Capitolo 12

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Stiles entra in palestra, si cambia velocemente ed entra nella sala quasi deserta. I personal trainer sono tutti in un angolo che stanno guardando qualcosa dal telefono di uno di loro. Stiles nota anche Derek tra di loro e si avvicina, appoggiando una mano sul fianco del mannaro e sporgendosi a vedere. Sente la bocca farsi arida quando nota che stanno guardando un video hard in cui ad una ragazza vengono inseriti tre dildi dietro. Derek deve aver notato la sua eccitazione perché si gira verso di lui e avvicina le labbra al suo orecchio. «Ti piace quello che vedi?» sussurra.

Stiles appoggia la bocca sulla spalla di Derek per non farsi sentire, ma sicuro che il mannaro riesca a sentirlo. «Più che altro mi piacerebbe provare. Due riesco a prenderli, ma tre non lo so.»

Derek lo guarda tra lo sconvolto e l'eccitato. «Proveresti con me?»

«Farei qualunque cosa con te.»

«Stacco alle otto, stasera vieni da me» dice per poi allontanarsi e tornare a seguire le persone in sala.

Stiles si accarezza l'erezione da sopra la tuta, sentendola mezza dura, trattenendosi dall'ansimare e avviandosi verso il tapis roulant, cercando di non pensare alla serata che si prospettava. Finisce l'allenamento alla svelta e, prima di uscire, cerca Derek e gli si avvicina. «Torno più tardi» lo avvisa per poi andarsene.

La doccia la fa al campus perché è talmente eccitato da doversi toccare: ha sempre avuto questa fantasia, ma non si aspettava di certo che Derek volesse assecondarlo. Quasi si dà dello stupido per non avergliene parlato prima. Estrae dall'armadio una scatola piuttosto anonima che, però, contiene i suoi sexy toys. Tira fuori gli unici due dildi che possiede e un flacone di lubrificante e li infila nella sua borsa. Cerca di studiare un po', ma è troppo elettrizzato per farlo. Finalmente arrivano le sette e mezza e decide di avviarsi verso la palestra. Aspetta Derek al fianco della sua macchina e spera che arrivi alla svelta perché comincia a sentirsi uno stalker. «Sembri un maniaco» lo sorprende Derek facendolo sobbalzare.

«Un maniaco piuttosto eccitato» ammette.

Derek si avvicina e lo bacia con passione. «Quello lo sono decisamente anche io» sussurra con voce roca. «Andiamo prima ti salti addosso davanti a tutti» continua.

Arrivano all'appartamento di Derek e Stiles si aggrappa alle sue spalle, baciandolo selvaggiamente non appena chiude la porta. Non si scambiano una parola fino a quando Stiles non si ritrova nudo, nel letto di Derek con le gambe oscenamente aperte e quattro dita dentro di lui. «Der... mi-mi sei mancato» ansima.

«Ti sono mancato io o il mio cazzo?» domanda strisciando la sua erezione coperta solo dai boxer su quella nuda di Stiles.

«Mi-mi siete mancati entrambi.»

Derek sorride. «Cominciamo?»

«Io-io ne ho solo due» biascica indicando la borsa abbandonata ai piedi del letto.

Derek sfila le sue dita da Stiles, prende la borsa e ne svuota il contenuto sul materasso. «Io non ne ho, ma mi piacerebbe essere il terzo» dice.

Stiles geme e «sì, sì, ti prego» piagnucola.

Derek afferra il dildo più grande, di dimensioni medie, e lo cosparge di lubrificante. Un dolce profumo di ciliegia si spande nell'aria e il mannaro avvicina l'oggetto all'anello di muscoli dell'umano che si contrae per l'aspettativa. Derek lo inserisce e comincia a muoverlo, facendolo scivolare dentro e fuori, finché non lo accoglie senza difficoltà. Si abbassa a baciarlo e inserisce un dito assieme al dildo. «Va bene così?» chiede.

«N-non è la prima volta» gli ricorda.

«Con chi?» ringhia aggiungendo altre due dita, facendolo sospirare.

«Da-da solo.»

«Non hai mai mostrato a nessun altro il tuo lato perverso?» gli chiede sfilando le dita e cominciando ad inserire il secondo dildo, più sottile del primo, precedentemente lubrificato.

Stiles inarca la schiena. «Ne-nessuno mi ha mai ca-capito come te» ansima.

