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-Chiara, devi lavarti quei capelli, sono raccapriccianti e con i capelli sciolti faresti un figurone, la coda non è così elegante. -

Mia sorella stava ancora cercando di convincermi a lavare i capelli, anche se avevo appena fatto la tinta blu e non volevo si scolorisse prima della festa.

-Senti, già ho dovuto colorarli per quella stupida scommessa, se li lavo e si scoloriscono faranno ancora più pena - cercai di controbattere.

-Non ti sei mai piaciuta con la coda. Quando hai i capelli tirati su e qualcuno vuole fare delle foto rifiuti sempre, guarda! - mi disse indicando tutte le foto con i miei amici attaccate al muro.

Effettivamente neanche in una di quelle avevo la coda.

-Non vuoi neanche una foto alla tua festa di laurea?? Per cosa l'abbiamo chiamata la fotografa? - mi convinse.

-E va bene, li lavo, ma se faranno schifo sarà colpa tua! - le dissi indicandola minacciosamente.

Venti minuti dopo i miei capelli erano lavati e ancora blu. Avevano perso poco colore diventando ancora più belli in realtà. Mentre li asciugavo mia sorella mi guardava appoggiata alla porta del bagno. Quell'aria soddisfatta mi dava i nervi.

-Rita, mi ripeti quanta gente hai invitato alla MIA festa? - le chiesi a dir poco scocciata.

Odio le feste, odio la gente, odio festeggiare con chi non conosco e mia sorella ha deciso di invitare non so quante persone oltre ai miei soliti quattro amici fidati.

-Mhhh solo qualche amico di amici di altri amici, niente di ché -.

"Niente di ché" dice lei, come se non sapesse della mia timidezza. Va beh, succede una volta nella vita, puoi farcela Chiara.

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-WOW. Sorellina sei stupenda - disse mia sorella entrando in camera mia.

Il mio vestito blu elettrico mi stava perfettamente, neanche fosse stato fatto su misura. Le spalline sottili si incrociavano diverse volte sulla schiena lasciando vedere la mia pelle abbronzata, finendo poi con un fiocco proprio sopra la gonna, ampia ma non troppo, che mi arrivava fino ai piedi.

-Non sarà un po' troppo? - iniziai a farmi mille paranoie in testa.

Mi girai verso Rita, già pronta col suo vestito bordeaux super elegante.

- Oddio e questo dove l'hai preso? Stai da Dio. - le dissi dimenticandomi dei miei complessi.

Ci abbracciammo continuando a farci complimenti per quanto fossimo gnocche quella sera.

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-Sei pronta? – mi chiese mia sorella prima di aprire la portiera posteriore dell'auto guidata da nostro padre.

Oddio. Lo ero? Aveva organizzato tutto lei, sapevo solo di dovermi vestire elegante. Non sapevo nemmeno dove fossimo e come si sarebbe svolta la serata. Ma si, ero pronta.

-Prontissima. –

Rita aprì la portiera rivelandomi il cortile di uno dei posti più belli che avessi mai visto. Un giardino pieno di lucine appese agli alberi si affacciava direttamente sulla spiaggia. La leggera brezza portava il profumo del mare alle mie narici e sulle mie braccia scoperte, provocandomi la pelle d'oca.

Poco più in là la musica attirò la mia attenzione. Proveniva da una grande sala allestita sotto uno di quei tendoni bianchi che si vedono anche nei film. Sembrava un sogno.

La sala era già piena di gente che un po' ballava, un po' chiacchierava seduta ai tavoli o davanti al bancone dei drink.

-ECCOLA LA MIA CHIARA! – un flash di una macchina fotografica per poco non mi accecò. Capì subito che era la mia amica Esty a parlare, da dietro quell'aggeggio infernale che un po' stavo odiando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2021 ⏰

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I Dream About You - Pierre Gasly One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora