//capitolo 1//

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Mondstat era davvero una città vivace, se non viva: i cittadini che ogni giorno si incontravano per le strade per scambiarsi amichevoli parole; il clima sempre fresco che con qualche frizzante folata d'aria faceva girare l'eliche dei mulini che si ergevano al pari della maestosa cattedrale, costruita sul punto più alto assieme alla statua del dio della libertà e Arconte Anemo, Barbatos, che proteggeva anche la città a lui tanto cara. Le case dai tetti rosso sgargiante rendevano Mondstat davvero allegra e i cittadini addobbavano sempre le vie per rendere la loro casa accogliente per loro, i loro figli e ogni ospite che si presentava all'entrata in cerca di un riparo o aiuto. 

La città dei soffioni di cotone era protetta dai Cavalieri del Favonio con a capo il Gran Maestro Provvisorio Jean Gunnhildr, una donna dedita al suo ruolo, seppur temporaneo, di capo e sempre disponibile per ogni suo cittadino. 

Per le strade riuscivi sempre a vedere sorrisi, fiori, negozi di tutti i tipi, botteghe da cui provenivano odori acri che ti facevano storcere il naso o profumi tanto attraenti dal portarti ad entrare in esse, curioso. 

Kaoru Sakurayashiki possedeva uno di questi negozi che potevi incontrare durante una tranquilla passeggiata a goderti il sole carezzarti le guance fresche mentre il tipico venticello di Mond ti faceva sospirare dal piacere: un locale che si affacciava sulla strada mostrando un giovane dai lunghi capelli rosa e un paio di occhialetti scintillanti aspettare i clienti che sapeva sarebbero arrivati a chiedere qualsiasi tipo di informazione lui era in grado di dare riguardo chiunque e qualsiasi cosa. Sì, Kaoru aveva la risposta per chiunque. Questo borsello è veramente di 100 anni fa? Questa carne è buona o mi hanno ingannato? A che fornitore posso chiedere per degli ingredienti provenienti da Liyue? 

Anche oggi col broncio, fiorellino?

"Kojiro Nanjo, presentati ancora una volta davanti al mio negozio e non esiterò un attimo a ucciderti a mani nude per strada."

"Uhhh, suona quasi come un invito a venire qui ogni giorno!"

"Come se non lo facessi già..."

"Esatto!"

Kojiro Nanjo, il secondo fabbro di Mondstat più bravo dopo Wagner che per molto tempo gli ha fatto da maestro. Il giovane dai capelli verdi era solito gironzolare intorno a Kaoru, e ormai vederli prendersi a parole era diventata abitudine sia per loro che per chi passava spesso per la via del negozio del bottegaio o viveva là. 

Kaoru aprì con uno scatto il ventaglio che si portava sempre dietro e si nascose il volto dietro esso, sventolandolo nervosamente.

"Puoi anche guardarmi in quel modo e sperare che io me ne vada, ma lo sai che non sarà così. E in più oggi sono qui come cliente!"

"Ah sì?"

"Esatto, mia cara ciliegina-"

"Per amore del cielo e di tutti gli Arconti, chiamami per nome."

"Va bene principessa, come ti stavo dicendo, oggi ho bisogno di te. Un urgente bisogno di te"

Kaoru continuava ad osservarlo con sguardo scettico, non che Kojiro non fosse abituato alle sue occhiatacce e le sopracciglia alzate dietro gli occhiali sottili che gli davano un'aria da intellettuale, cosa che era in effetti. Aveva contatti con chiunque in quasi tutta Teyvat, bastava andare a chiedere e lui ti avrebbe risposto. 

"Sei finito in qualche guaio?"

"No! Devo andare ad Inazuma."

Kojiro sapeva avrebbe avuto l'attenzione dell'amico. Kaoru proveniva da Inazuma, bastava guardare la katana che portava al fianco e lo yukata che era solito indossare per capirlo.

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