Anneliese Michel

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{PICCOLA AVVERTENZA: non metterò immagini per favorire la lettura alle persone facilmente impressionabili ma se volete vederle si trovano facilmente su internet, stessa cosa per le vere registrazioni e testimonianze}

Anneliese nacque il 21 settembre 1952 a Leiblfing, in Germania. La sua famiglia era cattolica, tradizionalista e di ceto medio-basso. Nel 1968, quando lei aveva circa 16 anni, iniziò ad avere delle convulsioni che la tormentarono per tutti gli anni delle superiori.
Venne sottoposta a varie visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia; le furono prescritti medicinali per curare entrambe le sintomatologie.

Tra i primi problemi della ragazza c'erano: paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e impossibilità di parlare ma nonostante ciò riuscì a continuare gli studi e prendere un diploma nel 1973 per diventare insegnante di scuola elementare.

Insomma, la giovane soffriva di epilessia e paralisi del sonno.
Infatti dopo i primi attacchi di convulsioni e  prime visite mediche le fu diagnosticata un'epilessia del lobo temporale che, secondo i medici, le provocava sia le convulsioni che le visioni.

I genitori, dopo aver notato in lei ulteriori peggioramenti nonostante un ricorso a diversificate terapie farmacologiche prescrittele da vari medici specialisti del caso, si rivolsero alla Chiesa, convinti che loro figlia fosse posseduta.

I primi sintomi che lasciavano intuire un’influenza malefica dietro alle più comuni malattie si manifestarono nel corso d’un pellegrinaggio in Italia, a San Damiano Piacentino: durante il viaggio in pullman iniziò, tra lo stupore dei presenti, a parlare con voce maschile molto profonda, mentre una puzza insopportabile costringeva ad aprire i finestrino. In seguito, durante il pellegrinaggio, iniziò a lanciare maledizioni a chiunque e dire bestemmie rivolte alla Madonna e Dio.

Padre Renz, il sacerdote che la accompagnò in viaggio a San Damiano Piacentino e che sarà poi uno di quelli che la esorcizzerà, riferì successivamente che Anneliese spesso veniva come strattonata da una “potenza” invisibile che la faceva roteare, sbattere contro muri e cadere a terra con molta violenza.

Verso la fine del 1973 i genitori, constatando la totale inefficacia delle cure mediche ed avendo il sospetto che si trattasse di possessione, si rivolsero al Vescovo locale affinché autorizzasse un esorcista ad occuparsi di Anneliese. La richiesta venne in un primo momento respinta, e lo stesso Vescovo invitò ad insistere con più approfonditi trattamenti medici.

Tuttavia, nonostante il sottoporre la ragazza ai più importanti specialisti, la situazione degenerò ancor di più: dopo aver constatato che Anneliese nutriva una forte avversione per tutti gli oggetti religiosi, esibiva una forza fuori dal comune e sempre più spesso parlava in lingue arcaiche (aramaico, latino e greco antico), nel settembre del 1975 il Vescovo di Würzburg, Josef Stangl, decise di permettere a due sacerdoti Padre Ernst Alt e Padre Arnold Renz di esorcizzare Anneliese.

Durante il primo tentativo, eseguito rigorosamente secondo il rituale latino, i demoni a sorpresa iniziarono a parlare senza che fosse posta loro alcuna domanda: Padre Ernst colse l’occasione per tentare di conoscere il nome di questi spiriti maligni che opprimevano il corpo e la mente della povera fanciulla.

Anneliese non era posseduta da un demone, bensì da 7 demoni: Lucifero, Giuda, Hitler, Nerone, Caino, Legione e Fleischmann. Le grandi sofferenze che Annaliese era costretta a sopportare ebbero una rapida escalation, accompagnate dall’acutizzarsi delle manifestazioni diaboliche. L'aspetto e il carattere della giovane cambiò radicalmente infatti, come riporterà Padre Roth, gli occhi della ragazza erano divenuti completamente neri, aggrediva con terribile furia i propri fratelli, spezzava qualsiasi Rosario le se porgesse, si nutriva di scarafaggi e ragni, si strappava i vestiti, si arrampicava sui muri ed emetteva suoni mostruosi. Il suo viso e la testa erano pieni di lividi; il colore della pelle variava dal pallido al violaceo.

