12. Ricordi e sogni

65 5 0
                                    

-Aspetta, ti prego! No..- Le urla del ragazzo fanno scattare Derek che si fionda nella camera ormai appartenente al ragazzo, si ferma sullo stipite della porta notando le mani del ragazzo tremanti ricoperte di sangue, si avvicina preoccupato e nota dei tagli vicino alle unghie...-Stiles- mormora spaventato il lupo, prendendogli le mani e osservando le unghie spaccate e piene di graffi, il ragazzo aveva stretto i pugni troppo forte, si era spaccato le unghie cercando di non urlare. Stiles ha il respiro corto e lo sguardo perso, Derek chiede incerto: -stai bene?- Il ragazzo non risponde mentre gli occhi cadono sulle proprie mani posate su quelle del lupo, Derek chiede di nuovo con voce più incrinata: -Stiles?- Il ragazzo non risponde, come se fosse in uno stato di shock, così Derek apre un cassetto dove si trovano delle garze, ormai le teneva nella camera di Stiles, perché era una routine medicare le mani del ragazzo sempre vittime della paura del ragazzo, usate per bloccare un urlo infilandole tra i denti, o scorticando il legno delle travi del letto. Derek avvolge le mani di Stiles con una garza bagnata col disinfettante, di solito il ragazzo si sveglia e corre in bagno a sciacquarsi e passa più di un ora a scusarsi per aver urlato e per essersi ferito nel sonno, invece adesso Stiles resta immobile con lo sguardo fisso, perso in chissà quali pensieri; Derek sa che il ragazzo si stressa per cercare di non dare noia a lui, per non far sconvolgere la routine del lupo, ma così peggiora soltanto, così Derek dice calmo: -puoi urlare quanto vuoi, in qualsiasi momento, tu puoi e devi sfogarti...Non ti ferire perché non vuoi che io ti senta- Stiles sposta lo sguardo sul lupo e sussurra: -lui è morto e io non c'ero- Derek si irrigidisce, il ragazzo ha problemi a livello fisico per il marchio, ma ha anche quel pensiero fisso di suo padre morto. Da più di una settimana Stiles era andato a vivere dal lupo, la scuola non gli aveva dato altri giorni e l'assistente sociale non aveva fatto una piega, per cui il ragazzo è dovuto andare a scuola e tutto ciò ha peggiorato la sua situazione...Derek finisce di asciugare le mani del ragazzo, il lupo sta per dire qualcosa ma Stiles gli dice afflitto: -io non ce la faccio- Derek lo guarda apprensivo, il ragazzo pensa di non essere abbastanza forte, di non riuscire a sostenere quel peso...-Cosa sogni?- Chiede improvvisamente il lupo, Stiles lo guarda sconcertato, il labbro inferiore gli trema e con voce spezzata risponde: -non...Non lo so...Io...Derek usa gli artigli- il lupo non capisce immediatamente, così il ragazzo gli prende una mano e preme su una vena facendo scattare fuori gli artigli di Derek accompagnati da un lieve ringhio di dolore, il ragazzo porta la mano del lupo dietro al suo collo, Derek lo guarda sconcertato e mormora: -Stiles, è pericoloso, soltanto gli Alfa...-Stiles lo interrompe dicendo sicuro: -tu sei stato un Alfa, hai l'esperienza per entrare nei miei ricordi senza fare danni- Derek lo guarda negli occhi, sa che il ragazzo ha bisogno di qualcuno che lo capisca, ma il lupo ribatte agitato: -è dove hai il marchio, ti farà troppo male- Stiles mormora con voce rotta: -non più di quanto io stia già soffrendo- Derek osserva il viso del ragazzo contratto in un espressione di preghiera, di bisogno; con uno scatto veloce Derek infila gli artigli nel collo del ragazzo, un brivido percorre la schiena di entrambi, poi un silenzio pervade la mente di Derek, il buio lo avvolge...Sente un lieve ticchettio, poi gli si apre uno scenario inaspettato: una cantina industriale, fredda, vuota; compare Stiles inginocchiato davanti ad un secchio di acqua, ha le mani ricoperte di sangue, piange mentre cerca di lavarle ed invece si ricoprono ancora di più di sangue, il ragazzo cerca di pulirsele sopra la maglia, ma non fa altro che sporcarla e peggiorare la situazione, poi una voce rimbomba nella stanza fredda: -il tuo tempo è finito...Stiles- il ragazzo comincia a guardarsi intorno, poi stringe le mani a sé e chiede straziato: -dammi più tempo, ti prego, posso sistemare tutto, posso togliere il sangue, posso...-La voce risuona ancora una volta imperturbabile: -non puoi riportare indietro chi hai ucciso...Il tuo tempo è terminato- il ragazzo viene trascinato da una caviglia da una forza invisibile, Stiles comincia ad urlare dibattendosi: -no! Aspetta, Aspetta!- Lascia sul pavimento freddo e chiaro le impronte di sangue con le mani...

