Intertwined (sequel to Lovers' Hearts) || L.S.

Epilogue

«E ora espiriamo, così, bravi. Restando distesi, piegate le ginocchia al petto e appoggiateci sopra le mani. Non serve fare pressione, è solo un esercizio per rilassare e allungare i muscoli della schiena.» Louis si fermò per aiutare l'anziana signora alla sua destra a piegare lentamente le ginocchia, poi controllò anche la posizione degli altri pazienti. «Vi consiglio di farlo anche a casa, come vedete non è faticoso e porta via solo qualche minuto, ma aiuta molto.»

«Si può fare anche stando distesi sul letto?» chiese uno degli uomini verso il fondo della stanza.
Louis camminò in quella direzione, mantenendo un po' di distanza dai pazienti per non disturbarli. «È più efficace se la schiena poggia su una superficie rigida e stabile, il letto invece lascia affondare un pochino e non tiene la schiena dritta come dovrebbe essere.» spiegò «Un materassino sul pavimento sarebbe l'ideale per gli esercizi.»

«Posso usare quello da yoga?» chiese un altro signore, un po' più giovane del precedente. Non doveva comunque avere meno di sessant'anni, e Louis sorrise, contento che almeno qualcuno del gruppo facesse un po' di esercizio fisico.
«Certo,» annuì, dando poi un'occhiata all'orologio. Erano già le quattro e mezza. «Ora potete riappoggiare a terra le gambe. Prendetevi qualche minuto per respirare con calma, e appena vi sentite pronti potete girarvi sul fianco e alzarvi. Per oggi abbiamo finito.»

Il gruppetto di pazienti iniziò lentamente a muoversi, e Louis girò per l'ampia stanza per salutarli e assicurarsi che stessero tutti bene. Aprì la porta dello studio e sorrise intenerito nel notare che, come sempre, ad aspettare lì fuori c'era l'anziano signor Reid, in attesa di sua moglie.

«Salve, signor Reid,» lo salutò cordialmente.
«Buongiorno, dottore!» esclamò l'uomo, raddrizzandosi il più possibile mentre si teneva aggrappato al bastone. Louis trovava adorabile come, nonostante fosse acciaccato e sfiorasse la novantina, accompagnasse sempre sua moglie alle sedute di ginnastica per la schiena, due volte alla settimana, e restasse lì fuori ad aspettarla per un'ora.

«Lo sa che i fisioterapisti non sono dottori, vero?» sorrise Louis, anche se glielo ripeteva ogni volta che si vedevano.
«Sei così bravo, secondo me lo sei.» replicò l'anziano. Stava per aggiungere qualcosa quando sua moglie uscì dallo studio, zoppicando un pochino ma comunque sorridente, e «Sempre qui a disturbare il dottor Tomlinson,» borbottò bonariamente in direzione del marito.
Louis ridacchiò ed evitò di ripetersi, alla fine non era male sentirsi chiamare "dottore".

«Tienimi la borsa mentre vado un attimo in bagno, Frank, grazie,» continuò la signora, lasciando la borsetta al marito e sorridendo felice a Louis quando lo sorpassò con passo lento.
«Mi sembra che Jenny cammini più dritta rispetto a qualche settimana fa. Dici che per la fine delle sedute potremo tornare a ballare?» chiese il signor Reid, quando la moglie fu sparita oltre la porta dei bagni.

Louis si strinse nelle spalle, l'espressione gentile. «Di sicuro potrete ballare i lenti, sul resto delle danze direi di procedere con cautela.»
Il signor Reid annuì, lo sguardo ancora rivolto verso i bagni. «I lenti vanno bene, sono i miei preferiti.» mormorò con un piccolo sorriso «Sono sessantadue anni che balliamo lenti, sarebbe un peccato smettere adesso.»

Louis si limitò ad annuire, incapace di trovare una risposta adeguata perché- quei due erano insieme da sessantadue anni. Era una quantità di tempo incredibile per una coppia. Sperava che anche lui e Harry avrebbero ballato lenti per i prossimi sessantadue anni e oltre, fino a che le loro gambe l'avessero consentito.

Salutò i signori Reid quando Jenny fu tornata dal bagno, si assicurò che nessuno avesse scordato nulla nel suo studio e poi aprì le finestre per arieggiare un po', mentre raccoglieva i materassini usati dal gruppo e li impilava con gli altri vicino al muro. Gli piacevano i giorni in cui dirigeva le lezioni di ginnastica per la schiena, ma a dirla tutta era felice persino di tornare alle sedute di fisioterapia con gli anziani o chi aveva bisogno di riabilitazione. Era finalmente di nuovo un fisioterapista.