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-Mitsuba POV-

Ormai ero morto da moltissimo tempo: così tanto che nessuno si ricordava più di me. Ma io desideravo essere ricordato, non volevo rimanere solo e dimenticato per sempre, senza amici. Ho persino incontrato un ragazzo che, anche se dopo un bel po' di tempo, si ricordò di me. Magari io e lui potremmo essere amici... magari per lui siamo amici.

Mentre continuavo a pensare all'incontro con quel ragazzo iniziai improvvisamente a non vedere più nulla. Tutto diventò nero. Provavo ad aprire gli occhi ma non ci riuscivo: era come se qualcosa me ne bloccasse l'apertura. Iniziai poi a sentirmi più pesante come se fossi tornato dentro al mio corpo o qualcosa del genere. Non ricordo più cosa accadde quella volta: l'unica cosa di cui sono certo è che fu davvero strano.

I miei occhi riuscirono finalmente a intravedere una luce dopo chissà quanto tempo. Questa volta riuscì ad aprirli. Era la luce del sole che aveva fatto aprire i miei occhi.

 "Ma dove sono?" Mi dissi con aria ancora confusa. Mi alzai e mi guardai intorno: "M-ma... QUESTA E' CAMERA MIAAA!" Caddi contro il letto ma non mi oltrepassò: "C-c-com'è possibile? I-io sono un fantasma, n-non dovrebbe essere così... e... e se fossi tornato umano? Ma c-come? P-perché? Cosa ho fatto di speciale per tornare in vita?" Iniziai a riflettere. L'unico modo per esserne completamente sicuri era andare da mia madre. Così andai in cucina dove di solito lei si trovava quando mi alzavo: che ricordi.

Appena entrato mi sorride e disse: "Buongiorno cucciolo! Hai dormito bene?" "Buongiorno, si grazie ho dormito benissimo, tu?" risposi. "Anche io. Adesso siediti, ti ho già preparato la colazione: è il tuo primo giorno di scuola superiore d'altronde, vorrei che sia tutto perfetto" si fermò, mi sedetti e riprese: "Magari quest'anno farai tante amicizie!" Non risposi e continuai a mangiare. 

Le relazioni con i miei compagni di classe non furono proprio bellissime: alle elementari mi aveva sempre preso in giro per il mio aspetto e per il mio carattere considerati "femminili" e alle medie fui ignorato da tutti: mi comportavo in maniera tranquilla ma questo non migliorò le cose. 

Dissi tra me e me: "Forse dovrei fare come mi disse quel ragazzo, essere me stesso... chissà se lui si ricorda di me e di quello che è successo anche se sono tornato in vita... magari siamo anche in classe insieme. Dovrei chiedere a mia madre..." 

"Scusami mamma ma io in che classe sono?" le chiesi. "1 C, Dovrebbe essere al secondo piano in fondo al corridoio a destra, quello che si vede appena sali. Scusa mi sono dimenticata di dirtelo. Ora vai a prepararti, non puoi mica fare un ritardo il primo giorno di scuola!"

Mi alzai e corsi subito a prepararmi. Mi vestì con una camicetta bianca, un maglioncino rosa e la la sciarpa gialla che porto sempre con me: normalmente insomma. Presi lo zaino con tutto il materiale e corsi verso la fermata dell'autobus, mentre mi salutava mia madre mi disse di andare lì. 

Mio padre purtroppo non era tornato in vita: vorrei rivederlo ancora un'ultima volta... "Perché sono tornato in vita solo io?" continuavo a chiedermi "Perché non anche mio padre? Perché? Cos'ha lui di diverso da me? Forse perché è più anziano? Forse perché lui ha fatto qualcosa di sbagliato? Non ha senso, per niente"

Pochi secondi dopo l'autobus arrivò. Entrai e fortunatamente nessuno disse niente riguardo al mio aspetto: in realtà nessuno mi degnò neanche di uno sguardo tranne una ragazza che mi invitò a sedermi vicino a lei. 

Ovviamente io accettai

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Ovviamente io accettai. Appena mi sedetti lei iniziò a parlare: "Piacere, io sono Yashiro Nene, e tu sei?" "Mitsuba" risposi. "Mitsuba Sousuke?" chiese. "C-come fai a-a saperlo?" dissi con aria preoccupata. "Nulla di che, siamo in classe insieme, prima che tu entrassi stavo vedendo i nomi dei miei compagni." 

"Fantastico! Sembra gentile quindi riuscirò sicuramente a fare un'amicizia! Ha le gambe un po'... vabbè dai che sarà mai, non è un problema così grande!" dissi tra me e me.

"Nella nostra classe c'è anche una ragazza che si chiama Aoi Akane, è una mia amica ma non è qui sul bus perché lei va a scuola in macchina, l'accompagnano i suoi genitori." disse mentre mi sorrideva. "C'è anche un ragazzo che si chiama Kou Minamoto?" chiesi. "Perché?" mi rispose. "Oh, solo curiosità, nulla di più." si certo, come no, solo curiosità. 

Yashiro prese il telefono e lo accese per controllare: "Si, è in classe con noi. Lui è il fratello di uno dei ragazzi più belli, meravigliosi, fighi, popolari, fantastici, stupendi... che ci siano sulla faccia della terra: Teru Minamoto! E' un po' più grande di noi ma è bellissimo, lo amo così tanto!"

"Ah..." risposi. Avevo appena scoperto che questa ragazza ha anche una crush per il fratello di quel ragazzo con quel... coso all'orecchio. Durante tutto il tragitto continuai a chiedermi se si ricordasse di me ma visto che la scuola è ricominciata dall'inizio dubito... forse però si sarebbe ricordato di me come suo compagno delle medie: "Meglio di niente" pensai.

Dopo qualche minuto arrivammo a destinazione. Yashiro mi presentò la sua amica Aoi: aveva occhi e capelli viola, era anche lei molto gentile e simpatica ma soprattutto molto appassionata riguardo ai 7 misteri della scuola: Hanako-San per esempio. Un sacco di ragazzi le andavano dietro probabilmente: mentre continuammo a camminare verso la classe un sacco di loro la guardarono interrottamente finché poterono. 

Per tutto il tempo lei ci introdusse tutti i misteri: io ero stato uno di quelli ma mi sembrava tutto così noioso, tutti quei racconti, alcuni erano solo voci ma visto che i misteri devono seguire quello che le voci dicono e comportarsi come esse presto non sarebbero più state solo voci.

Arrivammo finalmente davanti alla classe: "SIAMO DAVANTI ALLA CLASSE DI MINAMOTO-SAN!!!!" urlò Yashiro. "Sono sicura che così avrai molte più possibilità con lui! Perché adesso non entriamo? Tra poco dovrebbero arrivare gli insegnanti a presentarsi e non faremo una bella figura a starcene qui impalati davanti alla classe." disse Aoi. Decidemmo allora di entrare.

Appena entrai vidi davanti a me un ragazzo da i capelli biondi e gi occhi azzurri, con quella specie di orecchino rosso. Era decisamente Kou. Non sembrava ricordarsi di quello che fosse successo il giorno prima ma non aveva importanza. Non esitai di un secondo a sedermi vicino a lui.

Parole: 1074<3

Ciao a tutti! Questo è il primo capitolo della storia e spero vi stia piacendo! Ditemi cosa ne pensate e se c'è qualcosa che non vi è piaciuto! Ora vado, al prossimo capitolo!

Byeee

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