È davvero straziante.
La stanchezza c'è, ma la mia mente di dormire proprio non ne vuole sapere.
Continua a pensare e pensare, non si ferma un attimo.
Nemmeno un attimo di tregua.
È per questo che ogni notte mi ritrovo fino alla mattina seguente ancora con la console in mano o davanti alla PlayStation a giocare.
Voglio fuggire.
Vi starete chiedendo da cosa, una persona come me, vorrebbe fuggire.
La risposta la potete immaginare, non si tratta di intuito né tantomeno di tirare ad indovinare.
È qualcosa che tormenta molte persone e a dir il vero mi ritengo fortunato.
Perché? Perché a me tormenta solo la notte e in momenti di silenzio, ci sono persone sicuramente messe peggio.
Nonostante ciò, però, vorrei fuggire, fuggire dai miei pensieri.
Pensieri così cupi da portarmi a voler auto-distruggere la mia possibilità di continuare a pensare.
Sono le tre del mattino, dormire è diventato quasi impossibile.
Non è per niente fattibile dato che di sonno non c'è nemmeno l'ombra, se provassi a dormire verrei assalito dai miei pensieri, ma va bene così.
Se non penso la notte non avrei la possibilità di farlo al mattino o di pomeriggio, ma vorrei almeno riuscire a controllarli.
La notte, con il buio e il silenzio, è l'unico momento della giornata in cui posso pensare senza la paura di venire visto da qualcuno.
Sono sul mio futon, è freddo e solitario come sempre, quando non ci sei tu al mio fianco è sempre così.
I miei pensieri vagano sulle solite cose, le prime che mi vengono in mente quando c'è troppo silenzio e mi ritrovo a scrivere su questo fottutissimo diario.
Un diario che racchiude tutte le mie paure, il mio dolore, le mie speranze...
Un diario che se qualcuno leggesse, mi manderebbe a piedi stante da uno psicologo.
Uno dei miei primi pensieri, ma non il primo, è l'ignoto.
So che può sembrare strano, ma ci penso molto.
Una volta una persona mi disse:
-"In antologia studiamo di un brano tre tempi:
Passato (inizio), presente (svolgimento) e futuro (conclusione).Ma nemmeno la scienza sa con certezza da cosa è formato il tempo che ci ritroviamo a vivere.
Devi sapere, che il tempo ci è ignoto, ciò che sappiamo si trova solo nei momenti che abbiamo vissuto.
Più precisamente conosciamo due di tre tempi.
Il passato e il presente, che abbiamo vissuto, li conosciamo con certezza.
Ma il futuro ci è ignoto.
Del futuro solo una cosa è certa e questa cosa è ovviamente la fine di ogni vita, la morte.
Per questo, ricorda, vivi il presente come se non ci fosse un futuro e ricorda il passato come se il presente non fosse il suo continuo"-
Non credo di aver capito completamente questo discorso fattomi tempo fa...
Però so che devo vivere il giorno come se non ci fosse cosa migliore da fare.
E per questo non ho rimpianti, credo di aver seguito il consiglio.
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L'ignoto - quello che tu non sai {KuroKen}
FanfictionÈ spaventoso l'ignoto? Quando non sai cosa c'è oltre il muro che ti ritrovi davanti, è spaventoso?... Ma se sapessi chi, o cosa, c'è non sarebbe comunque spaventoso? Forse solo se non conosci cosa c'è oltre, fa davvero paura... Per questo ciò che...