Erano passati 2 giorni da quei messaggi. E Niall era andato dalla polizia per sporgere denuncia. Aveva dato tutto... Telefono, regali, ogni cosa. Era stanco di questa cosa, il limite lo aveva raggiunto quando da casa sua iniziò a sparire cose come oggetti o indumenti, anche intimi, e una sera si era svegliato,per via di un flash, e aveva visto un ombra. E, nel accendere la luce aveva visto, quella stessa ombra scappare dalla finestra. Niall, non riusciva più a vivere così, doveva scrivere la parola fine al più presto. Ma lui non aveva fatto i conti con una cosa... L'ossessione. Quello stalker era ossessionato da lui, e non si sarebbe fermato davanti a nulla. La conferma l'ha avuta poco tempo dopo, quando, rientrando a casa, l'aveva trovata, completamente a soqquadro,e non aveva più i boxer,
tutto sostituito con delle mutandine da donna. Alcune di seta, altre di pizzo, alcune molto provocanti, altre più soft... Niall, quella sera dormi da Cameron, per le successive tre notti. Non riusciva a entrare nel suo appartamento senza qucuno che lo accompagnasse, ovviamente sempre la mattina mai il pomeriggio o la sera. Più tardi si faceva, più era restio nel tornare lì.Capo<<lei mi sta dicendo che un criminale la sta importunando anche qui a lavoro?>>
E Niall si trovò ad annuire davanti alla verità dei fatti. Ovviamente, dopo essere andato dalla polizia, il prossimo passo era quello di dirlo al suo capo. Era spaventato all'idea, perché tutto ai suoi occhi sembravano guai. Certo che erano guai. Uno psicopatico, non identificato, era entrato nella sua vita, e nella sua zona lavorativa. Tutto ciò poteva essere davvero troppo per un capo, e licenziarlo. Ma il signor Payne lo sconvolse
<<non ti preoccupare >>
Disse il signor Payne, in modo gentile mentre gli accarezzava la mano
<<se hai bisogno di qualcosa non ti preoccupare. Io ci sono... Non ti abbandonerò. Ti puoi fidate di me>>
