L'inizio

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Stephani era una ragazza di appena 16 anni. Aveva dei capelli color del grano, sempre arruffati. Aveva una pelle bianca morbida e liscia. Era un po' bassa per la sua età ma nessuno ci faceva troppo caso.

<<Stephani!!!! Sveglia: la scuola inizia tra 12 minuti e tu stai dormendo come se niente fosse! Arggg>> urlò Meg, la sorella maggiore di Stephani. Meg era una ragazza che odiava arrivare tardi, soprattutto se si trattava di tardare per un'uscita scolastica importante. La ragazza si svegliò e mormorò un malinconico 'arrivo Meg, solo 2 minuti e sono pronta...'
Si vestì e uscì dalla sua camera per scendere in cucina e fare colazione.
Prese la sua solita ciotola e la riempì di cereali. Si sedette su una sedia spostata dal tavolo per affacciarsi verso una grande finestra, guardò Meg indaffarata a riempire la sua borsa con i libri per la scuola, oggi era il giorno degli esami. <<Per colpa di questa tonta di mia sorella mi toccherà arrivare di 3 minuti in ritardo...Oggi ho gli esami! Se a te non importa almeno muoviti per me!>> Stephani non rispose ma invece chiese: << Oggi può venire la mamma a fare cena? Non mi piace il cibo di papà.>>
Meg rimase un po' sorpresa ma non poté dire meno se non <<Mamma non può>>  << come sempre>>balbettò di risposta la ragazza mentre metteva a posto la sedia. Meg cambiando espressione la rimproverò:<<che cosa hai detto? Lo sai quanto si impegna la mamma per mantenerci? Lo sai almeno?!>> e di scatto Stephani non poté fare meno che dirle 'sei sempre cattiva' e uscì di casa con lo zaino. Non se la sentiva di andare a scuola, ma aveva un idea su dove trascorrere le 8 ore che le sarebbero spettate a scuola.
Era il suo posto preferito, un punto che era visibile solo dalle case che ci abitavano vicino: un campo di erba verde scura, era molto alta, oltre il ginocchio di un adulto. Nessuno passava mai a dare una tagliuzzata a quel campo quindi non ci veniva nessuno ed era questo quello che interessava a Stephani: restare da sola per un bel po'. Girovagando nei dintorni la ragazza vide qualcosa di scintillante e si avvicinò per osservare. <<una chiave?>> pensò ad alta voce lei. Prese in mano quell'oggetto antico e corse verso un tunnel molto corto per sedersi e osservarlo meglio; per un secondo a Stephani piacque illudersi del fatto che la chiave provenisse da un altro mondo, ma sapeva che in fondo non era possibile una cosa del genere. Guardò bene la chiave e notò che in mezzo al suo buco galleggiava una minuscola pietra viola lavanda; non era retta da nulla, si reggeva nella aria e non cadeva purché Stephani scuotesse la chiave. La ragazza toccò la pietra che iniziò a brillare di una luce violacea, ma più il colore della luce diventava scuro più la mano di Stephani faceva male. La pietra continuava a scurirsi di viola fino a far svenire dal dolore la ragazza.

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Angolo autore
Piaciuta?? Questa è la prima parte di tuuuuuuutta una storia totalmente mia.
Se notate errori o avete qualche cosa di bello o un consiglio da scrivere commentate!! (   ~  ^  ~   )

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