Per Alice, un giorno come questo era orami diventato routine. La mattina, il sabato se la prendeva con comodo, si alzava dal letto verso le nove, si preparava e mangiava una colazione leggera per poi incamminarsi verso il parco. Ad Alice, la passeggiata del mattino era la cosa più piacevole del mondo. Durante questo momento si schiariva le idee, prendeva decisione per il resto del weekend e si godeva il sole e l'aria fresca della giornata. Quello che l'affascinava di più era la quantità di gente che sceglieva di fare la stessa cosa, eppure le interessava giudicare i posti in cui quelle persone intorno a lei stessero per andare. Vide un gruppo di ragazzi della sua età entrare in un bar li vicino, tutti sorridenti e chiacchieroni. Diverso da loro, Alice non aveva un granché di amicizie e non ne sapeva il motivo. C'erano uno o due persone con cui parlava ogni tanto e si aggiungeva a loro per pranzo, ma qualcuno che poteva chiamare 'migliore amica' non c'era. Era come se i suoi anni alle superiori non fossero mai esistite perché non aveva ricordi dei giorni passati a scuola a studiare o durante l'intervallo. L'unica memoria che aveva della scuola era di esserci stata per la prima volta sei mesi prima, ma le insegnanti la ricordavano da ormai due anni. Quando lo disse ai suoi genitori, si misero a ridere non credendola, invece le dissero di non preoccuparsi, che non era un problema non ricordarsi. <<Sarà stato il fatto che studiare tutto il tuo tempo libero ti sia andato alla testa.>> disse suo padre ridacchiando. Da allora, Alice si era ripromessa di prendere del tempo lontano dallo studio per sentirsi meno a disagio e per non dimenticarsi la bella città intorno a sé. Il sole che sbatteva su ogni superficie dando calore a chi stava vicino e illuminando le case di diverso colore, materiale e forma; con l'ebrezza che portava quel poco di fresco, la giusta quantità per non sentire né il freddo né il caldo ed il parco a pochi passi da casa. Era talmente immersa nei suoi pensieri che sbattè la spalla contro quella di qualcun'altro. <<Scusami.>> borbottò. Rispetto a lei, l'altezza della persona di fronte a lei, era più alta, con il mento che le arrivava alla sua fronte. <<Attenta a dove metti i piedi.>> disse la persona in modo scontroso. A questo gli occhi di Alice scattarono alla sua faccia, alzando le sopracciglia in modo sorpreso e rispose: <<Magari stai attento tu a dove metti i piedi!>> Senza pensare, la sua bocca parlò per lei e come ha finito continuò per la sua strada. Quando gli passò accanto vide un mantello blu ed era attaccato all'abbigliamento del ragazzo. <<Che strano!>> pensò. Era confusa e sorpresa allo stesso tempo, si chiedeva se per caso ci fosse un festival in atto; le sarebbe piaciuto andarlo a vedere, purtroppo aveva altri impegni e si rincamminò per il parco.
Il parco era vasto, aveva un'area bimbi subito all'entrata, anzi ad un'entrata. Questo parco era il più grande della città ed aveva multiple entrate per chi veniva da altre strade. Alice proseguì sul sentiero e si sedette sotto un albero di ciliegio di cui se ne prese una manciata per mangiarsele. Ad un punto, Alice sentì dei rumori nella vicinanza. Si era posteggiata in una parte del parco dove sapeva di rimanere sola, che non veniva frequentato da molti, perciò, il sentire dei rumori voleva dire che c'era qualcuno sul serio. Il rumore le ringhiava nelle orecchie, sembrava metallo quando si scontrava con altro metallo. Incuriosita, si alzò e si incamminò verso il rumore. Uscendo dal boschetto, intravide una radura con l'erba ben tagliata. Lì c'era un ragazzo in una tuta blu che si combatteva con un grosso animale. Non vedendo bene, da dove fosse, si avvicinò di più. Al secondo passo, mise il piede su dei rami che al tocco si ruppero facendo così un suono che sembrò rimbombare nel bosco, che a sua volta attirò l'attenzione della bestia. La bestia era più alta di tre metri, di colore blu con lunghi capelli neri. Aveva due zanne grandi che li uscivano dalla bocca e alla vista di Alice li digrignò, facendo colare la sua saliva. Essendo grande, questa bestia, raggiungerla non era difficile e quando porse la sua mano in gesto di catturarla, Alice fece dei passi indietro dimenticandosi dei rami, di cui si inciampò. La bestia non essendo contenta continuò verso di lei. Spaventata da tutto ciò, provò ad allontanarsi in gattoni, essendo ancora per terra non aveva il tempo di rialzarsi che la bestia ebbe la meglio e riuscì a catturarla. Rispetto ad essa sembrò una nana e la teneva stretta tra le dite non restando ferma sul postp, continuando poi a ringhiare all'aria. <<Lasciami brutta bestia!>> urlò tirando pugnalate sulla sua mano. Questo sembrò incavolarla di più, facendola ringhiare più forte, prima di lanciarla per terra. Il tempo sembrò rallentare nell'attimo in cui il suo corpo fu nell'aria, roteando su sé stessa prima di avere contatto con l'erba che fu poco da cuscino. All'impatto con la terra, Alice ebbe un ronzio all'orecchio che non smise, non sentiva più il corpo e gli occhi non riuscirono più a stare aperti ed è così che la coscienza la lasciò nel buio.
Al risveglio Alice si ritrovò con la schiena sostenuta dall'albero. Gli eventi di prima le ritornarono in mente: la grossa bestia ed il ragazzo con la tuta strana. Fece per rialzarsi quando il suo cervello le urlò di non sportarsi, avendo dolori su tutto il corpo. Con una smorfia di dolore di incamminò all'uscita del parco, guardandosi intorno per un ragazzo dai capelli rossi in tuta blu, ma non era più in vista. Dovette tornare a casa più lentamente del solito non riuscendo a concentrarsi ad altro se non al dolore che aveva; mal di testa per le mille domande che aveva, male alla schiena per la posizione in cui si era ritrovata e ad altri posti per colpa della bestia. Se non avevate capito, Alice era una ragazza molto curiosa, non era solita a fare vedere le sue emozioni ma quando era incuriosita non riusciva a stare ferma o quando qualcosa la faceva contenta allora ballava, come quando mangia un pasto buono fatto da sua madre. Rientrando a casa, i suoi genitori erano in cucina probabilmente contemplando per la cena. Urlò un saluto prima di fare le scale per andare nella sua stanza. I genitori si guardarono a vicenda chiedendosi di Alice, sapevano delle sue camminate al parco ma si chiesero della sua entrata così ritardata. <<Alice?>> chiese la madre portandosi alla base delle scale. Ormai alla porta della sua stanza, Alice rispose con un semplice sì. <<Dove sei stata tutto questo tempo? Hai saltato pranzo.>> disse lei, come se fosse importante saltare il pranzo ogni tanto. A questo non sapeva cosa rispondere, le avrebbero creduto se avesse raccontato l'accaduto al parco? Aveva optato nel provare e poi liquidare il fatto se non l'avessero creduta. Rifece le scale, lentamente, e iniziò il suo discorso: <<Mamma, oggi mi è capitato di vedere una bestia enorme e blu al parco...>> sospese il discorso per vedere le reazioni della madre. Nel frattempo, suo padre fece capolino nel corridoio. <<Alta quanto?>> chiese lui davvero incuriosito. <<Almeno tre metri.>> rispose lei. La madre guardò il marito con espressione confusa dandogli una gomitava al fianco. <<Sei sicura cara?>> Alice annuì rimpiangendo di aver iniziato il discorso. Non avendo altre risposte dai genitori, a parte i loro sussurri mentre discutevano, decise di mentire in modo da uscirne. <<Adesso che ci penso, forse mi sono addormentata e me lo sono sognata.>> Mise una mano dietro al collo, forzando una risata. I due genitori proseguirono a ridacchiare con lei. Dopo di ciò la madre fece sapere ad Alice l'orario della cena accennando poi il suo bisogno di lavarsi prima di essere al tavolo, per poi rientrare in cucina con il padre. Alice decise che un bel bagno le sarebbe servito molto per quanto sporca si sentiva dopo questa giornata lunga. E così trascorse la fine della serata al più normale possibile. Passato a chiacchierare coi in genitori, ridere e guardare la televisione, andando poi a letto con la testa che le girava per poi addormentarsi.
Jenny: Ciao a tutti! Ho deciso di provare a riscivere i capitoli iniziati già e di continuare questa storia. Non prometto niente ma spevo comunque che vi piaccia!! ;))
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Missione Fairy
FantasyEntra nel mondo di Magix con una nuova squadra di amiche, con poteri straordinari ed un'amicizia impossibile da spezzare. Un nuovo Winx Club, quattro ragazze che affrontano un nuovo male e vengono alla scoperta di nuove leggende. Riusciaranno le rag...