartina e inizio a cercare la via dove abita il figlio della mia migliore amica. 

Scorro col dito sulla mappa e la trovo, "via de Santis" guardo velocemente il percorso e ricomincio a guidare per le vie della città, sono le 7:30 e in giro c'è ancora poca gente, voglio arrivare prima che Axel vada a scuola. 

Così inizio a percorrere la strada che lui fa tutti i giorni a piedi prima di prendere il pullman.

*10 minuti dopo*

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𝓤𝓷𝓪 𝓹𝓻𝓸𝓶𝓮𝓼𝓼𝓪 𝓯𝓪𝓽𝓽𝓪 15 𝓪𝓷𝓷𝓲 𝓯𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora