Cap.1

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Taylor pov
Oggi ho finalmente terminato di risolvere il mio ultimo caso e sto per andare in ospedale a ritirare alcuni documenti che avevo richiesto circa una settimana fa. Sono impaziente di scoprire di cosa trattano non rientra nelle mie qualità migliori essere paziente. Mi dirigo all'ufficio della mia dottoressa, busso alla porta e la voce dal lato opposto mi dà il permesso di entrare - Buongiorno dottoressa Cooper-dico e lei ribatte-Buongiorno anche a lei Detective Smith- dopo aver udito queste parole mi passa i documenti, non perdo tempo a sfogliarli e trovo scritto su una pagina il nome del mio vero padre, non posso credere a ciò che ho appena letto *Tony Stark*, mi sento l'aria mancare non respiro apro di corsa la porta dell'ufficio della mia dottoressa ed esco fuori, salgo in macchina e arrivo a casa, dopo aver aperto la porta, poggio le chiavi sul tavolo e mi siedo su una sedia attorno a esso, prendo un bicchiere d'acqua e lo bevo tuttodunfiato. Apro il computer e non perdo tempo a cercare un volo per New York, prenoto il primo libero che trovo, decido di preparare le valige e mi dirigo in aeroporto.

Arrivata a New York
Sono appena sbarcata, prendo un taxi, ma mentre percorro le strade di New York vedo proprio lui Steve Rogers con il suo scudo combattere, é così bello per essere nato negli anni 18; aspettiamo che si sposti e continuiamo a percorrere le strade fino ad arrivare d'avanti all'Avengers Tower. Scendo dalla macchina e mi dirigo all'interno di essa, poi vado verso una scrivania che trovo all'ingresso, e seduta dietro di essa c'è una signora con dei capelli biondi raccolti in una coda di cavallo - Scusi?! - le dico, si volta verso di me e domanda - Come posso esserle utile? Mi chiamo Pepper- dopo aver udito le parole le comunico di cosa ho bisogno - Vorrei incontrare il signor Stark- Pepper si alza in piedi e mi domanda - Scusi, ha per caso un appuntamento -, apro la giacca che ho addosso e le faccio vedere il distintivo, dopo averlo visto deglutisce e mi accompagna all'ufficio del signor Stark. Mi lascia lì d'avanti e allora decido di bussare - Avanti!- sento rispondere dal lato opposto, appena varco la soglia vedo tutti gli Avengers messi in cerchio che discutono - Chi è lei? - domanda il famoso Dottor Banner, ed io rispondo senza battere ciglio - Sono il Detective Smith, e avrei urgentemente bisogno di parlare con il qui presente Tony Stark-dopo aver udito le mie parole proprio quest'ultimo si gira dicendo ai suoi compagni di lasciarci soli.
-Mi dica, come posso esserle utile? - rispondo - In nessun modo Signor Stark, volevo che leggesse questi documenti e subito dopo vorrei sentire la sua opinione-Tony li prende in mano e li sfoglia fino a leggere che sono sua figlia - Posso spiegarti- mi dice - Tranquillo non voglio una spiegazione, avrai avuto le tue ragioni per abbandonarmi in un orfanotrofio a soli 5 mesi di vita, non potevi educarmi senza una madre-mi si avvicina e mi abbraccia - Sono passati esattamente 20 anni da quando ti ho vista per l'ultima volta-dopo aver udito le sue parole rispondo - Vorrei soltanto recuperare il tempo perso- ad un tratto si spalanca la porta e tutti gli Avengers dicono sorpresi - Tony perché non ci hai mai detto di avere una figlia? - io rimango perplessa alla loro entrata in scena - Certo che è proprio vero che non vi sapete  fare gli affari vostri nemmeno per due secondi!- dico ridendo - Vieni ti faccio vedere la tua stanza-mi dice Natasha mentre mi ci accompagna - Ma quindi vivrò qui con tutti voi? - annuisce e poi mi dice - Sapevo che Stark avesse una figlia ma ho giurato che non l'avrei mai detto a nessuno, ti ho sempre tenuta sotto tiro, per riferire a tuo padre come procedesse la tua vita senza la sua presenza- dopo aver udito le sue parole decido di salire in cima all' Avengers Tower, mentre vi sostavo, mi comparve alle spalle Captain America che ignaro di tutto mi iniziò ad attaccare, successivamente decisi di tirare fuori la mia pistola e non persi tempo a puntargliela alla tempia - Chi sei e cosa ci fai qui? - mi domanda ed io rispondo - Sono la figlia di Tony e tu devi essere il famoso capitan ghiacciolo- ribatte - Vedo che non ti manca il sarcasmo di tuo padre-successivamente prende la pistola e me la butta a terra, facendomi sbattere al muro, le nostre facce sono a meno di un centimetro di distanza, sento il suo respiro addosso e poi dico con voce pacata - Allora è proprio vero quello che si dice su di te, sei un uomo affascinate e bello dal vivo-successivamente ribatte - Mi lusinga un complimento da una Stark - ad un tratto compare Thor - Steve abbiamo un grande problema, spero di non aver interrotto niente - rispondo - Ma per favore - poi Steve interviene - Cosa devi dirci Thor?-.

*Nota*
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