capitolo 1

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<<giu muoviti che è tardi>> gridò dall'altra stanza la coinquilina di giulia, Chiara, sua amica fin dall'asilo.
<<arrivo!>> rispose immediatamente la ballerina mentre uscì da camera correndo per non fare tardi.
lavorava in giro per il mondo, però siccome non era ancora maggiorenne poteva andare all'estero a lavorare solo per 4 mesi all'anno; febbraio, aprile, settembre e novembre.
la sua vita era davvero difficile, appena usciva di casa era sommersa dai paparazzi, infatti usciva solo per andare in sala ad allenarsi oppure si nascondeva con cappuccio e occhiali per non farsi riconoscere e godersi la vita da adolescente che non aveva mai avuto. molti, potevano pensare che fosse piacevole essere famosa, si, da un lato era cosi, avevi migliaia di persone che ti supportavano e ti aiutavano, ma potevi scordarti la vita privata quello tutto che facevi, entro 2 minuti lo sapevano tutti, e per non parlare dei gossip, appena succedeva qualcosa le pagine dei gossip partivano all'attacco e la maggior parte di volte erano notizie false.
appena uscite da casa le due ragazze erano sommerse di domande, ma maggior parte di esse riguardavano ciò che giulia non aveva mai rivelato, ciò che voleva tenere 'segreto'.
è vero che non hai mai dato il primo bacio? sei ancora vergine? non ti senti sola? sei lesbica? stai con chiara? 
giulia cercava di ignorare tutte quelle voci, ma era quasi impossibile. in passato la ragazza aveva sofferto di bullismo, anche per quello che ogni giorno era quasi costretta a rispondere anche se lei non apriva mai bocca, non per sembrare antipatica, ma quello era un argomento sensibile per lei, e non voleva nemmeno nominarlo.
<<chia, resti in sala vero?>> chiese giulia con tristezza appena salirono in macchina per essere travolte da un'ondata di silenzio.
<<pensavo di andare a fare un giro in centro, ma va bene, sto li con te>> chiara aveva già capito tutto, sia del perchè giulia era triste, sia del fatto che la voleva in sala.
ormai le due si leggevano nella mente, non avevano segreti, ma soprattutto c'erano sempre l'una per l'altra.
ma il viaggio in macchina non fu silenzioso, chiara spezzò quel momento di tristezza della ballerina, era brava a farlo, conosceva giulia come nessuno si sarebbe immaginato.
<<ama>>
<<dimmi chia>>
<<oggi l'hai visto il ragazzetto?>> chiese chiara.
il 'ragazzetto' era un paparazzo, ma non era come gli altri, e questo lei lo aveva capito fin dall'inizio, ma giulia non voleva ascoltarla.
non aveva mai fatto nessuna domanda a giulia, solo foto. si vestiva tutto di rosa, andava in giro in ciabatte e metteva lo smalto.
questa volta però attirò subito l'attenzione di chiara, non perchè lei lo considerava bello, ma per altro.
<<no, non ho guardato nessuno se è per questo>> rispose dopo vari secondi la ballerina.
<<beh...io si->>
<<wow che ti ha chiesto? giulia è ancora vergine>>
<<se mi lasciassi finire capiresti>>
<<oh scusa>>
<<tranquilla, il fatto è che, non mi ha fatto nessuna domanda>> lo sguardo di giulia si alzò immediatamente e fissò chiara che stava continuando a parlare.
<<ma mi ha dato un biglietto, credo che dovresti leggerlo tu..>> tirò fuori il biglietto dalla tasca e glielo diede.

cara giulia
si, sono quel paparazzo che è sempre vestito di rosa, quello considerato frocio dalle persone che hanno la mente chiusa.
non ti sto scrivendo perché voglio farti quelle domande di merda che ti fanno gli altri paparazzi.
si, non sono come gli altri, prima lo ero, ero uno di quelli α cui non frega un cazzo dei sentimenti delle persone famose, ma, non voglio sembrare uno stalker ma so molto di te, e so che le domande che ti fanno ti feriscono molto, e ti capisco, mi hanno sempre insultato per il mio modo di vestire, ora sto imparando a fregarmene, provaci anche tu, ti cambierà la vita.
il ragazzetto.

<<no vabbè, ma che carinooo>> urlò immediatamente chiara.
<<zitta cretina! lo avrà fatto solo perché almeno se ci conosciamo poi diventa famoso pure lui, non me ne frega di lui, sono felice che sia riuscito a fregarsene degli insulti ma non gli parlerò mai.>>
<<ma ama->>
<<no ama, ne abbiamo beccati centinaia così che lo hanno fatto solo per diventare famosi, non ci ricascherò di nuovo>>
<<io ci parlerei>>
<<io no>> rispose con freddezza la ragazza ignara di cosa sarebbe successo dopo.

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