Qu'est-il arrivé à Marinette?
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Prologo
Dall'inizio dell'anno scolastico, Adrien non aveva mai desiderato tanto ardentemente sedere dietro Marinette. O, almeno, accanto a lei.
Voleva essere lui, per una volta, quello in grado di tenere sempre sott'occhio l'altro, osservare ogni suo movimento, sussulto o mormorio. Sognare ad occhi aperti semplicemente fissando la sua schiena (o profilo) e i riflessi del sole sui capelli, o il modo in cui si chinava per bisbigliare qualcosa al compagno di banco.
Era quasi tentato di chiedere ad Alya di fare a cambio posto con lui, ma doveva ammettere che gli ammiccamenti incoraggiatori di lei lo inquietavano alquanto.
E poi, Adrien era un galantuomo, e non avrebbe mai e poi mai messo Marinette in una situazione di disagio. Questo perché, ovviamente, Adrien aveva notato il comportamento strano che Marinette aveva solo quando lui era lì intorno. Non con Alya, né Nino. E neanche con Chat Noir.
Certo che lo aveva notato, Adrien non era mica un ingenuo.
Ciononostante Marinette continuava a rimanere, per lui, un vero e proprio libro chiuso. A chiave. A doppia mandata. E con tanto di lucchetto. E chissà dov'era andata a finire la chiave!
Che strano.
Questo perché Adrien avrebbe detto di conoscere Ladybug così bene. Sapeva con certezza che il suo colore preferito era il rosa, e che aveva una passione sfrenata - e segreta - per le sue battute. Conosceva a memoria le espressioni del suo viso e il tono della sua voce. Giurava di essere in grado di prevedere le sue reazioni già prima di rivolgerle la parola. Un sorriso, uno sguardo indispettito o un occhiolino.
Ma Marinette.
Oh, Marinette.
Lei proprio non riusciva a capirla.
Era passata circa una settimana da quando Adrien aveva scoperto l'identità segreta di Ladybug. Lui si costringeva a pensare che fosse stato tutto frutto del caso - o di una svista di lei -, ma Adrien sapeva bene che il suo cuore aveva iniziato a tradire il segreto di Marinette ben prima di quel fugace momento di qualche giorno prima: lui se ne era innamorato.
E da quanto... due mesi? O forse lo era sempre stato, solo che Ladybug occupava talmente tanto i suoi pensieri che non aveva mai avuto l'occasione di rendersene conto.
Ma parlare di tutto questo aveva davvero tanto senso? D'altronde, Marinette e Ladybug erano la stessa persona, ed era perfettamente normale che Adrien se ne fosse innamorato due volte. Perdutamente, c'è da aggiungere.
Ovviamente, Marinette non sapeva che lui sapeva. E non doveva saperlo, almeno per il momento. Giusto?
Plagg gli aveva fatto capire che era per il bene di Marinette tenere quell'ennesimo segreto tutto per lui. L'avrebbe protetta da eventuali macchinazioni di Papillon, e tanto bastava per convincere Adrien a tenere la bocca chiusa.
E comunque ad Adrien non importava poi molto il dover rimanere in silenzio, dato che sapere che Ladybug era Marinette non cambiava affatto la loro situazione ehm... sentimentale?
Anzi, forse - paradossalmente - la peggiorava: se almeno Ladybug apprezzava Chat Noir come suo partner - e gli aveva fatto capire più volte quanto la sua presenza fosse importante per lei -, era chiaro come il sole che Marinette non gradiva la presenza di Adrien.
Lui l'aveva capito, ovviamente, soprattutto dal modo nervoso e agitato in cui lei si comportava quando lui era intorno, come se non volesse fargli capire che si sentiva a disagio, ma non riuscendo neanche a fare finta che lui le piacesse.
D'altro canto, però, Marinette gli aveva detto più volte che per lei Adrien era un caro amico. Ma allora perché quando lo vedeva farfugliava sempre, e diventava tutta rossa e inquieta? Era così che ci si comportava con i cari amici?
Adrien non riusciva proprio a spiegarselo.
E comunque, come se non bastasse, anche se Marinette lo considerasse davvero come un amico, lei era pur sempre innamorata di quel caro e simpatico Luka.
Adrien non avrebbe mai dimenticato quella sera di luna piena in cui, per la prima volta, aveva confessato apertamente i suoi sentimenti a Ladybug e lei gli aveva rivelato di amare un altro. E ora che la verità era venuta completamente a galla e che i puntini si erano tutti collegati, quell'altro non poteva che essere Luka.
Luka, che guardava Marinette con occhi da innamorato perso, e la prendeva sempre per mano gentile e sicuro, mentre lei arrossiva leggermente.
Adrien sapeva che sarebbe dovuto essere felice per Marinette, perché era indubbio che anche Luka ricambiava sinceramente i suoi sentimenti, e che non c'era persona migliore a cui affidare la felicità della ragazza che amava.
Eppure.
Adrien era geloso. Sapeva che era sbagliato, ma non poteva farci nulla.
E comunque, a chi avrebbe dato fastidio la sua gelosia? A nessuno, dato che lui non era certo il tipo di ragazzo che avrebbe messo i bastoni tra le ruote di Luka e conquistato Marinette con la sua avvenenza e indubbia attrattiva.
Questo era quello che pensava, perlomeno fino al giorno in cui una singolare notizia gli giunse alle orecchie.
Nino gli aveva detto che Alya gli aveva detto che Mylène le aveva detto che Alix le aveva detto che Rose le aveva detto che Juleka le aveva detto che...
Marinette aveva detto a Luka che per lei era soltanto un buon amico.
E allora chi diamine era il ragazzo di cui Marinette era innamorata?
Adrien era assolutamente intenzionato a scoprirlo.
Ovviamente, non sospettava minimamente che il soggetto delle colorite fantasie di lei altri non fosse che Adrien Agreste, carismatico e affascinante super-modello e supereroe.
D'altronde, Adrien non aveva mai avuto la pretesa di riuscire a decifrare i meccanismi tortuosi e labirintici della psiche femminile, quindi non bisognerebbe biasimarlo troppo.
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[continua...]
Convenevoli finali:
Lo so, questo prologo è cortissimo, e lo so!, forse non dovrei iniziare a scrivere una nuova storia mentre l'altra long è ancora in corso.
Ma.
Vi assicuro che ne varrà la pena (o almeno spero!) :)
A presto,
Talitha_ <33
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Qu'est-il arrivé à Marinette?
FanfictionEra passata circa una settimana da quando Adrien aveva scoperto l'identità segreta di Ladybug. Ovviamente, Marinette non sapeva che lui sapeva. Ed era così che le cose dovevano restare. Tenere la bocca chiusa sarebbe servito a proteggere Marine...