Derek gli allarga maggiormente le gambe per poter guardare meglio la sua apertura dilatata. «Sei meraviglioso» dice passando un polpastrello sul contorno del sul foro per poi premere ed inserirlo. «Sei sicuro di voler continuare?» gli chiede non volendo fargli male.

«Sì, ti prego. Posso-posso farcela. Ne ho-ne ho bisogno.»

Derek si abbassa a baciarlo mentre unisce il medio all'indice e le muove piano. «Ti faccio male?»

«Continua.»

Anche l'anulare si unisce alle altre e Stiles sibila. Derek si ferma, ma l'umano apre gli occhi e li punta in quelli del mannaro. «Non. Azzardarti. A. Fermarti.» lo minaccia.

«Non mi sembri in condizioni di dare ordini» ribatte allargando le dita.

«Com'è?» gli chiede poi.

Stiles è completamente avvolto dal piacere mischiato a quel po' di dolore che lo manda letteralmente fuori di testa. «Non-non vedo l'ora che ci sia tu dentro con loro» ansima a fatica.

«Pazienza, so che ti piace un po' di dolore, ma non voglio farti più male del necessario» dice provando ad inserire anche il mignolo.

Stiles si aggrappa alle lenzuola. «Der, voglio provare. Ti-ti prego.»

Derek continua a muovere le dita, mentre, con la mano libera, si abbassa l'intimo e si lubrifica il membro eretto e lucido. «Se ti faccio troppo male, fermami» dice sfilando le dita e allineandosi.

Entra lentamente, probabilmente con il terrore di spaccarlo letteralmente in due, e dall'urlo muto che esce dalla gola di Stiles e la rigidità del suo corpo crede di averlo fatto. Si ferma e cerca di uscire quando Stiles gli allaccia le gambe attorno alla vita per impedirglielo. «Fer-fermati, ma non uscire» ordina prendendo profondi respiri.

«N-non so se è stata una buona idea» dice costringendosi a stare fermo, gli artigli che lacerano le lenzuola e gli occhi che mandano lampi rossi.

«Ti-ti fa male?» gli chiede Stiles.

«Solo un po', ma è bello.»

«E poi sarei io il sadico» ironizza.

Derek sorride. «Credevo lo sapessi già.»

«Continua.»

Derek entra ancora un po' per poi fermarsi. Continua fino a quando non è completamente dentro e restano entrambi senza fiato. «Od-oddio Der, ce-ce l'ho fatta» esclama.

«Sei stato bravissimo» gli sussurra baciandolo lentamente e accarezzandogli le guance bagnate dalle lacrime mischiate al sudore.

Restano fermi per minuti, o forse ore prima che Stiles permetta a Derek di muoversi. Il mannaro, però, non riesce a muoversi come vorrebbe, per questo prende il dildo più piccolo e lo sfila con attenzione. «Co-cosa stai facendo?» gli domanda Stiles.

«Li sto togliendo.»

«Perché? No-non ti piace?»

«No, è stato bellissimo e tu sei stato davvero, davvero bravo. Ma adesso voglio solo sentire te che ti stringi attorno a me. Voglio poter sprofondare in te come amo fare» gli risponde. «Puoi farlo per me?»

«Tutto quello che vuoi» sussurra con gli occhi lucidi e le guance rosse.

Derek sorride e sfila anche il secondo. «Dimmi quando posso cominciare a muovermi» gli dice.

«Vai» gli dà il permesso.

Derek afferra le gambe di Stiles e se le porta sulle spalle, cominciando a dare spinte profonde e sempre più veloci. Stiles geme una continua litania di Derek, mentre il mannaro ringhia e morde il pallido collo di Stiles, lasciandoci il segno dei suoi denti. L'umano ripete il suo nome per l'ultima volta prima di venire sul suo petto e Derek lo segue poco dopo, riversandosi dentro di lui. Riprende fiato per qualche secondo prima di uscire, ripulire Stiles e infilarlo sotto quel che resta delle coperte. Si ripulisce anche lui e infila i boxer prima di raggiungere il ragazzo e stendersi al suo fianco, abbracciandolo.

«Grazie» sussurra Stiles rigirandosi tra le sue braccia e appoggiando la testa sul petto muscoloso del mannaro.

«Per cosa?»

Stiles sbadiglia. «Per esserci, per assecondare i miei bisogni, per tutto.»

Derek gli accarezza i capelli. «Non faccio fatica quando si tratta di te.»

«Non credo di riuscire ad andare a casa» biascica Stiles più addormentato che sveglio.

«Puoi restare a dormire con me» risponde appena prima che Stiles cada in un sonno profondo.

Step | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora