23 luglio

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Questo One Shot lo dedico a Praghiscia e GiuliaSilvestri5 per avermi sostenuta e soprattutto convinta a pubblicarlo.

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Una delle abitudini dei ragazzi era quella di trovarsi per una serata di svago, almeno una volta all'anno e solitamente quell'evento cadeva il 23 luglio.
Per loro quella data era molto importante - segnava l'inizio di tutto - e sentivano il bisogno di condividere le loro memorie con qualcuno.
Erano soliti ritrovarsi a casa di Liam e passare una nottata a guardare i loro concerti e il loro film, ridendo, ricordando e, perché no, rimpiangendo i vecchi tempi.
Erano ormai cinque anni che non facevano più parte della band e, se da una parte era meglio, dall'altra sentivano la mancanza dei loro momenti passati insieme, le avventure ed il sentirsi a casa.
Quella era una delle poche volte in cui potevano "tornare indietro". Solitamente lo facevano solo loro, ma in quell'occasione decisero di condividere il loro passato. Per questo si trovarono a casa di Zayn, accompagnati da due bambini ormai fin troppo furbi per accontentarsi di stare in disparte a giocare con Khai.
Loro volevano sapere!
Il pomeriggio lo passarono a parlare delle loro carriere individuali, mentre i bambini giocavano. Bear e Freddie, i figli di Liam e Louis, si divertivano a lanciare un cubo di gomma a Khai, che non prendeva mai, facendo uscire dei versetti di disapprovazione che facevano ridere ed intenerire i due. Quando poi la bimba si stancò ed andò a dormire i due diventarono curiosi di sapere la storia dei loro genitori.
-Papà, ci puoi raccontare la vostra avventura?!- gridacchiò Bear
-Sì, piccolo. Prima mangiamo però-
'E così altro tempo buttato', direbbe Freddie, che moriva dalla voglia di venire a conoscenza di tutte le bugie raccontate.
A cena ci fu uno strano silenzio pieno di tensione.
C'erano davvero così tante cose da sapere?
-Okay ragazzi, credo sia arrivato il momento...- disse Louis sfregandosi le mani sudate
-Papà, ehi, perché sei così teso?-
-Lo scoprirai piccolo...-
E come possiamo biasimare Freddie, che in quel momento iniziò a temere le rivelazioni? Si andarono tutti a sedere in salotto: i bambini sul tappeto e i grandi sul divano. Zayn e Gigi vicini, al centro Niall e Liam e di fianco Harry e Louis.
-Allora... Voi sapete che abbiamo fatto parte di una band- iniziò il riccio, venendo subito interrotto da Bear, che esclamò -Sì, i One Direction!- Fece piacere a tutti il fatto di sapere che non era proprio all'oscuro di tutto. -Esatto. Diventammo un gruppo ad opera di Simon Cowell, giudice di X-Factor. Lui ci diede un'opportunità che sfruttammo e, quando finimmo il percorso dello show, ci offrì un contratto. Potete immaginare l'emozione. Eravamo ormai diventati molto uniti, quasi fratelli e quindi, quando sapemmo che ne avremmo fatto parte tutti, accettammo. Questo portò un grande cambiamento nelle nostre vite. Per prima cosa eravamo sempre lontani da casa, come ora, ma prima eravamo piccoli... Secondo: non avevamo più il controllo della nostra vita: eravamo monitorati sotto ogni aspetto. All'inizio non ci fecimo molto caso, ma andando avanti diventò sempre più dura.-
-Però diciamo qualcosa di bello, dai!- sorrise Liam -Diventando parte della band iniziammo a farci domande su come vestirsi e in che posizioni mettersi per fare le foto. Pensate voi- disse, riuscendo a fare ridere i due bambini che prima avevano una faccia tutt'altro che bella -Poi pubblicammo il nostro primo album "Up all night" e ci divertimmo tantissimo ad esibirci davanti ai nostri primi fan. Ci sembrava già un miracolo e non sapevamo cosa ci aspettava. Le prove diventavano sempre di più, è vero, ma a noi andava bene. Avevamo scelto quella vita. Iniziammo a sentire le nostre canzoni alla radio e ogni volta le cantavamo. Pensate che ci obbligarono anche a fare delle piccole coreografie che ci dimenticavamo sempre ahahahah-
-Già, il successo non ci aveva portato bravura- commentò Niall -In poco diventammo famosi anche in America, dapprima con il nostro singolo di debutto e poi con i nostri album. Nel tempo la gente iniziò a considerarci la boyband più famosa di sempre.-
-Non vi siete montati un po'?- domandarono i piccoli
-No, non l'avremmo mai permesso- risposero semplicemente
-Con la fama però, iniziarono anche i problemi...-
-Intendi dire tra te ed Harry?-
-Come fai a saperlo?- chiese Louis a suo figlio con la faccia scioccata
- Quando sono andato a casa di Zio Niall, lui mi aveva prestato il suo telefono per chiamarti visto che volevi sapere come stavi, ma aveva lasciato la galleria aperta su una cartella chiamata "Larry" e ho visto delle vostre foto...-
-Cosa?!-
-Sì, beh... È normale avere degli amici così stretti, no?-
-Ah...-
-Lo è un po'meno che si bacino, ma va bene così.-
-Cosa intendi?-
