CAPITOLO 5

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Chissà se mi sta pensando Mirko in questo momento. Ahhhh no! Sofia! Ma cosa vai a pensare!?! Però è vero. Mi manca. Domani sera torneranno i miei genitori, e io non so che fare fino ad allora!

*Driiiinnnnn *

È il campanello. Chi sarà? - "Hey ciao piccina!" - "Cosa?????? Sei tornato!" - È Giacomo. È partito 5 anni fa per trasferirsi in America, ma ora è tornato! Sono talmente felice che mo escono le lacrime. Era il mio migliore amico, era come un fratello per me. - "Si piccina, mio padre ha finito di lavorare in America e ci siamo di nuovo trasferiti quí.Mi sei mancata tantissimo piccina!" - "Vedo he ancora non sei cambiato Giak! Ancora a chiamarmi così!Non sono più piccola sai?! Hahaha" - "Beh, per me sarai sempre la piccola sofy!" - Mi fa la linguaccia, e io chi do una pacca sul petto. È cresciuto un sacco. Ha i capelli arruffati castani e degli occhi color ghiaccio misti a un po' di marrone. Ne ho visti solo una volta quegli occhi. Ha uno sguardo dolcissimo che ti scalda anche nei giorni più freddi. Si è fatto anche l orecchino all' orecchio sinistro.-"Allora, piccina, mi fai entrare o no?"-"Ahhhh scusa! Ero sovrappensiero. "- Lo faccio entrare e ci sediamo sul divano. Mi racconta tutto quello che è successo in America durante questi anni è io sto li ad ascoltare senza dire niente. -"I tuoi non ci sono? Li volevo salutare...". Faccio un cenno con la testa negativo e, dopo un po' di silenzio appoggia la testa sulle mie gambe, come faceva quando eravamo più piccoli.-"Hey Giak, ma tu dopo questa estate, a che scuola andrai? "-" Al liceo alberghiero. Sai, anche a me piace molto cucinare. "- Mi fa un dolce sorriso e io arrosssisco un po' contraccambiandolo. Mentre parliamo, suona di nuovo il campanello e andiamo ad aprire la porta abbracciati, camminando in sincronia come facevamo da piccoli. Apro la porta. È Mirko! Cazzo! Ora penserà male di me e Giak!

-" Ciao! Io sono Giak, e tu? "-Sul suo volto gli di dipinge uno sguardo sorpreso, ma allo stesso tempo arrabbiato.

-" Che Cazzo ci fai qui con la mia ragazza? " Cosa? È  quando in qua sono la sua ragazza? - " Hey calma amico, è solo una mia grande amica di infanzia. "-Beh, alla TUA AMICA DI INFANZIA, stai troppo appiccicato" -

È geloso! Sono stupefatta, allora, per farlo arrabbiare di più e per vedere fino a dove può arrivare, rispondo-"Scusa Mirko, ma a te che te ne frega? Mica sto con te... Quindi posso stare con tutti i ragazzi che voglio. "-Do un bacio sulla guancia a Giacomo e chiudo la porta piano piano. Guardo dallo spioncino e lo vedo che è incazzato nero e che dà i pugni sulla porta. Mi giro verso Giacomo. -" Wow piccina, che bacio esplosivo... "-" Ma daii!!! Era solo sulla guancia! "Lo guardo e gli sorrido. -" Probabilmente ti starai chiedendo perché l ho fatto, beh, la risposta è che volevo testare il suo limite di rabbia e so fino a dove può arrivare quando si arrabbia."-Ahhhh, ecco perché! Sapevo che non l avresti mai fatto sul serio. "-Ah si? Ne sei proprio sicuro?" - Mi avvicino a lui e gli do un bacio. - "Devi sapere che le ragazze sono imprevedibili." - Gli sorrido. Sul suo viso  si dipinge una faccia stupita, quanto imbarazzata. Non è mai stato un tipo espansivo, si tiene sempre tutto per sé. Si avvicina a me e mi abbraccia.

-"Mi sei mancata un sacco sofy. Non ti ho mai dimenticata... Sei, e sarai sempre la mia piccola Sofia. "-

Una grande amiciziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora