La vita mi sta scivolando via tra le dita.
Non credo di riuscire a riafferrarla in tempo,
prima della fine.
Faccio fatica a respirare.
La mia pelle è secca e sta diventando sempre più fredda e pallida.
Le mie dita sono di colore blu-verde,
non c’è quasi più circolazione.
I miei capelli, deboli e spenti, cadono dalla mia testa come foglie da un albero.
Le mie labbra sono viola e spaccate.
Non mangio più,
mi alimentano attraverso dei tubi.
Ho freddo. Sempre freddo.
Come se fossi avvolta nella neve.
È un freddo che penetra dentro.
È un freddo che gela le ossa.
Faccio fatica a tenere gli occhi aperti.
Non riesco neanche più a parlare.
Mi sono abituata ormai all’idea che un giorno,
molto presto,
io me ne andrò.
Morirò.Raggiungerò i miei nonni, lì dove sono,
ed aggiungerò altro dolore al cuore di mia madre.
Tra poco la macchina che i tiene in vita non servirà più a niente.
Ed io morirò, perché non c’è stata la possibilità di un trapianto.
|_/\/\__ ___/\__ ____/\__ ___ /\__| \/ \ / \/ \/Il respiro è debole.
Lo so.
Lo so.
Non ho più paura adesso.|_/\__/\____/\ _______________________| \/
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Morte di un'innocente
Kurzgeschichtenennesimo racconto di morte, scusate ma mi sento più libera di sperimentare in questo ambito. spero vi piaccia