Capitolo 2

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Un raggio di luce attraversò la finestra e illuminò il pallido viso di Isabelle. I suoi magnifici occhi grigi facevano capolino tra lunghi capelli biondi e un sorriso a trentadue denti spuntava da sotto le bianche lenzuola. Nonostante il sonno che continuava a tormentare la ragazza Isabella decise di alzarsi per andare a scuola. Si vestì velocemente e scese la scala a chiocciola che portava in ferro battuto che portava al piano di sotto. Vide dalle enormi vetrate che illuminavano la sala un ragazzino della sua età, magro e alto, con occhi verdi come smeraldi. Era Jake.

Isabelle lo raggiunse come un fulmine e lo abbracciò a lungo, finchè non decisero di incamminarsi verso la scuola. Cinque noiosissime ore trascorsero i due bambini ascoltando lezioni di storia, geografia, matematica, grammatica e scienze. Isabella fu interrogata alla maggior parte delle materie e prese il massimo dei voti rspondendo a domande alle quali neanche lei sapeva di conoscere le risposte. Sapeva molte cose, ma non ricordava chi gliele aveva insegnate, era come se fossero state sempre dentro di lei!

Al suonare dell'ultima capanella Jake andò da Isabella e le chiese: "Moon perchè non andiamo a mangiare nel parco oggi?" la ragazza un po' arrabbiata, ma divertita rispose: "Ok... ma solo se la smetti di chiamarmi così!" con un po' di sfacciataggine Jake rispose: "Daccordo Bella! Credo che da oggi in poi ti chiamerò così!" "Ci vediamo tra un quarto d'ora alla Grande Salice... devo avvisare i miei prima, e Jake sii puntuale, mi è venuta in mente una cosa che devo assoluntamente farti vedere!" Aggiunse Isabella e tornò a casa.

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