Sono sdraiata. Fa caldo mi rigiro nel letto. Penso all'interminabile bellezza delle cose, qual è?
Noi siamo fatti di altri e gli altri sono fatti di noi. Trasmettiamo la nostra energia, senza rendercene conto, siamo centrali elettriche piene di carica. Con la nostra energia, creiamo parti di altri e viceversa. Quando qualche nostro concetto viene compreso da altri, la nostra testa si scioglie e si disperde finche di noi non resta che niente, come quando in ci laviamo la testa e scuotendola viene via tutto ciò che scivola con l'acqua. Ma c'è un vuoto dentro di noi che arde, questo vuoto che brucia e che ci lascia bruciare dentro fin quando tutto ciò che di noi non c'era più si ricomponga fino a creare una nuova forma di pensiero, un nuovo noi.
Vorrei baciare la parte più profonda di me, forse è li che troverei la risposta alla bellezza delle cose. Piccoli frammenti da catturare dispersi in un atmosfera di idee, dove saranno adesso?
Mi interrogo sulla mia vita, quali sono le persone di cui sono fatta? Sono fatta di ognuno di voi,e voi di me.
È quando sei nel perfetto equilibrio con te stesso, che ti sembra di essere il protagonista di un film. Un film di lunedì pomeriggio,seduta sul divano del magazzino al fresco. Quel mozzicone fra le dita e un libro, un libro pieno di se.
Non ricordo in realtà, dove io abbia sentito questa famosissima frase: "a cosa serve pensare a qualcuno che non sa che lo stiamo pensando?".
Intanto, in cielo miliardi di stelle.