ATTO SECONDO

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Nell'atrio prima di uscire Giulio raggiunge Sofia.

GIULIO
Sofia aspetta.

SOFIA
Dimmi Giu.

GIULIO
Vieni un attimo, devo dirti una cosa.

SOFIA
Si che c'è?

GIULIO
Tieni.

Giulio si inizia a sbottonare il grembiule.

SOFIA
Ma che fai?

GIULIO
L'ho capito che non ti piace il rosa, per questo ti voglio regalare il mio grembiule.

SOFIA
No Giu è tuo, e poi tu come fai senza?

GIULIO
Sofia tu non sei diversa da noi bambini, se vuoi un grembiule blu puoi avere il mio.
Non la capisco questa regola!

SOFIA
Sei davvero molto dolce.
Allora io ti do il mio, so che a te piace molto il rosa.
Facciamo in fretta.

NARRATORE
Anche Sofia si toglie il grembiule, per lei è come togliersi delle catene che in modo marcato l'associano al colore rosa. Giulio pensa che Sofia non debba avere differenze rispetto a lui, per questo la ritiene in diritto di poter indossare il suo grembiule blu. Non c'è dichiarazione d'amore più bella.

Indossano il giubbotto sopra al grembiule, così da nasconderlo. Dopodichè si salutano ed escono da scuola per raggiungere i genitori.

La sera, dopo cena, Sofia sta preparando il suo zaino.

MAMMA
SOFIA VIENI SUBITO QUA!

SOFIA
Dimmi mamma, cosa c'è?

Sua mamma è al telefono con qualcuno.

MAMMA
Sono al telefono con Rita, la mamma di Giulio.

Sofia diventa bianca.

MAMMA
Mi come ti è venuto in mente di prendere il grembiule di Giulio?!

SOFIA
Mamma ce li siamo solo prestati.

MAMMA
Ma Sofia quello rosa è il tuo, cosa cavolo vai a prendere quello degli altri bambini!

La piccola con gli occhi lucidi esprime:
SOFIA
E' solo un colore!

MAMMA
Vai a prenderlo che ora vado a casa di Rita e riprendo il tuo, muoviti!
E domani chiamo la maestra per sapere se hai fatto altri casini.

NARRATORE
Il giorno seguente Sofia è di nuovo lì, all'entrata della scuola con il suo grembiule rosa.
Ormai quelle catene la fanno sentire stanca e impotente. Se avesse qualche anno in più e fosse in un altro contesto simile, potremmo riconoscerla come una donna al limite di una lotta per i propri diritti.
''Ma qui si è a scuola e le regole vanno rispettate'' continuava a ripetere sua mamma. Parole incomprensibili per una bambina che ama l'arcobaleno.

Durante la giornata Giulio e Sofia si scambiano solamente degli sguardi di sfuggita ma nessuno ha il coraggio di esprimere un pensiero. Sofia non parla neanche con gli altri della classe oggi.

Io sono Giulio e amo il rosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora