Il bambino in mezzo alla strada

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Attenzione: la seguente storia è totalmente frutto della mia immaginazione, dato che sono una grande fan di storie horror e creepypasta. Per favore, non la prendete seriamente e siate sempre allegri in tutto ciò che fate, non spaventatevi per queste stupide storielle. Grazie per l'attenzione e buona lettura :)

I ragazzi erano molto emozionati. Stavano andando ad una festa molto importante distante 40 minuti da casa loro. Quando arrivarono, molte persone erano già lì, alcune ballavano, altre parlavano tra di loro. Sembrava divertente. La festa era ambientata in un enorme salone pieno di decorazioni di ogni colore immaginabile dove al centro era posizionato un grosso palco scenico dove una ragazza con un bellissimo abito rosso cantava una canzone molto orecchiabile, la sua voce era bellissima, sembrava un angelo. Somigliava quasi una di quelle feste nei film americani. Si divertirono molto quella sera e decisero di tornare a casa solo alle 03:00 del mattino. Tutti erano ubriachi tranne Jack, che si offrì di guidare. Salirono in auto e mentre James, Liam e Noah cantavano una strana canzone stonata e dalle parole incomprensibili, Jack vide una figura minuta in mezzo alla strada, leggermente illuminata dai fari dell'auto, sembrava un bambino. Lui cercò con difficoltà di cambiare corsia in modo da non ferire quel povero bambino. Appena superato di poco si fermò e scese dall'auto per chiedere se stesse bene e perché era solo per strada a quell'orario. Aprì lo sportello e scese ma, quando si girò, il bambino era sparito, Jack spaventato lo cercò senza alcun risultato. Pensò di esserselo solo immaginato, quindi tornò in auto e continuò a guidare. Appena arrivato a casa si stese sul letto e rifletté su ciò che era avvenuto. Quella sera non chiuse occhio. Alla fine decise di tornare nella stessa strada allo stesso orario. Trascorse normalmente la sua giornata, fino a quando non arrivò la sera. Si preparò e salì in auto. Verso le 03:00 del mattino arrivò nella strada percorsa la sera prima. Il bambino era nuovamente lì, ma quella notte, quando scese dall'auto il bambino non sparì, rimase lì, immobile. Jack provò a parlarle senza ricevere risposte. Decise di lasciarlo perdere e tornare a casa. Jack, in quel momento, non sapeva di aver compiuto l'errore più grande della sua vita. Tornato a casa si mise il pigiama e dormì tranquillamente. Il giorno seguente passò molto in fretta. Jack decise di non passare da quella strada, visto che non riusciva a parlare con quel bambino e non ne sentiva il bisogno. Andò a dormire e verso le 02:50 ed iniziò a sentire strani rumori provenienti dal suo armadio, lui li ignorò e dormì tranquillamente. Dopo dieci minuti sentì un grosso tonfo, sempre proveniente dal suo armadio. Aprì gli occhi, si sollevò leggermente col busto e con orrore vide una piccola mano che apriva il suo armadio, e appena riuscì a scorgere il volto di chi era dentro l'armadio vide che era il bambino che aveva incontrato le due sere precedenti. Jack le chiese spaventato come aveva fatto ad entrare in casa sua. Il bambino rimase fermo davanti l'armadio e non rispose a ciò che Jack le aveva chiesto. Il giorno dopo non parlò di ciò che le stava succedendo a nessuno, visto che pensava non sarebbe successo più niente, ma si sbagliò. La sera, ancora alle 03:00 di notte, le luci iniziarono a spegnersi ed accendersi velocemente mentre la stessa mano della sera prima aprì il suo armadio, il bambino uscì ed andò un po' più avanti rispetto alla sera precedente, il bambino, quella sera, finalmente parlò, aveva una voce normale, ma che riusciva comunque a mettere i brividi, le disse di aver commesso un grosso errore a tentare di parlarle, quella notte. Il giorno seguente Jack convocò i suoi amici in un bar e le raccontò ciò che le stava accadendo in quel periodo. Noah e James si spaventarono e credettero alla storia raccontata da Jack, mentre Liam pensò fosse semplicemente un incubo. Quella notte accadde di nuovo, le luci iniziarono a spegnersi ed accendersi freneticamente mentre quella maledetta mano usciva dall'armadio mostrando il volto di quel bambino che quella sera aveva sia il volto che il corpo ricoperti da sangue, era più vicino della sera precedente. Jack non poté fare niente, visto che era rimasto praticamente paralizzato. Il giorno dopo tutti, a scuola, notarono che era particolarmente paranoico, non ci fecero caso e quasi tutti pensarono che per lui fosse solo una cattiva giornata, tranne i suoi amici che tentarono di parlarle, ma vennero tutti ignorati. Quella sera Jack non riuscì a dormire nemmeno un secondo e si mise a piangere, e poi accadde nuovamente. Quel bambino era sempre più vicino, le luci lampeggiavano e le porte sbattevano facendo un terribile chiasso. Il giorno dopo, la professoressa lo richiamò fuori dall'aula per capire cosa stesse succedendo e perché fosse così paranoico. Lui le disse che non fosse niente e di lasciar perdere: non le avrebbe creduto. La professoressa non lo forzò e tornarono in classe. La giornata passò velocemente ed arrivò la sera, il momento di quelle giornate che in quel periodo odiava di più. Tornò a casa e si fiondò a guardare la TV. Verso le 22:30 andò a letto. Quell'evento si ripeté. Le luci lampeggiavano freneticamente, la porta sbatteva, il bambino sporco di sangue uscì dall'armadio e degli oggetti cadevano dai mobili. Jack terrorizzato urlò ed il bambino sparì. Il giorno seguente tutti notarono le occhiaie tremende di Jack e si preoccuparono, continuavano a farle domande ma lui non parlava. La notte seguente, alle 03:00, Jack aspettava, ma non succedeva niente, assolutamente niente, pensava se ne fosse finalmente andato fin quando si sdraiò e vide quel bambino nel tetto, aveva gli occhi totalmente bianchi ed un sorriso inquietante, aveva un coltello in mano. Il bambino cadde ed in un secondo Jack si ritrovò con un coltello infilzato al cuore. L'ultima immagine che vide fu il sorriso soddisfatto di un bambino incontrato in una strada per caso.

Spazio per me:

Wow- mi sono divertita a scrivere questa storia soprattutto per il fatto che mi sono sentita come se fossi Jack, quindi è stato sì divertente ma inquietante ;) detto questo spero la storia vi sia piaciuta. Ciao

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