Quella notte di luna piena riempiva il cielo di una luce biancastra, intensa. Il riflesso colpiva il lago illuminandolo totalmente, Sesshumaru diede un occhiata al cielo, annusò un po’ di quell’aria dolce di fiori di campo mista all’acqua pulita, nelle sue orecchie da demone i suoni erano amplificati, le cicale cantavano infondendo in lui un senso di serenità che spezzò la malinconia degli ultimi tempi. Proprio cosi, oramai dalla partenza di Rin sono passati anni, Sesshumaru la lasciò sotto la protezione della Vecchia Kaede per introdurla nel mondo degli uomini. Il principe dei demoni ricordava bene quel giorno, per meglio dire quella notte, aveva lasciato la piccola Rin addormentata, accanto a lei aveva posto un kimono, il più bello che riuscì a trovare, le diede l’ultima carezza e con aria indifferente abbandonò il villaggio umano cosi come ogni sorta di rapporto, ma in cuor suo sapeva che il giorno sarebbe arrivato, si il giorno nella quale avrebbe rincontrato la sua piccola Rin.
‘Padron Sesshumaru, vi sentite bene?’ Domandò umilmente il fedele Jaken. ‘Si Jaken, cosa ti fa pensare il contrario.’ Nonostante gli anni di carriera al fianco di Sesshumaru, Jaken non sapeva ancora tradurre i suoi atteggiamenti, tristezza, felicità, collera, erano tutti raggruppati in un espressione cupa e tenebrosa.
Jaken raccolse tutto il suo coraggio e disse, ‘ Mi chiedevo Padron Sesshumaru se rivedremo mai Rin…’ Sesshumaru si alzò in piedi facendo rotolare giù Jaken che riposava sul pellicciotto morbido del suo padrone, alzò lo sguardo osservando le stelle. ‘ Mi perdoni Padron Sesshumaru, Jaken a volte non sa quello che dice’ Implorò il piccolo demone. Per tutta risposta Sesshumaru iniziò a camminare lasciando in dietro Jaken. ‘Tu sta qui, tornerò presto.’ Jaken sbigottito si lasciò cadere affianco al fuoco. Chissà dov’era diretto il suo padrone..
Al tatto quel Kimono rosso era liscio e morbido, Rin lo portò al naso e ne percepì ancora l’odore della persona che glielo donò anni prima. Il suo pensiero si perse tra i ricordi, la persona che glielo aveva regalato non era poi una vera e propria persona, era un demone, il principe dei demoni. Un ragazzo alto con una lunghissima chioma argentea e una mezza luna sulla fronte, lui l’aveva salvata anni prima da un branco di lupi e nel tempo passato insieme lei aveva imparato ad amarlo, e fino a quando non venne lasciata da Kaede si convisse che pure il tenebroso e indifferente principe potesse provare qualcosa per lei, ma queste erano solo fantasie di una bambina. Ora di quella bambina era rimasto solo il nastro nei capelli ormai divenuti lunghissimi e di un nero corvino, la sua figura alta e snella nascondeva un carattere gentile e delicato ma allo stesso tempo deciso e impertinente. Aveva imparato ad amare gli umani quasi quanto amava i demoni, aveva rimesso in loro le speranze una volta che Sesshumaru partì, Rin si senti cosi sola, persa nel buio. Spesso lo sognava, il suo principe delle tenebre, affascinante e bellissimo. Anche lei era diventata piuttosto bella, al villaggio parecchi spasimanti si facevano avanti, anche se Rin rifiutò sempre tutti e comunque. Uno in particolare era il più ostinato di tutti, un bel ragazzo ma sempre un comune ragazzo. Sin dall’arrivo di Rin al villaggio aveva sempre cercato di attirare la sua attenzione, con fiori, frutti e gentilezze varie. Quella sera Rin decise di mettersi l’anima in pace e di dare una possibilità al suo fantomatico spasimante. Si sistemò i capelli in quel codino che la distingueva dalle altre ragazze, non che non passasse inosservata. Era diventata una bellissima ragazza, aggraziata ma decisa. Non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
La vecchia Kaede ormai bloccata a letto per la vecchiai chiamò Rin, ‘ Piccola vieni qui ho una cosa per te.’ Rin che a quella donna doveva tanto si avvicinò guardandola con amore e affetto. ‘ Onorabile Kaede, dimmi, cosa nascondi per me?’ Kaede sospirò e fece cenno alla ragazza di avvicinarsi, nella sua folta chioma la saggia sacerdotessa inserì un fermaglio d’oro, la sua forma ricordava vagamente un fiore di loto.
‘Un giorno Rin, lui verrà, stanne certa.’ Kaede sorrise sfiorando la guancia di Rin e chiudendo gli occhi abbandonandosi a un profondo sonno.
Rin specchiò il suo volto sulla superficie nell’acqua del torrente vicino al villaggio, si sarebbe dovuta incontrare con Yuji, il giovane del villaggio. Diede un occhiata in giro, nella sua mente riaffiorarono tanti ricordi, la notte in cui aveva creduto di morire … la voce di Sesshumaru, Jaken accanto a lei mentre accendevano un fuoco nella foresta, gli interminabili viaggi. Le poche volte che Sesshumaru l’aveva sfiorata, abbracciata, stretta a lui come un padre premuroso. L’amore che Rin sentiva per Sesshumaru era tutta’altro che da figlia a padre. Era passionale, era mancanza pura fino a togliere il fiato, era rabbia, tristezza…
Ormai tardi Rin si sedette su uno scoglio che dava sul torrente, accarezzando i capelli che le percorrevano tutta la schiena guardò in cielo, una stella cadente trafisse il cielo, lei chiuse gli occhi ed espresse un desiderio. ‘ Sesshumaru..’
‘Ehi ragazzi, guardate questa bella fanciulla.’ ‘ Ciao tesoro, vieni qui’. Il sangue di Rin gelò quando sentì queste voci, provenivano da dietro di lei, tre uomini con tutta l’aria di essere briganti di passaggio avanzavano verso di lei, con sguardi che promettevano solo guai. ‘ State indietro, oppure io…’ Rin afferrò un bastone alzandosi in piedi. ‘Metti giù quel bastone e non ti faremo male…’. Rin sferrò il primo colpo che andò a vuoto, l’adrenalina saliva e le gambe cominciarono a cedere, la paura prese il sopravento. Uno dei briganti l’afferrò al braccio gettando via l’arma di Rin, lei si dimenava con tutta se stessa, dietro di lei una luce biancastra apparve, Rin ormai in preda alla paura perdette i sensi.. nelle sue labbra un nome, come un addio, come un invocazione. ‘Sesshumaru’..
Una spada trafisse il corpo del primo brigante, gettandolo a terra come un mucchietto di pelle e ossa, il secondo e il terzo brigante spaventati indietreggiarono cadendo nel torrente, la luce non era altri che Sesshumaru, la corrente del torrente portò via gli altri due. Sesshumaru si chinò accanto a Rin, la sollevò da terra pulendoli il kimono dai residui. Jaken arrivò alle spalle di Sesshumaru strillando. ‘ Oh padrone, cosa le hanno fatto?’ chiese impaziente. ‘Nulla Jaken, è sana e salva, è solo svenuta.’ Pur mantenendo quell’espressione di indifferenza totale, in cuor suo il freddo Sesshumaru gioiva alla vista della piccola Rin.
Rin rinvenne qualche tempo dopo, si ritrovò nella sua casa, accanto a un fuoco allegro e senza kimono, come se non fosse mai uscita, i suoi ricordi confusi e contorti gli riempivano la mente. Accanto a lei addormentato c’era Sesshumaru, lei rimase cosi spiazzata dalla visione che credete fosse solo un sogno…
‘ Sesshumaru, siete cosi bello..’ a carponi si avvicino alla sagoma del demone, era solo un sogno d’altronde, chi avrebbe potuto giudicarla se fosse riuscita a darli un bacio, un semplice bacio in un sogno d’amore..
Ormai i volti dei due erano cosi vicini che Rin poté sentire l’odore della pelle di Sesshumaru, un profumo cosi famigliare e lontano allo stesso tempo. ‘Il mio bacio, il mio desiderio, resterà per sempre nel mio cuore.’ Sussurrò Rin mentre di avvicinava sempre di più, continuava a ripetere a se stessa ‘ E’ solo un sogno.. solo un sogno’ Solo quando fu troppo vicina per ritirarsi le labbra di Sesshumaru si mossero delicatamente ‘Non è un sogno..’ Rin non ebbe il tempo di pensare e di reagire, avrebbe voluto lanciarsi, lontano da lui e chiedere perdono, la sua mente non aveva ancora focalizzato il tutto quando Sesshumaro le afferrò il braccio, la porto a se e le diede un bacio, un dolce bacio dove erano racchiusi anni, emozioni. Anche se un po’ timidamente Rin pose una mano sui capelli argentei del suo amato Signore, lo tirò a se con tutta la forza che poteva avere nel corpo di semplice donna, lui l’avvolse le mani sui fianchi stringendola forte, come se sentisse il bisogno di proteggerla, di tenerla al sicuro, la sua piccola Rin..

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Il principe dei demoni
أدب الهواةPer chi ha amato la serie Anime e i Manga di Rumiko Takahashi, ecco a voi una mini fanfiction su una delle copie più dolci della serie. Il glaciale principe dei demoni Sesshumaru e la piccola Rin ormai cresciuta. Quanti hanno potuto fantasticare su...