I suoi occhi erano così gonfi che riusciva a malapena a vedere; i denti erano rotti e scheggiati dai suoi molteplici tentativi di mordere o mangiare le pareti della sua stanza. Il suo corpo divenne talmente tanto danneggiato che era difficile riconoscerla fisicamente. La ragazza, con il trascorrere del tempo, smise di cibarsi di qualunque altra sostanza all’infuori della Santa Eucaristia.

Nonostante questa pesantissima croce, Anneliese Michel nei pochi momenti in cui aveva il controllo del proprio corpo offriva di continuo sacrifici al Signore in espiazione dei peccati: arrivò persino a dormire su un letto di pietre o sul pavimento in pieno inverno come penitenza per i sacerdoti ribelli ed i drogati.

Tutto ciò, come confermato dalla madre e dal fidanzato, fu chiesto espressamente dalla Vergine Maria, la quale apparve alla ragazza mesi prima. Una domenica Anneliese e Peter, il fidanzato, avevano deciso di andare a fare una passeggiata in una zona lontana da casa.
Recatisi sul posto, le condizioni della ragazza peggiorarono improvvisamente e smise di camminare, tale era il dolore: proprio in quel momento Maria, la Madre di Dio, le apparve.
Il fidanzato assistette incredulo al miracolo che gli si stava compiendo dinnanzi: Annaliese era divenuta raggiante, il dolore scomparso e la ragazza era in estasi.

Ella affermava che la Vergine stava camminando con loro ed aveva chiesto:

“Il mio cuore soffre molto perché tante anime vanno all’inferno.
È necessario fare penitenza per i sacerdoti, per i giovani e per il vostro paese.
Vuoi fare penitenza per queste anime,
in modo che tante di queste persone non vadano all’Inferno?”

Anneliese decise d’accettare, non del tutto conscia di quali e quante sofferenze avrebbe patito negli ultimi anni della sua vita; tuttavia, a consolarla e a darle forza ci furono anche apparizioni di Gesù.
Il fidanzato, tutt’oggi sconvolto per quanto accaduto, successivamente affermerà che in Anneliese ha visto il Cristo Sofferente, ha visto l’Innocente che volontariamente si sacrifica per salvare gli altri.

Attorno alla fine del 1975 Padre Renz e Padre Alt, stupiti per la gravità della possessione, riuscirono ad ottenere i primi risultati scacciando alcuni dei diavoli: essi riferirono che la Vergine Maria aveva promesso d’intervenire per espellerli, seppur non tutti.

Questo particolare fu ancor più evidente quando sia Fleischmann che Lucifero, prima d’uscire dal corpo della ragazza, furono costretti a recitare l’incipit dell’Ave Maria.
Tuttavia i rimanenti, incitati più volte ad uscire dai sacerdoti, dissero: “Vogliamo andarcene, ma non possiamo!”.
La croce che Anneliese Michel accettò di portare era destinata ad accompagnarla sino al termine estremo della vita.

Dopo 10 mesi e 65 esorcismi, il primo giorno di luglio del 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere (scritte in momenti di lucidità) , morì come martire a soli 24 anni, stremata dalle precarie condizione fisiche. L’autopsia sul corpo riscontrò la presenta delle Stimmate, un ulteriore segno della sua personale sofferenza per la redenzione delle anime.

In seguito vennero investigati i genitori e vennero messi davanti ad un tribunale di non credenti che credettero che la causa della morte di Anneliese fu la mancanza di alimentazione visto che il suo unico pasto fu la Sacra Eucaristia (ovvero le "ostie")

Fine.

Se volete informazioni più dettagliate vi basta cercare "Anneliese Michel" su Google.
Le mie fonti sono state: Wikipedia, araldidellaregina e lo youtuber Gianmarco Zagato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2021 ⏰

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