chapter 18

42 6 2
                                    

"ci siamo addormentati sul divano?" chiese Vernon confuso vedendo entrambi sdraiati sul divano, "mhmh" annuì io con la voce impastata dal sonno e gli occhi ancora chiusi, Vernon diede un veloce bacio sulla mia guancia e si alzò per prepararsi, "oggi usciamo?" chiesi dopo essersi preparato anche lui, "siamo già usciti ieri" disse Vernon, "e anche l'altro ieri, ma non vorrai rimanere chiuso dentro le mura di casa spero" dissi finendo la mia colazione, "da quando sei così socievole" disse Vernon guardandomi, "non lo so?" dissi io guardandolo sorridendo, "ok ok usciamo anche oggi" disse Vernon alzandosi
**skip time di 3 mesi**
"con chi stai parlando?" chiesi io a Vernon dopo averlo visto per l'ennesima volta al telefono a parlare con qualcuno, "nessuno...solo Joshua" disse lui rigirando il telefono, "se è Joshua allora non è nessuno" dissi io prendendo una bottiglia e iniziando a bere, Vernon scoppio in una risatina nervosa, "se hai qualcosa da nascondere dillo adesso" dissi io buttando la bottiglia di plastica ormai vuota, "non ho niente da nascondere" mi rispose Vernon, "ok, di cosa stavate parlato tu e Joshua?" chiesi io, "cose nostre" rispose lui, "tipo?" insistetti io, "è difficile da spiegare, probabile che te lo dirò più avanti, quando mi sentirò pronto a dirtelo" disse Hansol guardandomi, non feci in tempo a rispondergli che qualcuno bussò alla porta, "apro io" dissi io avvicinandomi alla porta, alla porta era proprio Joshua che dallo sguardo sembrava deluso, si fiondò dentro l'appartamento e andò subito davanti a Vernon con braccia conserte, Vernon lo trascinò dentro la camera da letto e io ero ancora immobile davanti alla porta cercando di capire cosa stava succedendo

**Vernon pov**
"perché non glielo vuoi dire?" mi chiese Joshua, "come dovrei dirglielo? è difficile, non volevo succedesse, sei stato l'unico a cui l'ho detto..." dissi io abbassando lo sguardo, Joshua rialzò il mio sguardo con la mano, "devi dirglielo, sono sicuro che capirà-" non lo feci neanche finire "tu non capisci, è sempre stata una sua paura e gli ho promesso e che non sarebbe mai successo!" Joshua mi diede una botta sulla spalla "abbassa la voce potrebbe sentirci, se proprio vuoi non dirglielo, fatti furbo ed evita di urlare" sussurrò lui, "io non voglio farlo stare male" dissi io sedendomi sul letto, Joshua si mise accanto e mi cominciò ad accarezzare la schiena "lo so che è difficile ma capirà fidati, magari si, ci starà male" io glie l'ho promess-" Joshua non mi fece finire "le promesse non si possono sempre mantenere, accettalo e va a dirglielo" disse lui con tono molto freddo, se devo essere sincero non me lo aspettavo, cercai di aprire la porta ma continuavo a esitare, Joshua aprì la porta per me ma io la richiusi subito, "come posso fare? non ce la faccio a dirglielo di persona" dissi io disperato, "di certo non puoi dirglielo per messaggio, sarebbe ancora peggio e ci starebbe ancora più male, in più non dimenticarti che faresti la figura del codardo che non ha il coraggio di dire le cose in faccia" mi disse Joshua, mise la mano sulla maniglia e aprì la porta molto lentamente, uscimmo entrambi dalla camera per ritrovarci davanti un Seungkwan a dir poco arrabbiato che pretendeva delle spiegazioni da entrambi, "perché? Vernon perché hai nascosto il telefono quando stavi parlando con Joshua? Joshua perché ti sei presentato qui? perché sembravi deluso quando sei venuto qui?" chiese Seungkwan battendo il piede contro il pavimento, "siediti" dissi io a Seungkwan, guardai Joshua per dirle di andarsene, lui capì subito "io vi lascio soli" disse Joshua uscendo

"spiega" disse Seungkwan, "allora Seungkwan...tra poco dobbiamo andarcene e tornare in corea no?" dissi io cercando di non fare alcun contatto visivo con Seungkwan, "si? e allora?" chiese lui curioso di sapere
"vedi Seungkwan tu torna lì..."
"si con te..." disse lui
"io..."
"tu?..." chiese lui con un tono interrogativo
"voglio rimanere qui."

PROMISES ; VERNKWANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora