Capitolo 2

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Era ora di pranzo. La sua classe aveva passato 2 ore con il prof. di matematica a ripetere le regole da rispettare e a fare un anteprima di quello che faranno tutto l'anno scolastico, praticamente non solo lui, ma anche il resto della classe si sentiva morire dentro. Poi hanno avuto l'ora di musica. E non hanno fatto un cazzo neanche in quelle ore. Apparte le lezioni, nell'ora di pranzo era stato invitato ad andare con la classe dietro alla palestra a mangiare, c'era tutta la classe in quel gruppetto, ad eccezione di alcune secchione che si erano messe a leggere i libri di scuola (fatevi una vita madonna). Almeno la pausa pranzo durava un ora e mezzo, anche se era l'unico intervallo. Nel gruppetto di Sajrin si erano aggiunte altre ragazze: Una nè alta nè bassa, abbastanza in forma che stava parlando con quella tipa chika mala che si chiama Matilde. Poi un'altra ragazza bionda e un altra ancora che veniva presa ceffoni da Sanjrin per qualche motivo. Ludovico e Natalini stavano parlando con Giovanni, che non li stava ascoltando e stava a guardare le ragazze. Riccardo gli da una pacca sulla schiena e gli dice: "smettila di guardare quelle tipe e ascoltami che sei frocio".
"Ma che cazzo" Rispose Giovanni, con una voce un po' seccata.
"Comunque se ti sei preso la detenzione non potrai andare agli allenamenti di calcio oggi, giusto?" Disse totalmente alla caso Ludovico, perchè non sapeva che cosa dire.
"In realtà l'allenamento dura 2 ore e mezza quindi arriverò solo in ritardo" Gli rispose Giovanni.
"Comunque se sei tanto interessato in quelle ragazze vacci a parlare" Disse Riccardo, convinto che lui si fosse affezionata ad una di quelle tipe. Giovanni arrosì, ma sapeva che non era così: A lui gli piaceva il cazzo, Non la figa. Alla fine Giovanni durante l'intervallo ha passato il tempo con la gang composta da Giovanni, Riccardo, Ludovico e due ragazze, una alta, capelli marroni scuro e occhi neri, si chiamava Matilde, sì esatto, anche lei si chiamava Matilde ma non era la Matilde con la voce da chika mala criminale, lei piuttosto aveva una voce da delfino. L'altra ragazza invece si chiamava Maria, non era nè alta nè bassa, ma era bionda e quindi anche stupida. Finì l'intervallo. Giovanni, nel suo percorso per andare a sedersi, si scontrò con una ragazza un po' bassa: La Sajrin. Lei si alzò e chiese scusa senza esitare, tanto che non diede il tenpo di far dire a Giovanni una singola parola. Vabbè fecero lezione ma chissene frega della lezione. Finì la scuola ma non per Giovanni e Riccardo, che dovevano passare il pomeriggio in detenzione. Meno male che erano gli unici due sfigati che si erano beccati la detenzione il primo giorno di scuola, ciò significa che erano soli. Per un ora. Avevano passato la prima mezz ora a ballare la baciata con la musica conessa dal telefono di Riccardo, la canzone era "Despacito" E ci stavano ballando a tempo, perchè si annoiavano, proprio tanto. Dopo la detenzione uscirono di scuola e Giovanni prese di corsa l'autobus per il campo da calcio in cui si sarebbe dovuto allenare con la sua squadra. Arrivò in ritardo di un ora e dovette recuperare tutto quello che i suoi compagni di calcio avevano fatto nella sua assenza. Durante l'allenameto arrivarono un gruppo di ragazze vicino al campo che cominciarono a farli il tifo. Giovanni c'era ormai abituato, di solito passavano sempre delle ragazze a fare il tifo per la sua squadra. Uscito dallo spogliatoio, una volta finito l'allenamento raggiunse il gruppo di ragazze che stavano facendo il tifo alla squadra durante gli allenamenti e che in quel momento gli stavano facendo cenno di avvicinarsi. Lui corse da loro e non troppo vicino al cosidetto gruppetto notò che erano tutte ragazze, volevano farsi delle foto con lui. Arrivò una ragazza della sua classe, che gli chiese uno selfie con la sua amichetta da postare su instagram, la ragazza che glielo chiese era la chika mala con la tinta che urla sempre e la sua amica era la Sajrin, le sue compagne di classe. Lui si avvicinò mentre la Matilde alzava il telefono all' aria per il selfie e per sbaglio Giovanni pestò il piede di Sajrin
"Ah, scusami"
"non fa niente".
Tornò a casa e si stese sul letto pensando alla voce di Sajrin. 𝑁𝑜𝑛 𝑒́ 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜?
no, non puó essere, lui é frocio, e lo sapeva giá.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2021 ⏰

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