I Want to Write You a Song |LARRY OS|

I Want to Write You a Song

I Want to Write You a Song
One that's beautiful as you are sweet

La pioggia scende incessante.
Una tazza del suo the preferito è posata da ore sul bancone della cucina, come se anche lei attendesse il  suo ritorno.

Lui, vestito di tutto punto e con il viso incorniciato da un sorriso malinconico, è partito questa mattina all'alba, lasciando che il buio si impossessasse della casa.

Le nostre foto, che prime apparivano colorate e gioiose, assumono un colore tetro e spento, iniziando ad assomigliare sempre di più a quelle foto che spesso trovi in soffitta, quelle che sanno di malinconia e di tempi passati.

Quando due anni prima avevamo fatto la richiesta di adozione non mi sarei mai aspettato che il suo superiore lo avrebbe chiamato per un ultima ed importantissima missione.
Proprio per questo il modulo era stato spedito, per questo gli assistenti sociali hanno ispezionato il nostro modo di vivere, per questo tra due mesi saremmo dovuti andare in ospedale, per assistere alla nascita di una bimba che poi sarebbe tornata a casa con noi.

Ed invece no.

Tra due mesi IO andrò in ospedale, IO porterò la nostra bambina a casa, IO mi prenderò cura di lei per i restanti quattro mesi.

Perché la vita è ingiusta, lui se ne è andato ed io dovrò aspettarlo, forse invano.

Perché il problema principale non è la sua partenza, ma il suo ritorno, perché potrebbe non tornare più da me!

Ed io potrei rimanere vedovo e con una figlia a carico, e avvolte la speranza viene messa da parte per far spazio alla paura, paura di rimanere solo contro al mondo.

Ed arrivata sera la voglia di alzarsi dal divano è sempre più forte, ma la paura di iniziare una nuova vita senza lui lo è ancora di più.

Le missioni precedenti non solo erano più corte, ma anche meno pericolose!

E se pensavo che quelli sarebbero stati i momenti peggiori di tutta la mia vita... beh mi sbagliavo alla grande.

Nonostante siano passate solo nove-lunghe-ore la sua assenza si percepisce a vista d'occhio.

Il suo profumo, che mi avvolgeva tutte le volte che tornavo da lavoro, sembra affievolirsi ogni minuto che passa.

Anche la mancanza di calzini e mutande sparse per il salotto fa percepire la sua assenza.

Ma ciò che mi manca di più è il suo sorriso, con quelle labbra sottili, i denti leggermente storti.
Le rugherete agli angoli degli occhi e il suo piccolo naso alla francese tutto stropicciato.
La lieve barba sulle sue guance, il suono dolce delle sue risatine nascoste, i baci a fior di pelle e la sensazione di completezza.

Di lui mi manca tutto.

With just a hint of pain
For the feeling that I get when you are gone
I Want to Write You a Song

———————————————————————

I want to lend you my coat

Riesco a resistere solo una settimana, prima di accendere lo stereo ed inserire il nostro disco.

Un paio di secondi per l'accensione e poi, grazie alla mia tanto odiata tecnologia, il suono della sua voce si espande in casa.

-I Want to Write You a Song
One that's beautiful as you are sweet...-

La canzone registrata nella nostra camera e poi trasferita in un disco rimbalza sulle mura bianche e grigie, circonda la cucina verde smeraldo e la sala da pranzo blu.