-Papà, credi davvero che io non abbia notato che sei triste spesso, ma quando ti suona il telefono ti torna il sorriso? E anche quando stai con me, non sto dicendo il contrario, ma tu meriti di essere felice più spesso!- non si dissero nulla, solo si abbracciano. Louis lo prese in braccio e si sedette sul tappeto. -Tu però non lo devi fare soffrire, d'accordo?!- chiese serio puntando l'indice verso Harry, il quale sorrise dolcemente e gli promise che avrebbe fatto il possibile pur di farlo sorridere. -Quindi, se vi amate, dove sta il problema?-
-Beh...- iniziò Zayn -Devi sapere che la nostra band era soprattutto seguita da ragazze che sognavano di stare con noi. Se voi fosse state in loro cosa avreste fatto se si fossero dichiarati fidanzati?-
-Li avremmo sostenuti-
-Saremmo stati felici. Tanto cosa cambiava se stavano con delle ragazze?-
-Voi siete avanti ragazzi, fatevelo dire. - Esclamò Liam -I nostri menager invece temevano che in molti ci avrebbero abbandonati. Poi se avessero rotto sarebbe stato un pericolo per tutti. Così preferirono cercare di eliminare il problema. Iniziarono ad invasarli di idee sul fatto che fosse sbagliato che due uomini stessero insieme. Louis iniziò ad uscire con Eleanor, per coprire la loro relazione e ad aiutarli quando possibile, così come le 'ragazze' di Harry. Ci erano tutte amiche e li capivano. Le voci però non aiutarono. Divisero il fandom in due e crearono delle immagini di Harry del tutto false. Andando avanti così il management riuscì a rovinare il nostro sogno. Sul palco li separarono, rompendo l'equilibrio del gruppo e noi iniziammo ad odiare essere in pubblico, proprio perché dovevamo fingere.-
-Ma la relazione continuava e il rischio c'era ancora!- fece notare Bear
-Sì, ma sembrava che si odiassero già, visto che non si parlavano, quindi il problema non esisteva: odiarsi davvero o per finta non doveva essere molto differente, no?!- disse Niall con ironia, mostrando un sorriso amaro -Per questo ci obbligarono a continuare quel teatrino. Realizzammo altri Album: "Take me home", "Midnight Memories" e "Four". Nel tempo le cose non migliorarono, forse peggiorarono. Il fandom si iniziò a dividere e per delle affermazioni dette da noi stessi come 'Il continuo parlare dei Larry li ha divisi, ora si odiano!' crearono odio tra Larries e Antis. Vedemmo il nostro lavoro sgretolarsi tra le mani. Era troppo-
-Fu lì che io decisi di andarmene- dichiarò Zayn -Avevano già distrutto loro, ma anche noi. Nell'arco di cinque anni siamo cambiati tantissimo... Abbiamo avuto problemi con l'alcol, il fumo e l'alimentazione. Arrivammo al punto di non riconoscerci più. Loro erano e sono i miei fratelli, ma dovevo andarmene. Per una volta dovevo fare l'egoista. Loro capirono, eccome se lo fecero. Ci fu rabbia iniziale, ma poi mi sostennero.-
-Ma perché allora tutti dicono che ti odiano?- chiese innocentemente Freddie
-Sempliceme perché questo è quello che gli altri vogliono fare credere. Porta soldi il parlare-
-Ma non è giusto! Voi siete migliori amici, vi volete bene e siete riusciti a uscire da quell'esperienza- esclamò Bear
-Magari fosse così, piccolo- iniziò Gigi con una voce dolce -Tutto questo va avanti ancora adesso. Per la gente l'importante è avere soldi, non l'anima delle persone... Voi dovete ricordare che la cosa più bella è stare affianco a chi si ama e vedere il sorriso sul volto di quella persona. Sarà sempre la gioia più grande. Non credete a chi dice che i soldi sono tutto, perché sarà anche bello averne, ma se hai con chi spenderli-
-La Zia ha ragione.- affermò Liam, mentre Zayn fissava Gigi come per adorarla.
-Quindi cosa avete fatto?-
-Siamo andati avanti senza Zayn, ci abbiamo provato- disse Harry. -Ogni cosa ce lo ricordava. Ci mancava. Tanto. Tutto peggiorava di giorno in giorno e non ce la facevamo più. Decidemmo di prendere una pausa. La famosa "pausa dei diciotto mesi". Andandocene ottenemmo della libertà in più... Per questo non siamo ancora tornati, per quanto ci piacerebbe. Tutti insieme.-
-Abbiamo preferito scegliere di deludere qualcuno, di ferire, piuttosto che tornare a quella vita.- disse in modo deluso Niall. Sembrava stare malissimo. -Sappiamo che ci capirebbero, se solo ci spiegassimo. Noi abbiamo paura, come tutti.-
-Non vogliamo perdere quella poca libertà che abbiamo conquistato- aggiunse Liam
-Vogliamo riuscire a parlare tramite le canzoni, dicendo quello che non possiamo dire ad alta voce.- continuò Louis.
-Vogliamo essere noi stessi- parlò ancora Zayn.
-Vogliono fare capire che tutti devono essere ciò che sono, non vergognandosi di non rispecchiare gli strambi schemi della società, perché essere diversi è bello, amare è bello, essere sé stessi è bello. L'aspetto fisico non conta, l'orientamento sessuale non ha importanza, basta essere quello che si è. Questi sono i One Direction: coloro che amano incondizionatamente per l'anima, fregandosene degli altri e lo dimostrano, chi con le parole, chi con i gesti e poi c'è chi non lo nasconde, perché tutto quello che non hanno potuto avere lo vogliono dare agli altri. Sappiate che avete chi vi ama, fregatene di tutti e siate voi stessi. Loro ci sono, noi ci siamo per voi.-

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