Tutto era silenzioso, la pioggia batteva come piccole dita di bambini arrabbiati pronti a infastidirti sui tetti di Parigi.
Tutte le case erano silenziose, tranquille, tutte tranne una.
<<No non ci andrò assolutamente>>
disse prevenuta Marinette
<< ma dai ci saranno tutti e tu devi essere superiore a lei>>
cercò di convincerla Alya
<< e va bene ma solo se ci sarà anche lui>>
replicò la ragazza sbavando sulla foto di Adrien.
passarono delle ore e le due migliori amiche continuavano a chiedersi se Adrien ci fosse stato alla festa di Chloè.
<< ahhh, ma allora chiamaloo!!>>
<< ma sai che mi vergogno, so già come andrà a finire.>>
<< Dai Marinette su provaci e se non riuscirai a parlare attacco ok?>>
<<no, assolutamente no>>
Marinette non voleva sentire ragioni, era curiosa ma non voleva rischiare.
Alya cercò continuamente di convincerla ma senza ottenere risultati e quindi poco prima dell'inizio della festa inventò che Nino le aveva scritto che ci sarebbero stati.
Marinette saltava dalla felicità, non vedeva l'ora di uscire di casa e incontrare il suo più grande amore.
Pochi minuti dopo lo vide, i suoi capelli dorati e i suoi occhi smeraldo risaltavano tra le luci della festa, era cosí ...
perfetto.
le ore passavano e l'atmosfera si faceva sempre più calda, quasi bollente, tutti si presero per mano e iniziarono a parlare.
Alya spinse Marinette contro Adrien e subito i loro sguardi iniziarono a essere più profondi.
<< ehi Marinette >>
disse sorridente Adrien
<< c-ciao>>
rispose con la voce traballante dall'emozione.
Il suo cuore stava esplodendo finalmente si stava realizzando ciò che aveva sempre sognato.
Marinette aveva aspettato tanto questo momento, l'aveva sognato nella notte e pensato durante il giorno continuando a rielaborarlo finchè non fosse perfetto.
Passarono dei minuti perdendosi tra i loro sguardi finchè una dolce musica interruppe la loro connessione.
<< vuoi ballare?>>
chiese Adrian imbarazzato
<<c-c-cosa?>>
<<vorresti ballare con me?>>
<< siii certo>>
si affrettò a rispondere Marinette entusiasta.
Lui le prese la mano delicatamente e la appoggiò al suo collo, poi le mise le mani sui fianchi accertandosi che si sentisse a suo agio.
Marinette era al settimo cielo, quando iniziarono a ballare le sembrò di volare su una nuvola morbida come una tonnellata di piume.
Quello fu il momento più bello della sua vita, tutto era perfetto, solamente perfetto.
Ad un certo punto la musica si fermò e cosí anche loro, si guardarono con le guance rosse e in quel preciso istante Marinette sentí le dolci labbra di Adrian contro le sue, l'aveva baciata.
presi dal momento scapparono sotto la pioggia in camera di Marinette e un bacio dopo l'altro i loro corpi si intrecciarono come fili, un groviglio di passione che sembrava non terminare mai.
La mattina seguente lui era ancora lí abbracciato a lei.
<<Svegliati Marinette>>
<< Marinette!!>>
<< dai è tardissimo>>
le urlò sua madre dal piano di sotto.
"era un sogno"
"Ma sembrava cosí vero"
pensò Marinette ancora addormentata.
Si era un sogno, un sogno perfetto, troppo perfetto per essere vero.
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Noi siamo fuoco che non brucia
Romancela storia di due ragazzi come tanti, innamorati l'uno dell'altra che commettono innumerevoli errori. A questo punto c'è solo una domanda: riusciranno a riunirsi?