Un ricordo invade la mente di Derek...-Tutte le persone ce l'hanno, ma nessuno può perderla, cos'è?- Una voce roca e bassa risuona nel buio, poi la voce di Stiles risuona fredda e severa: -l'ombra- la mente di Derek viene attratta su un altro ricordo...-Quello è Derek Hale, gli hanno bruciato casa- la voce di Stiles si fa spazio nel bosco, Scott che lo guarda confuso...E' stato il loro primo incontro; lo scenario cambia ancora una volta: -è un attacco di panico?- La voce di Scott riecheggia in uno spogliatoio, Stiles si posiziona davanti ad uno specchio, il respiro affannato e irregolare, il ragazzo fa segno di no mentre mormora: -è un sogno, soltanto un sogno- Scott ribatte confuso: -no, sei qui con me...Cosa fai, cosa fai per capire se stai sognando?- Stiles tra un respiro ed un altro risponde: -le dita, nei sogni abbiamo sempre qualche dita in più o in meno- Scott dice subito: -contale, conta con me- il ricordo svanisce nell'oscurità, la voce di Stiles risuona forte: -10, sono dieci...Cosa mi sta succedendo?- Il ricordo ritorna prepotente, Stiles mormora frastornato: -non possiamo farcela- il vento freddo invade Derek, si ritrova in un parco ricoperto di neve, vede Stiles con in mano una katana, la sta pigiando contro lo stomaco...-Fallo, è la tua ultima mossa, metti fine alla partita Stiles- la voce del Noghitsune arriva forte all'orecchio di Derek, vede il ragazzo impugnare con forza la katana, ma il ricordo sfuma e viene sostituito da un altro meno chiaro, più vecchio...-Ho paura, papà- un ragazzino di forse sette anni si trova sul bordo di un fosso, in mezzo al bosco...Lo sceriffo si trova dall'altra parte del fosso, è giovane ed è in borghese, subito dice calmo: Stiles, va bene avere paura, ma ascoltami...Fidati di me, salta io ti prendo subito- il bambino annuisce piano per poi saltare chiudendo gli occhi, il padre lo afferra prontamente per poi tirarlo a sé ed abbracciarlo, gli sussurra piano mentre si allontana dal fosso: -va tutto bene, ma non farlo mai più, non ti allontanare più da casa...Piccolo ragazzino iperattivo- l'ultimo ricordo svanisce, Derek sente di riaffiorare così stacca lentamente gli artigli dal collo del ragazzo, poi apre gli occhi incerto...Stiles lo guarda confuso mentre si massaggia il collo, poi dice calmo: -non ha fatto male- Derek sorride debolmente, tutte quelle emozioni lo hanno confuso, poi dice serio: - ho capito, non importa parlarne se non vuoi, comunque oggi andiamo da Deaton- Stiles lo guarda confuso, poi sospira e risponde stanco: -tanto non se ne andrà mai, no? E' inutile, quel marchio non scomparirà- Derek lo guarda confuso e dice convinto: -Deaton ha detto che può, che tu puoi farcela...Forse rimarrà una lieve ombra, ma sarà come se non ci fosse- Stiles sbuffa e ribatte: -come...La parola perfetta, lui ci sarà...E lo sentirò, forse a volte riuscirò a scordarmene, ma ci sarà sempre- Derek sospira e risponde serio: -tutte le cicatrici ricordano qualcosa, è normale ed è giusto ricordare...Il tuo passato ti rende ciò che sei, non devi scordarlo o perdi la tua identità, chiaro Stiles? Io e gli altri non ti chiediamo di scordare tuo padre, di scordare tutte le battaglie, anche quella del Noghitsune...Ti chiediamo di smettere di vivere nel ricordo, di andare avanti- Derek non si credeva capace di fare certi discorsi, lui non è mai stato bravo a parlare ed eppure con Stiles gli veniva naturale, con lui riusciva ad esprimersi...Ma il ragazzino con il lupo invece rimaneva in silenzio, come se non riuscisse a pensare, come se non avesse il coraggio. -Io ti rendo molto chiacchierone- mormora Stiles con un sorriso in volto, Derek sbuffa sapendo che il ragazzino stava cercando di cambiare discorso, il lupo ribatte divertito: -io ti faccio ammutolire- Stiles lo guarda confuso e ribatte serio: -no, tu mi fai focalizzare i miei pensieri su una cosa sola, tu mi aiuti a concentrarmi...Di solito penso a mille cose, mi distraggo, invece con te riesco sempre a tenere il punto dei miei pensieri senza perdermi- Derek lo guarda sorpreso, poi nota l'ora sulla sveglia e si irrigidisce, dice subito mentre si alza dal letto: -sono le 3, meglio che tu dorma, domani hai scuola- Stiles annuisce piano mentre il lupo sparisce dalla stanza ancora confuso per ciò che ha visto e per la conversazione tenuta col ragazzo.

The nightmare/ An Italian Teen Wolf FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora