Capitolo 5

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Hailey

passò una una settimana dalla lite fra me e kendall, iniziammo ad evitarci anche in classe insieme e non nego il fatto che ci sto male per tutto questo.

Mi alzai dal letto e scesi al piano di sotto dirigendomi in cucina per fare colazione.  Presi una tazza e la riempii con latte e caffè e mangiai qualche biscotto, ero persa fra i miei pensieri che non mi resi conto che c'era anche mia madre e a riportarmi alla normalità fu la sua voce.

"buongiorno anche a te tesoro"  

"buongiorno mamma, non ti avevo vista" le rivolsi un sorriso per poi avvicinarmi e abbracciarla forte.

"tranquilla, ora finisci di prepararti che è tardi sù... ah un'altra cosa, fra tre giorni ci trasferiremo a casa di Jeremy" 

avevo rimosso completamente questo particolare, mia madre fra meno di due settimane si sposerà e di conseguenza andremo a vivere tutti nella villa di Jeremy.

"si mamma lo so, domani inizio a mettere tutto in valigia".

corro in camera a prepararmi, metto un jeans largo ad alta vita con la stampa di un drago , un top, sempre nero, con la stampa di un serpente ed infine le vans e collane varie.

prendo la cartella ed esco salutando mia madre con un bacio sulla guancia.  Metto le cuffie ed aziono un brano dei ghostamane.

arrivai fuori all'istituto e vedo kendall in compagnia di harry, shawn e ariana, abbasso lo sguardo e mi dirigo dritta in classe. Persa fra i miei pensieri per l'ennesima volta sbattei contro qualcuno e di conseguenza tolsi velocemente le cuffiette, alzai la testa verso la persona colpita ed eccolo qui. justin.

" è la seconda volta che mi vieni contro piccola, contieniti" fece il suo solito sorrisetto malizioso 

" ed è anche la seconda volta che mi vengono conati di vomito" ribattei andandomene in classe.

Una volta entrata in aula vidi Kendall seduta al suo solito posto, abbassai lo sguardo e mi sedetti distante da lei.

Presi il libro di storia aprendolo ad un capitolo a caso e feci finta di ripetere. Non avevo il coraggio di parlare né tanto meno guardarla in faccia.

"hey piccola" una voce familiare mi fece alzare lo sguardo ed era lui.

"che vuoi"

"dopo dobbiamo parlare" la sua voce rauca mi fece rabbrividire e non so perché.

"di cosa"

"cose nostre"  mi fece l'occhiolino ed uscì dalla classe.

Dopo poco iniziarno ad entrare altre persone e il professore ed iniziò la lezione.

"...."

Suonò la campanella che annunciava la fine delle lezioni ed uscì dall'aula.
Subito dopo mi arrivò un messaggio sul telefono.

"Ti sto aspettando in macchina piccola."

Era inquietante come cosa ma capì al volo chi fosse.

Uscì dall'istituto e intravidi una rang rover nera, mi avvicinai ad essa e guardai all'interno del finestrino per accertarmi fosse lui e non fare figuracce.

Salii in macchina e sfrecciò per le strade di Los Angeles.

Nessuno dei due parlava, regnava un silenzio tremendo e di conseguenza, per rompere il ghiaccio, iniziai a parlare.

"dove stiamo andando?"

"a casa mia." disse con tono serio senza distogliere lo sguardo dalla strada.

"e quanto dista casa tua dalla scuola"

"non molto, tranquilla"

Bhe, "tranquilla" è un parolone per me che mi agito per qualsiasi cosa. Mi girai verso il finestrino per ammirare il cielo ma ad un certo punto senti la sua mano appoggiarsi sulla coscia. Ma questa confidenza chi te l'ha data scusami?

Mi voltai verso justin e lui fece lo stesso accennando il suo solito sorriso malizioso per poi ritornare subito dopo con lo sguardo fisso sulla strada.

"non agitarti, siamo arrivati"

Parcheggiò la macchina e scese da essa e così feci lo stesso .

Ammirai la villa con occhi e bocca spalancati, era davvero enorme ed era stupenda.
C'erano molti fiori colorati ed intravidi un altalena, non immagino l'interno come sia.

"vieni" la sua voce mi riportò alla normalità e lo seguii, entrammo e, come immaginavo, era fantastico. Sul retro della villa c'era una piscina e iniziai ad immaginarmi all'interno di essa ogni giorno.

"ti piace?" mi sorrise

"s-si è bellissima" ricambiai il sorriso

Mi prese la mano e salimmo al piano di sopra, non mi fece visitare altre stanze ma mi portò direttamente in camera sua.

Ora l'ansia inizia a manifestarsi.

"siediti" disse indicando il letto e così feci.

"allora piccola, per vivere qui ci sono delle regole da seguire".

Ma da quando esistono  regole per abitare in una villa?

" e sarebbero?" chiesi incuriosita.

"I nostri genitori lavorano quasi tutti i giorni a tarda ora e di conseguenza staremo solo io e te all'intero di questa villa ti trovi?"

"ehm..si"

"bene, io in quei giorni non sto mai solo ma viene la mia ragazza"

Colpita e affondata Hailey.
Ma cosa dici lurida vocina... A me non interessa che lui sia fidanzato. Credo...
Cioè, nel senso, No. Non mi interessa per niente.

Vedremo.

"owh.. Ehm okay, nessun problema. Era questo ciò che volevi dirmi?" arrossì leggermente e lui notò questo particolare perché sorrise.

"no, non è solo questo...non dovrai entrare in camera mia se non con il mio permesso e.... basta, per ora può bastare" disse

"tutto qui? Mi hai portata a casa tua solo per dirmi queste due cose?"

Comparve un ghigno sul suo volto e si avvicinò a me alzandomi il meno con due dita, la distanza era poca e potei sentire il mio cuore battere all'impazzata, inoltre il mio viso bruciava e schiusi le labbra. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dalle sue labbre. Rosee e carnose, erano così belle e le volevo tutte per me.

Ma cosa sto dicendo? Ma sono impazzita? Cavolo.

"avresti preferito venire a letto con me piccola?" Sussurrò sulle mie labbra.

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Spazio autrice✨

Spero che questo capito sia di vostro  gradimento.
Cosa ne pensate?
Mi scuso per il troppo ritardo nell'aggiornare la storia ma le idee erano veramente poche.
Commentate se viva e lasciate una stellina.

Bad boy or good boy? ~~Justin BieberWhere stories live. Discover now